A Parma il Complesso Monumentale della Pilotta cresce e ingloba tre nuovi musei
Entrano nel circuito museale parmigiano l'Antica Spezieria di San Giovanni Evangelista, il Castello di Torrechiara a Langhirano e il Parco archeologico e Antiquarium di Veleia a Lugagnano Val D’Arda. E arriva il biglietto unico
Cresce ancora il rinnovato Complesso Monumentale della Pilotta di Parma. Dopo il colossale restauro e riapertura dei numerosi musei interni, il circuito parmigiano si arricchisce ora di tre nuove, prestigiose sedi: sono l’Antica Spezieria di San Giovanni Evangelista, sempre a Parma, il Castello di Torrechiara a Langhirano, nel territorio provinciale, e il Parco archeologico e Antiquarium di Veleia a Lugagnano Val D’Arda, in provincia di Piacenza. La gestione delle sedi – come da decreto del Ministero della Cultura dello scorso 9 febbraio – passerà dalla Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna alla Pilotta stessa.
Il biglietto unico per il circuito del Complesso Monumentale della Pilotta
L’aggregazione non vuole essere solo un modo per rilanciare i siti più o meno distanti dalla Pilotta all’interno di un circuito sempre più efficiente, ma anche proporre un biglietto unico per tutte, che faccia risparmiare sui singoli ingressi. Dal 25 giugno, infatti, visitatrici e visitatori potranno accedere a tutte le sedi del Complesso con un ticket cumulativo da 25 euro, con visita alla Pilotta nel giorno di acquisto e di prenotazione e visita degli altri siti entro 30 giorni. Nello specifico, il Castello e il Parco archeologico e Antiquarium sono già regolarmente aperti al pubblico, mentre l’Antica Spezieria aprirà il 24 giugno dopo i lavori di riqualificazione.
Cresce il Complesso Monumentale della Pilotta
“Dopo l’inaugurazione della Nuova Pilotta, che ha visto il completamento a novembre scorso del progetto portato avanti dall’ex direttore Simone Verde, ora alla guida delle Gallerie degli Uffizi, siamo molto orgogliosi di annunciare questo ulteriore arricchimento che vede l’inclusione di tre nuove sedi museali: l’Antica Spezieria di San Giovanni Evangelista, a Parma, il Castello di Torrechiara e il Parco Archeologico Antiquarium di Veleia“, ha commentato il direttore del Complesso Stefano L’Occaso. “Questa espansione rappresenta un’importante opportunità per valorizzare e promuovere il nostro patrimonio culturale, riunendo inoltre Veleia al Museo Archeologico, nato nel Settecento proprio grazie agli scavi condotti nell’area archeologica. Il nostro impegno è di continuare a preservare e condividere la storia e la bellezza di questi luoghi straordinari“.
Breve storia storia dell’Antica Spezieria di San Giovanni Evangelista
Le prime notizie sull’esistenza di una spezieria nel complesso abbaziale di San Giovanni Evangelista a Parma risalgono al 1201, ma la sua fondazione potrebbe essere anche precedente (il monastero risale al 980 d.C). La Spezieria – che all’inizio era al solo servizio del Benedettini e poi è diventata pubblica – vanta oggi arredi della fine del XVI secolo, mentre la disposizione dei locali subì una radicale modifica nel 1766 quando i benedettini dovettero secolarizzare la farmacia. Nel 1896 lo Stato acquisì i locali e li riaprì al pubblico nel 1951, e con loro una collezione di mortai, albarelli, vasi, alambicchi e altri oggetti raccolti da più parti. Degli otto ambienti originari, oggi ne vediamo quattro: la Sala del Fuoco, la Sala dei Mortai, la Sala delle Sirene e la Sala del Pozzo.
Breve storia del Castello di Torrechiara
Posto sull’Appennino a sud della città di Parma, strategicamente in cima a un’altura, il Castello di Torrechiara è uno dei più notevoli esempi di architettura fortificata d’Italia. Edificato tra il 1448 e il 1460 come dimora e strumento di difesa di Pier Maria Rossi, conte di San Secondo, la rocca mostra l’influenza dei castelli sforzeschi-viscontei. Composto dal maniero, dall’antico borgo alto, da un cortile interno, da quattro torri angolari e da locali sotterranei – visitabili dopo un lavoro di recupero conclusosi nel 2006 -, il Castello ospita sale affrescate a temi naturalistici, fantastici e a grottesche. Notevoli le decorazioni delle sale di Giove, del Pergolato, della Vittoria, del Velario sono riconducibili a Cesare Baglione – che ha realizzato anche il grande salone degli Acrobati con Giovan Antonio Paganino – e la famosa Camera d’oro, stanza nuziale che deve il suo nome alle foglie d’oro zecchino che un tempo rivestivano le formelle delle pareti. Dal 2004 c’è anche un nuovo allestimento.
Breve storia storia del Parco archeologico e Antiquarium di Veleia
Il bfu fondato in seguito alla conquista romana del II secolo a.C. del territorio della tribù ligure dei Veleates sul luogo del preesistente centro indigeno. La città si sviluppò su un sistema di terrazze digradanti, con foro edificato su un ripiano artificiale. Pavimentato ai tempi di Augusto dal magistrato Lucio Licinio Prisco, era circondato su tre lati da un portico su cui si aprivano botteghe e ambienti pubblici, mentre sul lato opposto il complesso era chiuso dalla basilica, dove si levavano le 12 grandi statue in marmo di Luni, raffiguranti i membri della famiglia giulio-claudia, oggi al Museo Archeologico Nazionale di Parma. Patrimonio culturale della Regione dal 1760, quando il Duca di Parma don Filippo di Borbone ne avviò l’esplorazione, Veleia è oggi uno dei centri archeologici più importanti dell’Italia settentrionale. L’Antiquarium, da poco riallestito, accoglie reperti sui momenti chiave della storia della città.
Giulia Giaume
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