La Torre al Specchio

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO DELL'OPERA
Piazza del Duomo 1 , Pisa, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 20.00.

Vernissage
14/06/2024

ore 11

Curatori
Stefano Renzoni
Generi
arte antica, arte contemporanea, arte moderna

In mostra oltre 100 opere tra disegni, incisioni, dipinti e sculture che vanno dal XIII secolo ad oggi e che intendono illustrare come la rappresentazione e il significato attribuito al Campanile più famoso del mondo siano cambiati nel secoli.

Comunicato stampa

Da sabato 15 giugno a lunedì 30 settembre 2024, il Palazzo dell'Opera del Duomo ospiterà la mostra "La Torre allo specchio.
Le molte vite del Campanile del Duomo di Pisa".

Ideata e organizzata dall’Opera della Primaziale Pisana in occasione degli 850 anni dalla posa della prima pietra del monumento, è a cura di Stefano Renzoni.

Attraverso oltre 100 opere tra disegni, incisioni, dipinti e sculture che vanno dal XIII secolo alla contemporaneità, la mostra intende illustrare come la percezione del campanile più famoso del mondo sia cambiata nei secoli. Le arti figurative testimoniano quanto l’identità della Torre e il significato che le viene attribuito sia profondamente cambiato, con il cambiare della sensibilità e dei tempi.

Un racconto di opere, immagini, restauri, stampe, fotografie per rappresentare il Campanile della Cattedrale nel corso dei secoli.

Solitamente raffigurata fino al XVII secolo come parte di un tutto, la Torre posta nei pressi del Duomo e identificata come Campanile, è architettura che scandisce le ore liturgiche e segna gli appuntamenti degli uomini verso Dio. A partire dal XVIII secolo viene sempre più spesso raffigurata isolata, separata dal resto degli edifici ecclesiastici, per una sorta di laicizzazione della percezione dell’edificio.

Da Campanile a Torre, da Bell Tower a Leaning Tower. Trasformata in feticcio, in icona autoreferenziale, la Torre di Pisa viene interpretata oggi come immagine della città, ma anche come simbolo dell’Italia nel mondo, mostrando una forza comunicativa sorprendente. Una sorte che la accomuna ad altre icone della contemporaneità, come la Gioconda, destinate ad essere consumate dagli occhi di visitatori distratti, frettolosi e spesso ignari dei significati che l’opera porta con sé.