A Milano apre Spazio Tenda. Sperimentazioni e mostre di artisti emergenti
Da laboratorio personale a spazio espositivo, il progetto istituito da Claudio Saviola e Filippo Fortuna nasce con l’intenzione di offrire alla città un luogo versatile ed estemporaneo che prende forma a seconda dell’occasione
Milano continua a costellarsi di spazi espositivi autogestiti, ciascuno con una particolare declinazione ma tutti accomunati dalla medesima necessità di far esprimere artisti e curatori (emergenti) in luoghi familiari, per lo più studi d’artista, liberi da formalismi e dalle logiche del mercato. È questo il caso di Spazio Tenda, progetto avviato dal ceramista Claudio Saviola e il ricercatore in urbanistica al Politecnico di Milano Filippo Fortuna, che al civico 16 di Via Guglielmo Pepe (tra Porta Garibaldi e Isola) inaugura dal 28 giugno 2024 con la mostra Home! Sweet Home.
A Milano apre Spazio Tenda. Chi sono e cosa fanno i fondatori Saviola e Fortuna
“Spazio Tenda nasce dalla volontà di rendere collettivo un luogo nato come studio personale. Lo spazio, infatti, durante i suoi primi due anni di attività laboratoriale ha ospitato in diverse occasioni workshop e open studio aperti al pubblico e ci siamo accorti che la natura dello spazio poteva aprirsi a più situazioni”, raccontano ad Artribune Claudio Saviola e Filippo Fortuna. “Così abbiamo deciso di trasformare il laboratorio in luogo espositivo, ma senza il formalismo che solitamente caratterizza questo tipo di progetti”. Sazio Tenda non avrà, dunque, una programmazione continuativa ma accoglierà, a seconda delle situazioni, mostre e collaborazioni di vario genere sempre nell’ambito delle arti visive.
A Milano apre Spazio Tenda. La mostra inaugurale
E proprio per questa duplice natura, di luogo di lavoro e insieme spazio espositivo, che per la mostra inaugurale Saviola e Fortuna hanno deciso di presentare Home! Sweet Home, che parla di atmosfere domestiche e memorie legate a luoghi familiari: “gli artisti della mostra sono stati scelti sia perché vicini in prima persona allo spazio sia perché affini al nostro modo di intendere il progetto. Il concetto di tenda, infatti, vuole rimarcare la versatilità e l’estemporaneità dello spazio, che si adatta alle necessità dei singoli artisti e che vuole includere una molteplicità di immaginari”, continuano.
A Milano apre Spazio Tenda. Gli artisti
Così l’esposizione presenta le più recenti produzioni – tra scultura, pittura, video e textile design – di Stefania Carlotti (1994), Ludovico Orombelli (1996), Agnese Smaldone (1996) e Alessandra Vincenzi (1996), tutti artisti italiani ma che vivono e lavorano all’estero, rispettivamente tra Berlino, Losanna, Amsterdam e Parigi. “Nessun posto è come casa, soprattutto quando il mondo domestico viene segnato dall’infanzia e resta cristallizzato in una memoria legata quanto più alle esperienze che all’architettura degli oggetti che la compongono. La domesticità viene così intesa come insieme di attività ordinarie che si uniscono al gioco e all’immaginazione”, concludono Saviola e Fortuna.
Caterina Angelucci
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati