Look Closer 7 opere in camera da letto

Informazioni Evento

Luogo
SUPER OTIUM
Via S. Teresa Degli Scalzi, 8, 80135 , Napoli , Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
25/06/2024

ore 18

Curatori
Nicola Ciancio
Generi
arte contemporanea, collettiva

Sette artisti invitati da altrettanti curatori occuperanno con le loro opere le camere di SuperOtiumper invitare gli ospiti ed i visitatori dell’arthotel e spazio di residenza per artisti e creativi a guardare attraverso altre prospettive la realtà che li circonda a partire da Napoli.

Comunicato stampa

Dal 25 giugno 2024 sette artistə invitatə da altrettantə curatorə occuperanno con le loro opere le camere di SuperOtium per invitare gli ospiti ed i visitatori dell’arthotel e spazio di residenza per artisti e creativi a guardare attraverso altre prospettive la realtà che li circonda a partire da Napoli.

 

Artistə in mostra:

Dario Biancullo selezionato da Lorenzo Xiques Lopèz

Andrea Bolognino selezionato da Francesca Blandino / Collezione Agovino

Gianfranco De Angelis aka 8ki selezionato da Marco Izzolino / l’Arsenale di Napoli

Luca Gioacchino Di Bernardo selezionato da Martina Campese e Marta Mazzoni / Attiva Cultural Projects

Martina Di Gennaro selezionata da Maria Corbi

Mariapia Pellegrino selezionata da Bianco-Valente

Valerio Sarnataro aka Erk14 selezionato da Giulio Raffaele / Silent Art Explorer

 

Progetto a cura di: Nicola Ciancio / SuperOtium

 

La mostra Look Closer – 7 opere in camera da letto, nasce con l’obiettivo di mettere in contatto diretto ed intimo chi viene dall’estero con la scena artistica locale. Per realizzarla abbiamo, infatti, invitato 7 fra curatorə/collezionistə/artistə e 7 artistə attivə nell’area napoletana (che siano natə a Napoli o che l’abbiano scelta come città) per selezionare 7 opere da esporre nelle camere di SuperOtium.

 

Ai sette curatorə, in linea con l’omonimo programma per il biennio 2023/2024, è stato chiesto di coinvolgere artistə la cui pratica inviti gli ospitə di SuperOtium a guardare da vicino la realtà che ci circonda, senza filtri, notandone le imperfezioni, i dettagli, le contraddizioni e la complessità che la rendono unica e viva.

 

Ognuno dei sette curatorə, attivə a Napoli, ha invitato a sua volta un artistə e selezionato una delle sue opere esistenti o in produzione da esporre in una delle camere di SuperOtium per creare un ponte diretto fra chi alloggia a SuperOtium, venendo da altri luoghi del mondo, e i lavori di chi vive ed opera queste latitudini e dare così gli strumenti per osservare Napoli e non solo, attraverso altri punti vista.

 

La mostra coinvolge artistə con background e poetiche diverse restituendo così alcune delle sfaccettature della complessità della scena artistica locale. Le incisioni di Martina Di Gennaro, selezionata da Maria Corbi, dove i segni diventano graffi e crepe che raccontano storie, i cuscini di Dario Biancullo, selezionato da Lorenzo Xiques Lopèz, che restituiscono in chiave queer l’esperienza delle case neomelodiche. I disegni di Andrea Bolognino, selezionato da Francesca Blandino per Collezione Agovino, dove le imperfezioni visive lasciano spazio a nuove visioni, e quelli di Luca Gioacchino di Bernardo, selezionato da Martina Campese e Marta Mazzoni per Attiva Cultural, dove i dettagli ci spingono verso nuovi interrogativi. L’installazione di Gianfranco De Angelis aka 8ki, selezionato da Marco Izzolino a nome de L’Arsenale di Napoli per il suo approccio poliedrico, Valerio Sarnataro aka Erk14, selezionato Giulio Raffaele co-fondatore di Silent Art Explorer, per la su capacità di tradurre ossessioni e sogni del quotidiano in stratificazioni simboliche, alla scelta di Bianco-Valente di dare spazio ad una giovane artista coinvolgendo la pittrice Mariapia Pellegrino.

 

La mostra sarà inaugurata il 25 giugno 2024 alle ore 18.00 e rimarrà aperta fino al 27 ottobre 2024.

 

La mostra è parte del programma culturale curato da Nicola Ciancio per SuperOtium (Boutique hotel e spazio di residenza di Nicola Ciancio e Vincenzo Falcione) e intende perseguire la missione di SuperOtium di creare una connessione sempre maggiore tra chi viene dall’estero e la città per stimolare nuove narrazioni basate su relazioni dirette e non su narrazioni mediate, edulcorate e folcloristiche della città di Napoli e dei suoi abitanti.

