Prosegue senza sosta il racconto delle case editrici indipendenti in Italia, questa volta è il turno di Tonini Editore. Abbiamo parlato con Valentino Tonini che ci ha raccontato la storia di questa giovane case editrice, nata per far rinascere il libro d’artista, riuscendoci: la loro imperdibile collana Autobiography ha visto coinvolti diversi importanti artisti contemporanei come Alessandro Pessoli, Patrick Tuttofuoco, Maurizio Nannucci, Stefano Arienti e molti altri
Intervista a Valentino Tonini di Tonini Editore
Raccontaci Tonini Editore: come e quando è nata, che linea editoriale ha, a chi si rivolge.
Tonini Editore nasce per caso a marzo 2021, in un dialogo che ho avuto coi miei genitori. In realtà ancora prima di Tonini Editore è nata la collana Autobiography, da un’idea di mio padre che poi ho sviluppato con l’aiuto di Andrea Bono, la mia compagna e socia. In quel confronto eravamo attorno al tavolo in cucina, e stavamo riflettendo sull’attuale panorama editoriale italiano, confrontandolo con quello europeo ed extraeuropeo, notando che mancava una collana di libri d’artista solida, “vecchio stile”. Abbiamo dunque deciso di impostare la casa editrice su quello. In parallelo, ci siamo dedicati fin da subito ai libri che parlano di libri, in particolare a produrre monografie dedicate ai libri, cataloghi ed ephemera realizzati dagli artisti contemporanei. Il primo è stato Richard Nonas. Collected Printed Matter 1971-2020 in collaborazione con mio padre Bruno, il curatore Alex Bacon e Jan Meissner.
In contesto come quello italiano dove molte persone non leggono libri, come sopravvivono gli editori indipendenti?
Il nostro ambito, quello dell’editoria d’arte, è una piccola nicchia nel mondo dell’editoria. Detto ciò, credo che il nostro settore non abbia avuto grossi problemi in quanto i libri che stampiamo generalmente si leggono poco, piuttosto si guardano. Acquistare un libro d’artista significa poter accedere all’opera di un artista con pochi soldi, e questa è senz’altro una valida ragione per continuare a comprarne. Sopratutto, il libro d’artista non è sostituibile come lo è invece un saggio o un romanzo cartaceo: posso leggere dall’iPad o dal telefono senza acquistare il libro, ma il libro d’artista ha un valore differente, è come un quadro. Un discorso simile vale per le monografie degli artisti o i cataloghi, poiché la pubblicazione di un’opera, di qualsiasi genere, ha ancora oggi un peso nella sua valutazione sia economica che storico artistica.
Qual è il libro o autore che più vi rappresenta o al quale siete più legati e perché?
Due libri, il primo è Autobiography di Sol LeWitt, perché è stato fondamentale per la nostra collana, l’altro è Dubliners di Joyce, perché in esso vi è un’attenzione specifica verso i comportamenti umani e le abitudini delle persone, e la maniera con cui vengono descritti è efficace ed estremamente raffinata. Personalmente questo mi ha molto colpito.
Consigli e anticipazioni di Tonini Editore
Vi andrebbe di indicarci un editore indipendente di cui vi piace particolarmente il lavoro?
Non siamo soliti legarci agli editori, ci interessa maggiormente il lavoro degli artisti a prescindere dalla casa editrice. Comunque Nieves e Steidl sono tra i nostri preferiti.
Qualche anticipazione sui libri in uscita nei prossimi mesi?
Stiamo lavorando ai prossimi Autobiography, il primo ad uscire sarà John Armleder con un lavoro inedito realizzato quando aveva 15 anni.
Ultima domanda: il libro assolutamente da leggere almeno una volta nella vita.
Credo À la recherche du temps perdu (Alla ricerca del tempo perduto) di Proust, forse anche solo il primo volume, Du côté de chez Swann (Dalla parte di Swann).
Dario Moalli
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