La nuova visione del mondo di Botto & Bruno in una mostra a Torino
La mente liberata dai pressanti stimoli visivi del presente e un ritrovato interesse verso il passato: sono i punti cardine del nuovo modus operandi della storica coppia di artisti torinesi in mostra da Simondi Gallery
Nasce da un’urgenza di pulizia visiva la nuova mostra Orizzonte perduto di Botto & Bruno, storica coppia di artisti formata da Gianfranco Botto (Torino, 1963) e Roberta Bruno (Torino, 1966): tutto ciò conduce inevitabilmente a un cambio di prospettiva e a un lavoro meno istintivo e più meditato. “Tutte queste immagini mediocri del presente condizionano la vista, così abbiamo stravolto il nostro procedimento”, raccontano i due artisti. “Non ci siamo più affidati all’immediatezza della macchina fotografica ma, chiusi nel nostro studio a condurre una vita eremitica, abbiamo ristudiato i dipinti del passato”.
Il grande wallpaper di Botto & Bruno “Orizzonte perduto”
Il frutto di questo cambio di passo lo si può vedere nel grande wallpaper che dà il titolo alla personale e che percorre e riveste l’intera parete della galleria Simondi (l’ex Peola battezzata proprio dal duo quasi vent’anni fa con quella stessa tecnica, innovativa per l’epoca). Ma se allora erano i collage fotografici delle periferie a dominare l’immaginario, da sempre grande tema di Botto & Bruno in contrapposizione a un centro sentito come indifferente e distante, ora si tratta di una veduta derivata dai dettagli trovati sullo sfondo delle opere dei maestri europei come Nicolas Poussin, Andrea del Sarto, Giovanni Bellini, Piero di Cosimo, Piranesi. “Abbiamo accorpato i pezzi uno dopo l’altro, fino a trovare la nuova narrazione del paesaggio contemporaneo, europeo in particolare, attraverso quello antico”.
Rinascita e decadenza: altro grande tema di Botto & Bruno
Un bandolo della matassa trovato in 9 mesi di gestazione, come una nascita o una rinascita, per dare origine a una nuova visione del mondo che punti all’universalità. “La lentezza è il nostro modo di procedere in coppia che ci permette di cogliere aspetti inediti in sintonia”. Rinascita e decadenza. Altro grande tema polarizzato che i due artisti fanno convivere da tempo, con un taglio lirico e ispirato. Come succede nella serie di lavori Eterni ritorni I – II – III – IV, dove Botto & Bruno tornano a lavorare col collage di loro fotografie d’archivio, sulle quali intervengono pittoricamente. In una volontà di sottolineare i contorni di certi aspetti del reale che possono sfuggire nel bombardamento mediatico quotidiano. “Operiamo sul contrasto, negli interstizi. Avere una visione univoca toglie lucidità. Così, per vedere la rinascita dei luoghi abbandonati ci soffermiamo sui particolari, come un piccolo germoglio d’erba”. La lateralità del pensiero, una condizione e una necessità, per vivere nel migliore dei mondi possibili.
Claudia Giraud
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