 

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BIOS

 

SuperOtium è una casa nel cuore di Napoli, fondata da Nicola Ciancio e Vincenzo Falcione, pensata per accogliere turisti, artisti, viaggiatori e creativi. Un luogo di incontro dove convivono residenze per artisti, incontri, mostre e l’attività̀ ricettiva, per ispirare gli artisti e i creativi e mettere in discussione gli assunti dei viaggiatori, proponendo nuove prospettive attraverso cui guardare la città. Il programma di residenze di SuperOtium ha visto, fra gli altri, Kensuke Koike, Martina Merlini, Pierre-Antoine Vettorello, Pietro Gaglianò, Massimo Uberti, Hypereden, Bianca Felicori (Forgotten Architecture), Paz Ortùzar (in collaborazione con l’istituto Cervantes di Napoli) Giovanna Silva (in collaborazione con Lorenzo Xiques), Nuvola Ravera (in collaborazione con Made in Cloister), Blase (in collaborazione con ShowDesk), Yasser Almaamoun (in collaborazione con il Goethe Institut), Khaled El Mays (in collaborazione con Edit Napoli).

 

Artistə

 

Dario Biancullo (1986) è un designer, attivista e artista transdisciplinare formatosi a Forcella. Indaga nuovi e alternativi metodi di denuncia queer e di autodeterminazione per devianza nelle arti visive, performative e nel mondo del “fashion” attraverso autoinchieste con video, installazioni ambientali, aerosol-art su tessuti e affissioni di manifesti nello spazio pubblico e privato.

 

Andrea Bolognino ha studiato tra l'Accademia di Belle Arti di Napoli e la Kunsthochschule Weissensee di Berlino. Attualmente vive a Monaco, in Germania. La sua pratica artistica si concentra sull'esplorazione della percezione visiva alterata, oscillando tra sguardi immaginari e l'espansione tecnologica della visione. Nel 2022 inaugura la sua prima mostra personale "Cecità, Accecamento, Oltraggio" al Museo di Capodimonte ed entra nella collezione permanente del museo. Nel 2023, presso la Galleria ACAPPELLA, presenta la mostra "I Giganti", nata dall'interazione con il poeta contemporaneo Nico Bleutge e Alfred Döblin. Nel 2024 inaugura la sua seconda mostra personale alla Galleria ACAPPELLA "OSSERVATORIO", presentando una serie di opere tratte da ricerche condotte sui generi del paesaggio e della natura morta.

 

Gianfranco De Angelis aka 8KI (Napoli - 1974) Vive e lavora a Napoli.

Dopo il diploma di maturità artistica presso il Liceo ArtisticoStatale di Napoli, comincia immediatamente un percorso lavorativo da prima come grafico pubblicitario e poi in seguito specializzandosi in grafica editoriale. Lavoro che ancora oggi continua grazie anche allo studio da lui fondato (Curvilinee) che annovera come clienti editori come RCS, Rizzoli Education, Edizioni Simone, Edises, Eli, La spigha ect.
Partecipa alla realizzazione del “Patapart” foglio dell’Istitutum Pataphysicum Parthenopeium.

Le sue opere sono state esposte in diverse gallerie e mostre fra cui la galleria “Marsala 2” di Bologna, in occasione di ArtCity, la galleria “Pen Project” di Miami USA, la galleria “Centometriquadri” di Santa Maria Capuavetere, la galleria “spazio Nea” di Napoli, Palazzo Reale di Milano in occasione del premio Arte Cairo.

 

La ricerca di Luca Gioacchino Di Bernardo si esprime principalmente tramite la pratica del disegno, spesso accompagnata dalla scrittura. L’artista è influenzato dallo studio del soggetto umano e animale, che osserva attraverso la spessa lente dell’antropologia, della filosofia, della biologia e della filosofia ermetica a cui si accompagna una profonda conoscenza e impiego di riferimenti iconografici legati alla mitologia e mito-poiesi classica, medievale e antica. Nel disegno riconosce il terreno più fertile per restituire una visione organica del vissuto, il cui sentire spesso attinge dal repertorio scientifico e simbolico della sua città natale, Napoli. Nel 2024 realizza l’intervento editoriale site-specific Faith Fate in Humanity: Restored, a cura di Marta Mazzoni e Valeria Bevilacqua, per il 13mo numero di Ŏpĕra, il magazine cartaceo edito da Attiva Cultural Projects. Nel 2023 presenta la personale Anatomia Teologica per Gianfranco Baruchello che lo vede confrontarsi con l’opera “Skizo corpus philosophica” di Gianfranco Baruchello della Collezione Ramo per la Drawing Week di Milano, a cura di Irina Zucca Alessandrelli, un progetto realizzato con Galleria Tiziana Di Caro (Napoli) e ospitato da Galleria Ciaccia Levi (Milano). Dal 2022 è rappresentato dalla Galleria Tiziana Di Caro, nella quale esordisce con Fuoco, innesco: Cacciata dall’Eden lo stesso anno. Nel 2019 espone alla Fondazione Morra Greco di Napoli con la personale Studio per paesaggio e altri animali, a cura di Alessia Volpe. Nel 2017 partecipa alla collettiva Intuition to fill Emptiness, a cura di Chiara Valci Mazzara e Gabriela Anco nella sede Freehome by Vadim & Maria Zakharov a Berlino.

 

Martina Di Gennaro (Napoli nel 1994) si diploma in arti visive indirizzo Pittura e si specializza in Grafica d’Arte all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove è Cultore della Materia per i corsi di Grafica d’Arte, Tecniche di Stampa Sperimentali e Xilografia (2019-2021). Dal 2021 vive e lavora a Roma, dove si dedica alle arti visive e all’incisione. Attualmente è artista in residenza alla Fondazione Il Bisonte di Firenze. Partecipa a diverse esposizioni collettive, tra le quali: Fibrenus Carte ad Arte a Carnello (2023), Museo Marino Marini di Firenze (BAMMM! Books & Art - 2022), galleria Sincresis di Empoli (100X100 Libri d’artista - 2022); nel 2021 SSA 123rd Exhibition a Edimburgo, IOPE International Original Print Exhibition della Royal Society of Painters Printmakers di Londra, Spazio Foyer di Trento, Kitchen Print Biennale a Charmes. Nello stesso anno è vincitrice del secondo posto del Premio Fibrenus Carte ad Arte a Carnello e tra gli artisti selezionati dal premio FIIC. Nel 2020 espone presso la galleria Oficina Impossivel a Lisbona e alla YAG Gallery di Pescara per la Fiera Arte Futura; nel 2019 alla galleria QuBi di Vicenza. Nello stesso anno è vincitrice del Premio Mestre Alberto Benvenuti e vincitrice del Premio Giardini d’Arte di Via Caravaggio. Nel 2018 vince il premio Raffaele Pezzuti per l’Arte; nel 2017 partecipa alla biennale di incisione “Incisioni al Femminile” presso l’Atelier Controsegno di Pozzuoli. La sua xilografia Eterotopia è in mostra permanente presso Metropolitana di Napoli; la sua installazione La Città amniotica. Eterotopia dell’abitare è in mostra permanente ai Giardini d’Arte di Via Caravaggio di Pescara e alcune sue stampe fanno parte della collezione permanente della YAG Gallery.

 

Mariapia Pellegrino (San Giovanni Rotondo - Foggia - 2023) ha frequentato l'istituto I.I.S.S. Fiani Leccisotti, ovvero l'istituto tecnico appartenente all'amministratore, finanza e marketing in sede Torremaggiore, prendendo successivamente 2 anni sabatici e nel lavoro (dove ha avuto la possibilità di avvicinarsi alle persone trovando alcune di queste che apprezzavano il mio essere) avendo ancora dei dubbi sulla scelta del suo futuro. Nell'agosto 2023 si iscrive all' Accademia di Belle Arti di Foggia.

Ha partecipato a due concorsi online: "Dantebus" e "Arte e Artisti".

 

Valerio Sarnataro aka ERK14 (Carmagnola - To 1986), vive e lavora a Napoli. Artista, art director, designer, dopo 11 anni di lavoro presso agenzie di comunicazione tra Napoli, Roma e Milano, la creazione di un proprio brand di streetwear e le collaborazioni come designer con altri marchi moda, nel 2014 intraprende la ricerca artistica stimolato dalla necessità di raccontare le dinamiche del quotidiano, spesso frutto di disagi non dichiarati. Inizia così un’intensa ricerca iconografica e iconologica sulle simbologie degli oggetti di uso comune associati a impulsi e dinamiche accidentali del quotidiano. Senza mai fornire una visione univoca delle sue opere, ma attraverso l’indicazione delle infinite possibilità insite in esse, Erk14 lascia al pubblico la scelta di sviluppare una propria visione. Partito dall’uso rigoroso del bianco e nero, dall’apparente semplificazione semantica e dalla resa grafica e stilistica “impersonale” e senza “sbavature”, nel 2020

