L’archivio del grande architetto Carlo Scarpa fruibile online come mai prima d’ora
Per la prima volta nella sua storia l’Archivio Carlo Scarpa aderisce al festival nazionale Archivissima: per l’occasione presenta il restyling del proprio sito e svela il rinnovato logo. Oltre 4500 disegni relativi alla produzione del celebre progettista online ad altissima risoluzione
A 46 anni dalla scomparsa di Carlo Scarpa, non sembra conoscere battute d’arresto l’interesse attorno alla figura di questo maestro sui generis dell’architettura e del design, un punto di riferimento costante per generazioni di progettisti non solo italiani. Non passa di conseguenza inosservata la scelta dell’Archivio che porta il suo nome di dare nuovo slancio al proprio sito istituzionale, individuando nell’annuale Archivissima – Il Festival e la Notte degli Archivi (fino a domenica 9 giugno) la cornice ideale per il debutto di un portale completamente rinnovato. A partire dal 7 giugno e poi per sempre, in contemporanea con il caleidoscopio di iniziative (dal vivo e digitali) che incoraggiano a riflettere sul patrimonio degli archivi e sulle sfide legate alla loro conservazione e valorizzazione, tante novità attendono gli utenti che accedono ad archiviocarloscarpa.it.
L’Archivio Carlo Scarpa debutta ad Archivissima 2024 svelando il nuovo sito
Il restyling arriva dopo oltre due decenni dalla precedente versione. Un arco temporale in cui la fruizione dei contenuti digitali si è progressivamente spostata verso i dispositivi mobili, di pari passo con l’affermarsi di nuove esigenze in termini di accessibilità e sicurezza. Semplicità, ordine e gradevolezza sono tra i punti di forza del nuovo sito, che consente la consultazione dell’eccezionale archivio di disegni e documenti legati alla produzione scarpiana di cui è custode il Museo di Castelvecchio di Verona. A disposizione di specialisti e appassionati oltre 4500 disegni del progettista veneziano: un corpus grafico consultabile ad altissima risoluzione e in parte scaricabile gratuitamente.
L’Archivio Carlo Scarpa: cosa è fruibuile online
L’istituzione museale veronese ha infatti scelto di rendere disponibile al download una selezione di disegni del complesso monumentale di Castelvecchio, opera chiave della carriera di Scarpa e “caposaldo” della museografia italiana. Online, anche, disegni, foto, rilievi e video acquisiti del Museo nel corso degli anni, sia attraverso donazioni private, sia per effetto degli investimenti della Regione del Veneto e delle collaborazioni con MAXXI, Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza e Università IUAV di Venezia. Si va dai disegni di casa Ottolenghi e della Banca Popolare di Verona (di proprietà della Fondazione MAXXI e conservati all’Archivio di Stato di Treviso) a quelli provenienti dalla falegnameria Anfodillo di Venezia (a loro volta conservati al MAK di Vienna), passando per i materiali legati alla produzione dei mobili per Gavina dall’archivio privato di Sandro Bagnoli.
Il futuro del Museo di Castelvecchio e Carlo Scarpa
Con il sito, è stato rinnovato anche il logo dell’Archivio Carlo Scarpa, realizzato dall’ufficio Grafica dei Musei Civici di Verona. Ulteriori novità sono in via di definizione. “Con l’avvicinarsi del 2026 e dei 100 anni dalla creazione del Museo a Castelvecchio”, ha infatti dichiarato la Direttrice Francesca Rossi, “il team dei Musei Civici è all’opera per continuare a trasmettere il valore delle collezioni d’arte e dell’allestimento che le raccoglie, curato da Scarpa oltre sessant’anni fa e ancora straordinariamente attuale, capace di comunicare e di emozionare. Mantenere in efficienza l’edificio e i servizi per i visitatori, approfondire le ricerche e gli strumenti per la conoscenza della storia del castello e del lavoro magistrale di Scarpa è tra gli obiettivi fondamentali per il futuro del museo”.
Carlo Scarpa presto in mostra nel suo amato Giappone
Lanciato nel 2003, archiviocarloscarpa.it ha fin qui ricevuto in media 15.800 visite all’anno. Di queste circa il 42% provenienti dall’estero, a conferma del rilievo internazionale del progettista che, come noto, strinse un legame profondo con il Giappone. E, proprio Tokyo, si appresta a dedicargli una nuova mostra. Al via il 21 giugno, presso la sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, la rassegna Carlo Scarpa / Sekiya Masaaki. Lo spazio dei giardini tra progetto e fotografia a cura di JK Mauro Pierconti prende in esame la progettazione degli spazi all’aperto attraverso disegni preparatori originali relativi al giardino della Fondazione Querini Stampalia (Venezia) e al complesso della Tomba Brion (S. Vito di Altivole) e fotografie d’autore. Esposti, per la prima volta in pubblico, anche alcuni scatti realizzati da Scarpa a Kyōto nel 1969, nove anni prima della sua scomparsa nella città nipponica di Sendai.
Valentina Silvestrini
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