L’uomo Loewe di Jonathan Anderson compie 10 anni e sfila alla Paris Fashion Week 2024
In occasione della settimana della moda parigina, la maison festeggia con una collezione maschile fuori dagli schemi. Abiti che si fanno portavoce di un insieme di codici ormai distintivi del brand e del suo approccio multidisciplinare
Lo stilista Jonathan Anderson ha presentato la sua 20esima collezione maschile per Loewe. Ben 10 anni di moda surrealista che celebra l’unione di tutte le arti, inclusa quella dei vestiti. Nel 2014 presentò la prima season e da allora la moda uomo del brand non è più stata la stessa. Si è imposta, seppur gentilmente, nel settore e ha avviato una rivoluzione del guardaroba, ora meno orientato verso la praticità e decisamente di più sull’espressività. L’output della sua speciale operazione creativa sono sculture di abiti, a volte impratiche ma fondamentali per comunicare e concretizzare un approccio multidisciplinare.
La collezione Uomo Primavera/Estate 2025 di Loewe a Parigi
La collezione Uomo Primavera/Estate 2025 di Loewe esordisce con la semplicità di un completo giacca e pantaloni total black. L’elemento distraente e distruttivo sono tre piume dorate che coprono il volto del modello e che ritornano singolarmente, in gruppo o di colore diverso durante la sfilata. È poi un susseguirsi di top rigidi e altri drappeggiati, pantaloni in maglia che sembrano gonne, cappotti ripensati nei dettagli, polo e camicie chiuse da cinture riprese dal pezzo di sotto, una salopette sartoriale e tessuti impensabili per il vestiario.
I 10 anni dell’uomo Loewe by Jonathan Anderson
La nuova collezione uomo è una dimostrazione concreta di ciò che sia Anderson sia Loewe sanno fare e hanno fatto in dieci anni di continue trasformazioni alla base di una precisa idea di moda maschile: essenzialmente folle nel suo essere più cose contemporaneamente, democratica nel parlare a tante persone differenti e comprensibile da chiunque sappia porsi oltre un certo confine.
La sfilata di Loewe alla Paris Fashion Week: tra arte e moda
Alla fine dello show gli abiti rimangono prodotti, conferme di ciò che il marchio è diventato nel corso degli anni. Ma ad animare la sfilata parigina sono state le opere d’arte realizzate da 6 artisti, tra cui spiccano i nomi di Carlo Scarpa e Susan Sontag, che hanno impreziosito la passerella e trasportato la collezione Uomo in un contesto parallelo alla Paris Fashion Week. Più lento e libero.
Giulio Solfrizzi
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