 

Curatorə

 

L’Associazione Attiva Cultural Projects nasce nel 2019 con l’intento di ricercare, attivare e promuovere connessioni nel mondo dell’arte contemporanea, con particolare attenzione verso le proposte e le ricerche degli artisti emergenti.
Il principale punto di forza di Attiva è la presenza distribuita su tutto il territorio: nonostante la sua sede fisica sia situata a Portici (Napoli), l’associazione conta su un team curatoriale dislocato in diverse città italiane. Ciò consente una conoscenza approfondita e uno scouting capillare della scena artistica emergente, nonché la creazione di una pletora di progetti in contesti diversi a livello nazionale. Attraverso progetti espositivi, site-specific ed editoriali che si svolgono nei luoghi del sistema dell’arte e attraverso di esso, Attiva agisce letteralmente come attivatore di sinergie e collaborazioni, concentrandosi su una ricerca continua e innovativa.

 

Bianco-Valente (Giovanna Bianco e Pino Valente) iniziano il loro progetto artistico indagando dal punto di vista scientifico e filosofico la dualità corpo-mente, l’evoluzione dei modelli di interazione tra le forme di vita, la percezione, la trasmissione delle esperienze mediante il racconto e la scrittura. A questi studi è seguita un’evoluzione progettuale che mira a rendere visibili i nessi interpersonali. Esempi sono le installazioni che hanno interessato vari edifici storici e altri progetti incentrati sulla relazione fra persone, eventi e luoghi. L’attenzione al contesto e il dialogo con gli spazi e le comunità coinvolti nei loro lavori, con la messa in atto di dinamiche partecipative che divengono parte integrante della realizzazione finale, sono costanti nella loro prassi, che spazia dalla scultura al video, all’installazione, a pratiche laboratoriali.
Dal 2008 curano con Pasquale Campanella il progetto di arte pubblica A Cielo Aperto, sviluppato a Latronico, in Basilicata, perseguendo l’idea di lavorare alla costruzione di un museo diffuso all’aperto, in cui diverse opere permanenti dialogano con l’ambiente montano, e di intervenire nello spazio urbano con progettualità condivise e partecipate.

 

La Collezione Agovino nasce per volere di Fabio Agovino, consulente finanziario, che da anni si dedica con interesse e passione all’arte contemporanea. Composta da circa duecento opere, tra pittura, installazione, video, scultura e fotografia, a partire dal 2011 intraprende una programmazione espositiva, in cui si inseriscono nel 2017 “Frammenti di Paradiso”, la prima mostra in uno spazio pubblico - Le Scalze - , nel 2021 il progetto "Claire Fontaine | Pasquarosa | Marinella Senatore" presso il Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes, e nel 2022 la mostra "Do Animals go to Heaven?" presso la Chiesa del Purgatorio a Matera. In collaborazione con Francesca Blandino, che lavora alla collezione dal 2015, agisce con l'intento di raggiungere con le proprie attività, dalle mostre alle pubblicazioni, dalle partnership ai prestiti, una forte concordanza con il presente e i suoi immaginari, le istanze e le aspirazioni proprie e di gruppi di comunità.

 

Francesca Blandino è storica dell’arte, educatrice museale e curatrice indipendente. Nata a Benevento, vive e lavora a Napoli. Nella sua ricerca esplora e questiona il ruolo cruciale che l'arte gioca nello sviluppo di un pensiero complesso sul presente e di nuovi immaginari sul futuro. E’ curatrice e educatrice di progetti che uniscono arte relazionale, educazione esperienziale e riflessioni sulle ridefinizioni dei valori collettivi. Dal 2020 lavora presso la Fondazione Morra Greco, dove attualmente è responsabile delle attività educative e dell'archivio. Dal 2017 è parte del Coordinamento Le Scalze con l’Associazione Archintorno, e dal 2015 collabora con la Collezione Agovino, dove è curatrice e archivista.

 

Nicola Ciancio, autore, curatore di progetti culturali e creativi, sviluppa progetti e format ibridi a base partecipativa e immersiva. Formatosi inizialmente nel campo delle arti performative, e della produzione culturale, si è poi incontrato e scontrato con i mondi degli eventi, delle arti visive e delle pratiche relazionali. Ha realizzato e ideato progetti per clienti come Pantone, Fondazione Cariplo, Sanrio, Perfetti, Barbanera, ItaliaFestival, Confagricoltura, Rovio e collaborato per realtà come Elita Festival Milano, Napoli Teatro Festival. Ideatore e attivatore del progetto Non Riservato a Milano, attualmente continua il suo percorso di ibridazione dei contesti attraverso SuperOtium: progetto di residenza d’artista e di ospitalità turistica a Napoli.

