Il Museo Egizio di Torino “aperto per lavori”. Le visite speciali al cantiere di studio OMA
Fino al prossimo 12 luglio, il museo torinese sarà chiuso al pubblico per le prime fasi di costruzione della copertura che trasformerà la corte interna in una piazza aperta alla città. Ma l’iniziativa “Passeggiata col curatore” consente di scoprire gli spazi mentre cambiano pelle
Come annunciato alla fine del 2023, il Museo Egizio di Torino ha scelto di celebrare il bicentenario della sua fondazione – era il 1824 quando aprì battenti all’interno del Palazzo dell’Accademia delle Scienze, proponendosi come primo museo al mondo interamente dedicato alla civiltà nilotica – anche con una ristrutturazione degli spazi storici, affidata alla studio olandese OMA di Rem Koolhaas.
Il progetto di rinnovamento del Museo Egizio di Torino
Avviati nel mese di marzo, i lavori stanno riguardando la copertura del cortile interno (la cosiddetta Piazza Egizia) e il riallestimento filologico della Galleria dei Re, in nome di un museo sempre più “trasparente, permeabile e inclusivo”, per citare le parole del direttore Christian Greco, già fautore di molte, apprezzate iniziative per aprire le collezioni a un pubblico trasversale (e ora, in scadenza di mandato a giugno 2025, corteggiato dal Museo Archeologico dell’Alto Adige di Bolzano).
La nuova Piazza Egizia aperta alla città
Il progetto di OMA, infatti, dà seguito a una nuova visione di museo, più articolato e multiforme: il cantiere, finanziato con 23 milioni di euro, mira nel suo complesso alla rifunzionalizzazione della corte del palazzo barocco del Collegio dei Nobili per restituire alla città un nuovo spazio pubblico, all’allestimento di un giardino egizio nella corte coperta e di una nuova sala immersiva all’interno del Museo, al restauro e al riallestimento del Tempio di Ellesija (il più antico tempio rupestre della Nubia, che approdò a Torino nel 1966), cui si potrà accedere direttamente dalla corte, e della Galleria dei Re.
Proprio per consentire le prime lavorazione della copertura in vetro e acciaio della “nuova” piazza, che diventerà il centro nevralgico del museo, dallo scorso 17 giugno il Museo Egizio di Torino è chiuso al pubblico: una situazione che si prolungherà fino al 12 luglio, in vista del ripristino del consueto orario di apertura dal giorno seguente.
Il Museo Egizio “aperto per lavori”. Le visite speciali
Ma le attività proseguono per chi vuole sperimentare una visita fuori dal comune, grazie all’iniziativa Passeggiata col curatore. Dal 25 giugno al 12 luglio, infatti, il Museo Egizio “aprirà per lavori”, consentendo a un numero contingentato di prenotati di visitare gli spazi mentre cambiano pelle, durante le pause del cantiere. Le visite a porte chiuse saranno condotte dai curatori del museo, giornaliere e articolate in piccoli gruppi da 25 persone. Un modo, spiega la direzione, “per confermare la speciale relazione del museo con il pubblico e il territorio”. Il tour, solo in italiano, ha durata di 90 minuti e si prenota online sul sito del Museo Egizio, al costo di 30 euro a persona (la visita è consigliata a un pubblico maggiore di 14 anni).
Livia Montagnoli
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati