Markus Krottendorfer – Photopsia
Mostra personale.
Comunicato stampa
Markus Krottendorfer indaga il fondamento incerto del nostro presente. Ad affascinarlo sono errori e ipotesi fallite che, prima di essere confutate, godettero di grande successo arrivando a plasmare il nostro mondo. Avvalendosi di particolari tecniche fotografiche, Krottendorfer interviene nei luoghi che conservano le tracce di queste talvolta bizzarre congetture per interrogarne la portata utopica (presente e passata) e gli eventuali riflessi sulla nostra realtà.
La mostra «Photopsia», un termine che indica percezioni visive di tipo allucinatorio, riunisce tre progetti di Krottendorfer incentrati su altrettante finzioni di epoca tardo-moderna:
«Mountains of Kong» – la catena dei monti Kong, riportata sulle cartine geografiche fino ai primi anni del Novecento, in realtà mai esistita, testimonia la produzione coloniale di conoscenze fittizie sul continente africano
«Point of View» – gli studioli cinesi del Palazzo Vescovile e dell’Abbazia di Novacella a Bressanone trasportano la visione romantica di un «Oriente» immaginario e documentano al tempo stesso l’influsso delle rappresentazioni egemoniche del mondo
«Phantom of the Poles» – nel 1906 William Reed pubblicò un libro così intitolato nel quale sosteneva che all’interno della Terra si sviluppasse un altro mondo, abitato forse da popoli sconosciuti: un esempio ante litteram di «verità alternativa»?
Tutti e tre i progetti permettono di riflettere sul ruolo attuale della fotografia tra realtà e finzione, verità ed errore.