 

Maria Corbi (Napoli, 1971) è storica dell’arte specializzata nel contemporaneo, autrice di saggi monografici e contributi scientifici e ha partecipato a convegni e giornate di studio nazionali ed internazionali, trattando temi di storia, conservazione ed educazione all’arte contemporanea, con particolare riferimento all’arte pubblica. Dopo l’esperienza di docenza in Storia dell’arte e diverse collaborazioni di ricerca (tra cui RAI Educational per Museo Nazionale Virtuale Arte Italiana e Dipartimento di Discipline Storiche, Università “Federico II” di Napoli), dal 2006 cura il patrimonio artistico delle Stazioni dell’arte di Napoli.

 

Marco Izzolino è Direttore Creativo de L'Arsenale di Napoli, progetto nato nel 2021 come laboratorio di ricerca per la ri-creazione della memoria culturale in Campania. L’Arsenale di Napoli si occupa di storytelling ed esperienze di conoscenza del patrimonio culturale immateriale del territorio. La ricerca è funzionale alla promozione turistica e alla valorizzazione della produzione artistica regionale. L’obiettivo principale è quello di preservare e valorizzare la ricchezza culturale e artistica della Campania, offrendo al pubblico esperienze immersive e coinvolgenti che consentano di apprezzare e comprendere appieno il patrimonio culturale immateriale della regione.

Attraverso attività di ricerca, raccolta di testimonianze, produzione di contenuti multimediali e organizzazione di eventi culturali, L’A.d.N. si impegna a promuovere una visione contemporanea della tradizione e della cultura territoriale, incoraggiando la partecipazione attiva del pubblico e facendo emergere nuove prospettive sulla cultura campana.

Grazie alla collaborazione con artisti, studiosi e operatori culturali e turistici del territorio, L’A.d.N. si propone di creare una rete di conoscenza e di scambio che possa contribuire alla crescita e alla diffusione della cultura campana, valorizzando le sue peculiarità e incentivando la creatività e l’innovazione nell’ambito culturale e artistico.

In questo modo, L’A.d.N. si configura come un laboratorio di ricerca e di sperimentazione che mira a stimolare il dialogo tra passato e presente, tradizione e contemporaneità, offrendo al pubblico nuove prospettive e nuove forme di fruizione della cultura campana.

 

Giulio Raffaele nasce e cresce a Napoli, nei Quartieri Spagnoli, e trascorre le estati della sua infanzia camminando alle pendici dello Stromboli, a piedi scalzi, al buio, nelle notti di luna piena e luna nuova. La sua prima esperienza con l’arte avviene da bambino grazie al cinema, guardando Fanny e Alexander, Amarcord e 2001 Odissea nello Spazio. Nel 2008 si trasferisce a Milano e si appassiona all’arte contemporanea, finché, nel 2015, inizia a collezionare opere di artiste e artisti emergenti. Nel 2020 co-fonda Silent Art Explorer (SAE), un progetto privato di collezionismo la cui missione è supportare i talenti emergenti dell’arte e della cultura, con tre obiettivi principali. Il primo obiettivo è l’arricchimento della collezione tramite l’acquisizione di opere di talenti emergenti e la loro valorizzazione e condivisione con la comunità dell’arte. Il secondo obiettivo è il supporto, economico e oltre, di progetti di professioniste e professionisti dell’arte e della cultura, spaziando dalle residenze d’artista, alla curatela di mostre, alle performance di teatro contemporaneo. Il terzo obiettivo è la facilitazione della costruzione di una comunità coesa e virtuosa dell’arte emergente. Giulio svolge un incarico di esperto per la Presidenza del Consiglio dei Ministri, come coordinatore delle attività interne del team che supporta la Pubblica Amministrazione nel percorso di trasformazione digitale, e ogni tanto presta il suo supporto di advisor a startup di varia natura.

inizia a sperimentare il colore come medium di maggiore empatia con lo spettatore.

 

Lorenzo Xiques Lopèz (Caracas 1983) è un curatrice, ricercatrice e attivista queer presente sul territorio napoletano. Collabora con fondazioni, spazi privati e spazi indipendenti non-profit dal 2018. È interessato come ricercatrice alla critica istituzionale, ai gender-studies e all’ecologia queer applicata al campo delle Arti Contemporanee con un approccio multidisciplinare, transfemminista e decoloniale che mira a indagare lo studio dei significati socio-culturali della sessualità e dell'identità di genere nella società contemporanea occidentale che la circonda.