Architetture e città nel Corno d’Africa / Carola Bonfili
Due mostre: Architetture e città nel Corno d’Africa. Un patrimonio condiviso e progetto Second Order Reality di Carola Bonfili nella project room.
Comunicato stampa
Architetture e città nel Corno d’AfricaUn patrimonio condiviso
a cura del MAXXI Architettura con Andrea Mantovano
Una riflessione sul processo di decolonizzazione del patrimonio architettonico in Etiopia, Eritrea e Somalia attraverso lo sguardo contemporaneo di fotografi, architetti e studiosi locali ed europei
Se da un lato i paesi del Corno d’Africa affrontano le sfide che derivano dalle loro complesse storie, dall’altro mostrano notevole energia e determinazione nel costruire un futuro fatto anche di consapevolezza del passato coloniale che li accomuna.
Dalla devastazione di Mogadiscio, alla rapidissima trasformazione di Addis Abeba, fino alla consapevole conservazione di Asmara, emergono approcci differenti nei confronti di questo patrimonio architettonico e urbano che a tutti gli effetti può essere definito un patrimonio condiviso.
La mostra vuole rendere omaggio all’eredità della corposa attività progettuale italiana, alle tante storie delle persone e dei professionisti che hanno contribuito alla creazione di questo patrimonio, per riconsiderarlo alla luce di nuove conoscenze e nuove sensibilità.
Second Order Realitydi Carola Bonfili
a cura di Ilaria Gianni e Daniela Cotimbo
project room
ingresso incluso nel biglietto del Museo
Una ricerca artistica che indaga le diverse possibilità di narrazione, combinando il linguaggio della realtà virtuale con quelli di epoche diverse
Il focus dell’artista è pervaso dagli stati percettivi che caratterizzano, ad esempio, l’esperienza di navigazione nei mondi virtuali e che sono connaturati nel “pensiero magico” dei bambini: la capacità di entrare e uscire da diverse soggettività, gli spazi liminali, i varchi e le soglie temporali che nell’età adulta si tendono a relegare a margine.
Partendo dall’interesse per testi come La tentazione di Sant’Antonio di Gustave Flaubert o L’isola del dottor Moreau di H. G. Wells, Carola Bonfili recupera la fascinazione degli autori per questi stati transitori. A partire da queste suggestioni, sviluppa una trama che scompone e declina attraverso differenti linguaggi, un video in CGI concepito come trailer, un ambiente immersivo in VR e una serie di sculture, con l’obiettivo di dar vita ad un videogioco.
Ogni aspetto del racconto è frutto di un’attenta costruzione che unisce linguaggi ed epoche diverse: dalla letteratura ottocentesca all’architettura brutalista; dai fumetti contemporanei all’intelligenza artificiale generativa. In questo progetto, l’artista mostra come una stessa storia risulti potenzialmente infinita e come le sue specificità dipendono dai mezzi espressivi scelti, in un rimando costante e sempre frammentario che lascia ampio margine all’immaginazione. Un racconto che sarà restituito anche attraverso il catalogo dedicato ed edito da NERO Editions.
Il progetto è promosso dalla Fondazione smART e realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (XI edizione, 2022), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura
partner Aksioma
partner culturale Centre D’Art Contemporain Genève, Green Parrot e La Capella, Hypermaremma
sponsor tecnico HTC VIVE Arts
contributo per la sponsorizzazione del video Distretti Ecologici