Luca Trevisani – Insalata di Fossili
Il secondo spazio espositivo a Foligno, una città che ha calorosamente accolto la ricerca artistica contemporanea fin dagli anni ’70, apre con la personale di Luca Trevisani, ‘Insalata di Fossili’.
Comunicato stampa
Siamo entusiasti di annunciare l'apertura del nostro secondo spazio espositivo a Foligno, una città che ha calorosamente accolto la ricerca artistica contemporanea fin dagli anni '70.
Lo spazio ospiterà i progetti più grandi e ambiziosi degli artisti rappresentati dalla galleria, oltre ad una sezione bookshop e viewing room focalizzata sui progetti editoriali degli artisti in mostra e sulle produzioni della galleria.
Siamo pronti ad aprire le porte il 25 maggio con la personle di Luca Trevisani, ‘Insalata di Fossili’. La mostra sarà accompagnata da un libro d’artista edito da COLLI publishing platform e Viaindustriae publishing.
Luca Trevisani (Verona, 1979) è un artista la cui pratica multidisciplinare è stata esposta a livello internazionale in musei e istituzioni, come Biennale of Sydney, Manifesta 7, Biennale di Architettura di Venezia, Museum of Contemporary Art Tokyo, Kunsthalle Wien, Kunstverein Braunschweig, ZKM Karlsruhe, Magasin, Grenoble, MAXXI Roma. Trevisani ha vinto premi e riconoscimenti prestigiosi tra cui il Premio Furla per l’arte, il Premio New York, Italian Council e Cantica21. Trevisani ha pubblicato testi per riviste d’arte e quotidiani, nazionali e internazionali, e ha pubblicato diversi libri tra cui: The effort took ist tools (Argobooks 2008), Luca Trevisani (Silvana Editoriale 2009), The art of Folding for young and old (Cura Books 2012), Water Ikebana (Humboldt Books, 2014), Grand Hotel et des Palmes (Nero, 2015), Via Roma 398. Palermo, (Humboldt Books, 2018). Luca Trevisani è artista docente presso lo IUAV di Venezia, e la Libera Università di Bolzano. La ricerca di Trevisani spazia fra la scultura e il video, e attraversa discipline di confine come le arti performative e quelle grafiche, l’architettura e il design, il cinema di ricerca o l’architettura, in una perpetua condizione magnetica e mutante. Nelle sue opere le caratteristiche storiche della scultura sono interrogate se non addirittura sovvertite, in un’incessante indagine sulla materia e sulle narrazioni.