Sui Colli di Bologna 100 chilometri di trekking disseminati di opere d’arte nella natura

Bologna Montana Art Trail: un itinerario da percorre a piedi, in bici o a cavallo, che nei prossimi anni si popolerà di installazioni realizzate con elementi naturali da artisti italiani e internazionali. Con l’arte contemporanea a far da volano al turismo lento

Il progetto del Bologna Montana Art Trail è stato battezzato ufficialmente all’inizio dell’estate 2023, con la collocazione delle prime cinque installazioni artistiche, site-specific, che si incontrano sul percorso verde disegnato sul territorio dell’Appennino tosco-emiliano. Ma nel corso del 2024 l’operazione prenderà slancio, grazie a dieci nuove opere realizzate da artisti italiani e internazionali. L’obiettivo ultimo, più a lungo termine, è quello di realizzare una galleria d’arte a cielo aperto lungo i 100 chilometri di itinerario ad anello che toccano i territori comunali di Loiano, Monghidoro, Monterenzio, Monzuno e San Benedetto Val di Sambro, alle porte di Bologna. 

Bologna Montana Art Trail e la Land Art

Un progetto fondato sulla forza evocativa della Land Art, che utilizza il paesaggio non solo come soggetto, ma come materia stessa dell’opera; non certo il primo a concretizzarsi in Italia in contesti paesaggistici particolarmente suggestivi (si pensi alla storica esperienza di Arte Sella, alle numerose rassegne estive trentine, o alla più recente Oasy Contemporary Gallery, sull’Appennino Pistoiese), però ambizioso per la scelta di coprire una percorrenza così ampia e per la quantità di installazioni – una cinquantina di sculture inedite, realizzate solo con materiali naturali come pietre, legna, terra – che, a regime, costelleranno l’Art Trail.

Marta Zucchinali, Il Soffione, Bologna Montana Art Trail
Marta Zucchinali, Il Soffione, Bologna Montana Art Trail

Bologna Montana Art Trail. Le opere lungo il percorso

A promuovere l’iniziativa sono l’associazione Viva il Verde e il vice sindaco di Monzuno, Ermanno Pavesi: ci vorranno almeno tre anni per portare a termine il lavoro. Ma nel frattempo è già possibile addentrarsi lungo il percorso, a piedi, in bici, o a cavallo; le opere già installate portano la firma di Paolo Vivian, Enrico Menegatti, Marta Zucchinali, Rodolfo Liprandi e Gianluigi Zeni, ispirati da elementi naturali – come i soffioni di Zucchinali o le colonne che replicano la Costellazione dell’Ariete di Vivian – animali (il lupo di Liprandi e il cinghiale di Zeni), personaggi storici (il San Giorgio di Menegatti).

Bologna Montana Art Trail. L’arte contemporanea che incentiva il turismo lento

Inaugurato lo scorso 1 giugno, in concomitanza con l’apertura del festival Bologna Montana Evergreen Fest (in programma fino al 9 giugno 2024), il BOM Art Trail ha dato così l’occasione di vedere gli artisti all’opera, impegnati nell’allestimento delle nuove dieci sculture, che nello spirito dell’iniziativa saranno poi lasciate alla trasformazione del tempo e degli agenti atmosferici che le modificheranno in modo naturale. Durante l’estate, poi, si articolerà il palinsesto di attività pensato per promuovere l’itinerario, con concerti, rappresentazioni teatrali, esposizioni, laboratori, momenti dedicati a benessere psicofisico che si terranno in prossimità delle opere.

Nei boschi del Bologna Montana Art Trail
Nei boschi del Bologna Montana Art Trail

Bologna Montana Art Trail. Un’occasione per scoprire il territorio

Ma incamminarsi lungo l’Art Trail sarà anche occasione per scoprire bellezze paesaggistiche e storiche del territorio. Il vicino modello della Via degli Dei, che da Bologna conduce a Firenze in 130 chilometri ricalcando il tracciato di un’antica strada militare che valica l’Appennino, insegna: il cammino, ideato alla fine degli Anni Ottanta da un gruppo di escursionisti bolognesi, è una delle esperienze più longeve e riuscite di valorizzazione del territorio attraverso il turismo lento. E il BOM Art Trail può trarne esempio, associando il richiamo della Land Art alla scoperta di santuari, aree archeologiche, vallate incontaminate, boschi, osterie, agriturismi e luoghi di ospitalità che gli ideatori del percorso stanno già mappando e divulgando a mezzo social. Dal canto suo, la Regione Emilia Romagna, con la visita in loco dell’assessore alla Cultura e al Paesaggio Mauro Felicori, ha promesso il suo appoggio. 

Livia Montagnoli

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