Corpi in prestito: tornano al cinema 5 film restaurati di Pedro Almodóvar
Cinque film di culto del regista Pedro Almodóvar tornano in sala restaurati: "Corpi in prestito" è la rassegna che dal 10 giugno invita tutti a riscoprire il cinema del regista spagnolo
Le atmosfere languide e melò dei film di Pedro Almodóvar tornano protagoniste al cinema con la rassegna Corpi in prestito di CG Entertainment. Dal 10 giugno saranno visibili nelle sale italiane cinque pellicole cult del regista spagnolo, in versione restaurata.
Kika – Un corpo in prestito (1993), Il fiore del mio segreto (1995), Parla con lei (2002), La mala educación (2004), Volver (2006) sono i film che si alterneranno sui grandi schermi, dopo il successo riscosso lo scorso anno con La forma del desiderio, rassegna che riproponeva invece i lavori di Almodóvar risalenti agli anni ’80.
I film di Pedro Almodóvar che mettono il corpo al centro
Il corpo è il filo rosso che accomuna i titoli di questa nuova rassegna dedicata al regista madrileno, con opere che vanno dagli anni ’90 ai 2000.
In ciascuna pellicola, che si tratti del grottesco Kika, della commedia Il fiore del mio segreto, dei drammi Parla con lei o Volver, i corpi dei personaggi assumono un’importanza fondamentale nelle storie narrate, facendosi veicoli di sentimenti, oggetto del desiderio o paradossali testimonianze di assenze.
Kika – Un corpo in prestito
Definito come il più dissacrante film di Pedro Almodóvar, Kika – Un corpo in prestito uscì in Spagna nel 1993 e solo 15 mesi dopo in Italia, vietato ai minori di 14 anni.
La sinossi complessa vede diversi personaggi e molteplici relazioni amorose, che trovano epilogo in una serie di omicidi. A spiccare è il personaggio di Kika, interpretato da Verónica Forqué, che nel film indossa costumi disegnati da Jean-Paul Gaultier e Versace.
Il fiore del mio segreto
Il fiore del mio segreto pone al centro la magnifica Marisa Paredes, che interpreta Leo Macías, scrittrice di romanzi rosa in crisi. La fine del suo matrimonio, la porterà a tentare il suicidio e ad abbandonare il suo lavoro, ma l’incontro fortuito con o Àngel, caporedattore de El País, la spingerà a tornare in carreggiata e voltare pagina.
La trama di uno dei romanzi che Leo illustra nel film non è altro che quella del film Volver, che Pedro Almodóvar realizzerà realmente nel 2006.
Parla con lei
Uno dei capolavori di Almodóvar, il film Parla con lei vinse l’Oscar per la migliore sceneggiatura originale.
Due donne in coma, due uomini in attesa: uno è Marco, il compagno della torera Lydia, l’altro è l’infermiera Benigno della ballerina Alicia. Il primo impaziente, impara dal secondo a gestire la stasi e a mantenere un rapporto con l’amata priva di sensi.
Marco scoprirà però che Lydia era intenzionata a lasciarlo prima dell’incidente e apprenderà in viaggio della sua morte, mentre Benigno, vinto dal desiderio, violenterà Alicia che per lo shock riprenderà i sensi. Benigno morirà suicida in carcere, mente Marco e Alicia si incontreranno a teatro.
La mala educación
In parte autobiografico, La mala educación ha invece per protagonisti due compagni di collegio che scoprono la loro omosessualità.
“Due ragazzi, Ignacio ed Enrique, scoprono l’amore, il cinema e la paura in una scuola religiosa all’inizio degli anni ’60. Padre Manolo, direttore dell’Istituto e insegnante di Lettere, è testimone e attore di queste prime scoperte. I tre personaggi si rincontreranno altre due volte, alla fine degli anni ’70 e nel 1980. Questo secondo incontro segnerà la vita e la morte di uno dei due”: questa la sinossi che accompagnò il lancio del noir nel 2004, scritta dallo stesso regista per non lasciar trapelare troppo la trama della storia.
Volver
In Volver recitano due grandi muse di Almodóvar: Carmen Maura e Penélope Cruz. Il film è un’ode all’universo femminile e alla sua capacità di resistere e sopravvivere al maschilismo, grazie a legami di sangue e amicizia.
Nella trama incesto, violenze domestiche e tradimenti, sono gli eventi che mettono alla prova le cinque eroine, capaci però di tirar fuori il meglio di loro insieme, senza alcun bisogno di uomini accanto. Forte è il deja vu della Magnani in Bellissima, film di Visconti che in effetti viene citato in una scena di Volver.
Roberta Pisa
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