L’estetica Coquette ora è tendenza. Tra Maria Antonietta, Vladimir Nabokov e moda
Le parole chiave sono eleganza e seduzione. Si tratta dell’esplorazione multidimensionale di una dolcezza goliardica e infantile. Ma l’arte, la letteratura e la moda ne sono alla base
L’estetica Coquette sta vivendo il suo momento di massimo splendore, tra contenuti sui social e collezioni di marchi d’abbigliamento che ne riprendono alcuni elementi fondamentali. Con la sua combinazione di dolcezza e seduzione, ha affascinato e ispirato generazioni di artisti, scrittori e stilisti. Infatti, questo stile, noto per linee morbide, colori pastello e dettagli giocosi, ha origini profonde nella storia dell’arte, della moda e della cultura popolare.
Storia dell’estetica Coquette
L’estetica Coquette nasce in Occidente, seguendo la corrente del rococò francese del XVIII Secolo. Come sottolineato da Joan DeJean nel libro The essence of Style, il rococò francese è stato caratterizzato da “una certa esuberanza”. Artisti come Jean-Honoré Fragonard e François Boucher si distinsero per le loro rappresentazioni; il primo, soprattutto, era apprezzato all’epoca per una pittura definita “di carattere frivolo e malizioso” poiché raffigurava le sue figure femminili, tra cui Madame de Pompadour, in pose e sguardi dalle connotazioni erotiche e provocanti, che l’hanno reso noto a corte come il “Pittore delle Grazie”. Ma l’estetica civettuola costituisce un’attitudine che ha poi contaminato diversi settori, tra cui l’interior design arricchitosi di elementi d’arredo dalle forme arrotondate e sinuose come poltrone a volute, tessuti dalla mano morbida tipo sete, velluti e pizzi sulle tappezzerie, e specchi ornamentali con cornici lavorate e dettagli decorativi. Ancora, un’importante ascendente (ideologico e, se vogliamo, quasi filosofico) sull’estetica lo esercita il romanzo Lolita di Vladimir Nabokov. Pubblicato nel 1955, questo controverso capolavoro narra la storia di Humbert Humbert, un uomo ossessionato dalla giovane Lolita, esplorando temi quali desiderio, potere e innocenza mentre sullo sfondo ne rimane costantemente uno: la pedofilia. E sebbene, grazie a quest’opera senza tempo, l’estetica Coquette sia diventata tendenza nel 2010 tra le giovani di Tumblr e poi di Instagram e TikTok, non ha naturalmente nulla a che vedere con il disturbo parafilico.
L’estetica coquette nella moda e nel beauty
Piuttosto, Lolita, nel suo essere seducente ma infantile, ricorda molte caratteristiche di un trend diventato manifesto nella moda attraverso la combinazione di elementi romantici e giocosi. Dai costumi settecenteschi alle tendenze odierne, le linee sono morbide e femminili, i tessuti leggeri e i colori pastello. Il risultato trasmette dolcezza e raffinatezza. Come osservato da Elizabeth Wilson nel libro Adorned in Dreams, l’estetica è caratterizzata da “una combinazione di innocenza e sensualità che viene celebrata attraverso il vestiario e l’atteggiamento”. Le silhouette accentuano la figura senza farla apparire volgare, mentre è sui tessuti leggeri come seta e chiffon che si crea l’effetto delicato, ammaliante e etereo. Gli accessori sono un elemento chiave nell’estetica Coquette, con fiocchi, pizzi, merletti e volant che aggiungono un tocco di grazia e femminilità (stereotipata) agli outfit. Le calzature tendono ad essere allungate per slanciare la figura; di contro, le borse si rimpiccioliscono. Questo è stato rivisitato da parte dei marchi di moda, tra cui i contemporanei Giambattista Valli e Vivetta, e anche dal mondo beauty, tra pettinature morbide e trucco leggero che sottolineano la freschezza e l’innocenza del viso. È solo dopo il raggiungimento della popolarità in Cina, Giappone e Corea del Sud che la tendenza ha introdotto dettagli come il colore rosso.
Icone di stile Coquette
Nel mondo dello spettacolo e della musica, sono molte le icone che hanno abbracciato lo stile Coquette. Sulla base del contesto storico, impossibile non citare Maria Antonietta, considerata icona di moda e sfarzo per la sua estetica infantile e giocosa. Dal fascino innocente e dalla sensualità sottile, invece, Audrey Hepburn nel suo iconico ruolo in Colazione da Tiffany e Brigitte Bardot. Il loro posto oggi è occupato da artiste come Ariana Grande e Taylor Swift che ne incarnano a pieno gli stilemi, a partire dal vestiario. Altra icona contemporanea nella musica e “regina” della tendenza è Lana del Rey. La cantante propone un’estetica coquette più dark e dal fascino più vintage, incarnando il reale concetto di “civettuola” che si conferma a partire dal tono e dal ritmo caldo e avvolgente delle sue melodie. Eppure, il Coquette-core nella sua evoluzione non si autodetermina come tendenza da sfruttare singolarmente ma, nel tempo, si arricchisce accostandosi ad altre tendenze, come si è visto sul carpet della premiere del film Challengers a Wimbledon, dove l’abito di Thom Browne indossato da Zendaya è il giusto punto di incontro tra l’estetica Coquette e quella del tennis.
Erika del Prete
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