Musei che si svecchiano. Il nuovo logo di Palazzo Reale di Napoli è un omaggio alla città
Il nuovo marchio, vincitore del bando promosso dalll'istutuzione, andrà a spingerne il rilancio come reggia europea e simbolo di Napoli. Fondendo le linee di Piazza del Plebiscito a quelle del palazzo stesso
Si apre una nuova fase per il Palazzo Reale di Napoli. A dirlo è il museo stesso con un rebranding completo, una nuova identità visiva (elemento sempre più cruciale per un museo contemporaneo) creata dal team composto da Francesca Pavese, Vito Della Speranza, Francesca Cuomo e Ciro Esposito. La speranza è quella di una rinascita complessiva per Palazzo Reale, che dal museo stanno spingendo come “destinato a risorgere come epicentro della vita culturale e artistica di Napoli“. Con questo nuovo volto, il sito secolare – che da qualche mese ospita anche la Soprintendenza Archeologica Belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Napoli – andrà ad accogliere visitatori da ogni parte del mondo, invitandoli a scoprire la grandezza di un luogo la cui storia s’intreccia con quella d’Italia e d’Europa.
Il nuovo marchio del Palazzo Reale di Napoli
Il progetto vincitore del bando promosso da Palazzo Reale e dal suo presidente Mario Epifani – scelto tra oltre 200 progetti e corrisposto da un premio di 15mila euro – è andato a creare un marchio pop e di immediato riconoscimento, che omaggia la storia culturale del Palazzo, costruito tra il Seicento e l’Ottocento e residenza dei viceré spagnoli e austriaci, dei Borbone e dei Savoia. Il marchio richiama la “R” di Reale e la “N” di Napoli, evocando allo stesso tempo il trono regale, ed è caratterizzato da una simmetria sfalsata che richiama il palazzo e la piazza antistante.
L’ispirazione per il nuovo brand del Palazzo Reale di Napoli
“Dietro questo simbolo emblematico si celano un’idea audace e un legame intramontabile“, ha commentato Pavese, capofila del gruppo e da quarant’anni nel settore della comunicazione culturale. “Ci siamo ispirati alla sinuosa geometria della Piazza del Plebiscito e alla maestosa struttura squadrata del palazzo. È proprio lì, nell’unione di questi elementi, che nasce il segno distintivo. Le linee si estendono, si intrecciano, in un abbraccio che evoca non solo la storia, ma anche il futuro”.
La rinascita del Palazzo Reale di Napoli
“Il progetto di ricostruzione dell’identità del Palazzo Reale di Napoli è stato il nostro primo obiettivo fin dall’avvio del museo autonomo nel 2020“, ha commentato Epifani. “Con la nuova identità visiva lavoriamo al recupero dell’immagine di una grande residenza reale che è non solo un museo, ma una sede complessa, collegata alla Biblioteca Nazionale e al Teatro di San Carlo, nonché un luogo simbolico per la città. È nostro interesse dare la massima evidenza ai tesori che il Palazzo accoglie, ma anche favorire ogni possibile connessione con le altre residenze reali, italiane ed europee, che hanno la medesima esigenza di adeguare gli spazi di quelle che un tempo erano sedi del potere e della corte alle necessità di un museo moderno. Allo stesso tempo intendiamo valorizzare lo strettissimo legame del Palazzo con la città, in quanto luogo di ritrovo e di eventi”.
Giulia Giaume
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