Arte pubblica a Milano: un’opera dell’artista Maria Cristina Carlini al Giambellino

Si aggiunge ad altre tre opere già permanenti nel capoluogo lombardo l’opera della scultrice internazionale che da venerdì 21 giugno si può trovare in Piazza Berlinguer

Con oltre quattro metri di altezza e realizzata con materiali di recupero quali legno e acciaio corten, la scultura Obelisco di Maria Cristina Carlini (Varese, 1942) arriva in Piazza Berlinguer (in zona Giambellino) da venerdì 21 giugno 2024 e accompagna anche una mostra – in programma fino al 30 giugno a Spazio Seicento (Sala Arianna) – dove dieci pannelli fotografici, oltre a video interviste, presentano alcuni momenti salienti della carriera di Carlini e la genesi delle opere esposte in permanenza in tre continenti, da Denver e Miami e da Pechino a Shanghai.

Maria Cristina Carlini e una nuova scultura per Milano. L’opera

La titolazione ‘Obelisco’ rimanda alla celebrazione monumentale: ma qui dice di un omaggio alla ‘storia senza nomi’, quella fatta non da eroi ma da una comunità che si riconosce e si stringe attorno a un valore antico e condiviso”, spiega Flaminio Gualdoni che ne ha curato l’intervento. Si riconduce, dunque, al significato dell’obelisco come elemento architettonico rappresentativo di grandi celebrazioni la nuova opera scultorea di Maria Cristina Carlini, che conferisce nuova vita a un’anima in legno, che prima apparteneva alla struttura di una vecchia stalla e che ora è abbracciata da un rivestimento in acciaio. Quello della memoria, infatti, è un tema ricorrente nella poetica dell’artista, “un elemento che caratterizza la nostra identità non solo per quanto concerne il passato, ma in quanto pone le basi per il futuro”, continua Gualdoni. 

Maria Cristina Carlini, Obelisco, 2015, legno di recupero e acciaio corten, cm 420x230x170
Maria Cristina Carlini, Obelisco, 2015, legno di recupero e acciaio corten, cm 420x230x170

Maria Cristina Carlini e una nuova scultura per Milano. La mostra

Grazie alla mostra allestita nella Sala Arianna è possibile scoprire e conoscere i luoghi che, dall’America all’Asia e all’Europa, custodiscono le opere di Carlini nella loro poetica monumentalità. Tuttavia, appare evidente nel percorso espositivo come Milano sia un luogo d’elezione per l’artista, che ha già donato tre opere significative alla città: La porta della giustizia (2007), Vento (2013), La Nuova città che sale (2014), esposte permanentemente all’interno del cortile della Corte dei Conti, nel Parco-Scultura dell’Idroscalo e presso la Fiera di Milano-Rho. 

Maria Cristina Carlini e una nuova scultura per Milano. Parola all’artista

L’opera racchiude in sé il legame con la storia e con la contemporaneità. Nel passato l’obelisco era un simbolo di riconoscimento, di celebrazione e di ricordo, un’identificazione del luogo e del racconto di cui si faceva portavoce. Nella mia scultura ne ho reinterpretato il significato affiancando alla memoria, all’antico e all’arcaico il contemporaneo, resi attraverso l’utilizzo del legno di recupero, che a sua volta ha un vissuto, e dell’acciaio corten. La loro unione diviene testimonianza di un tempo passato accanto al mio vissuto e alla mia storia”, racconta ad Artribune Maria Cristina Carlini commentando la sua ultima opera donata a Milano.

Caterina Angelucci

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Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

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