Venezia si allea col Qatar per valorizzare musei, patrimoni e investire sulla cultura
L’amministrazione Brugnaro sigla un protocollo di cooperazione culturale con l'organizzazione che gestisce i musei dell'emirato del Golfo. Obiettivo? Produrre mostre di respiro internazionale, restaurare i luoghi storici di Venezia, attirare investimenti per la cultura, promuovere gli scambi e la conoscenza reciproca
Una nuova alleanza sull’asse Venezia-Qatar nel segno della cooperazione culturale, con l’auspicio che le parti coinvolte possano trarne anche benefici socioeconomici.
È il risultato del Protocollo siglato tra l’organizzazione che gestisce i musei dell’emirato del Golfo arabo e il Comune di Venezia per consolidare una sinergia già in essere, che dal prossimo 12 giugno 2024 si approfondirà ulteriormente sotto il profilo commerciale con la ripartenza dei voli diretti sulla tratta Doha-Venezia, operata da Qatar Airways.
Il protocollo di cooperazione culturale tra Venezia e Qatar Museums
Un accordo, quello tra il circuito Qatar Museums e l’amministrazione veneziana guidata dal sindaco Luigi Brugnaro, che mira a valorizzare con azioni concrete e coordinate il patrimonio lagunare e quello del Qatar, nello scambio di reciproci investimenti nei settori dell’arte, della tutela culturale, dello sport e dell’intrattenimento, finalizzati a migliore la conoscenza delle rispettive culture e dell’offerta turistica.
Nell’ambito del nuovo Protocollo di cooperazione, dunque, si realizzeranno mostre e progetti scientifici volti ad approfondire i legami tra arte e architettura italiana e islamica; e si incoraggerà la partecipazione di artisti italiani e qatarioti a festival e mostre internazionali. Ma ci sarà modo anche di incentivare collaborazioni accademiche, pubblicazioni condivise, viaggi e visite di ricerca degli addetti ai lavori (bibliotecari, archivisti, storici dell’arte), per un aggiornamento professionale focalizzato sulla scoperta dell’altra cultura. Rientrano nel piano, poi, la valorizzazione delle rispettive collezioni d’arte, che potranno essere oggetto di esposizioni e seminari tematici, e azioni coordinate per la tutela e la rigenerazione del patrimonio culturale, di cui in prima battuta beneficeranno alcuni siti storici di Venezia, per i quali, con il sostegno del Qatar, è prevista l’attuazione di interventi strutturali di recupero.
La sinergia tra Venezia e il Qatar
Occasione per ufficializzare l’accordo è stata la conferenza internazionale Art for Tomorrow ospitata a Venezia dal 5 al 7 giugno 2024, promossa dalla The Democracy & Culture Foundation con il sostegno di Qatar Museums. Ma il Protocollo non fa altro che confermare un sodalizio ben avviato, come dimostrano i molteplici progetti di collaborazione concretizzati negli ultimi due anni dalla più importante istituzione culturale e per le arti del Qatar in sinergia con la città di Venezia. Si pensi, per citare un progetto in corso, alla mostra Your Ghosts Are Mine, Expanded Cinemas, Amplified Voices – che riunisce a Venezia i lavori di oltre quaranta registi e videoartisti provenienti dal Medio Oriente, dall’Africa e dal Sud-est asiatico – visitabile a Palazzo Franchetti fino al prossimo 24 novembre, prodotta da Qatar Museums e coorganizzata da Doha Film Institute, Mathaf: Arab Museum of Modern Art e dal futuro Art Mill Museum (in costruzione). Già in occasione della Biennale Architettura 2023, Qatar Museums aveva sponsorizzato, sempre a Palazzo Franchetti, la mostra su Kengo Kuma. Inoltre, il circuito museale qatariota ha concesso in prestito opere attualmente esposte per Stranieri Ovunque e a Palazzo Ducale dov’è in corso la mostra I Mondi di Marco Polo.
Le dichiarazioni delle parti sull’accordo culturale
Il protocollo di cooperazione sarà in vigore per cinque anni, fino alla fine del 2029, e potrà essere prorogato di comune accordo. Soddisfazione esprimono i rappresentanti istituzionali delle parti coinvolte: per il sindaco Brugnaro, “i festeggiamenti per il 700esimo anniversario della morte di Marco Polo sono un’occasione di relazioni e incontri internazionali per rilanciare la centralità di Venezia sul piano diplomatico e commerciale, così come è avvenuto nella storia della Serenissima. Prosegue l’impegno per potenziare il ruolo di Venezia come luogo di incontro tra culture e persone da tutto il mondo”. In tal senso, “accogliamo con favore la collaborazione con Qatar Museums, una delle principali istituzioni attive in ambito culturale”. E anche la influentissima Sheikha Al Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al Thani, Presidente di Qatar Museums, si dice felice “di continuare a esplorare relazioni più strette tra le nostre due città e le nostre nazioni nel loro insieme. Non vediamo l’ora di accogliere i veneziani in Qatar e invitiamo i qatarioti a visitare l’offerta culturale di Venezia”.
Livia Montagnoli
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