A Milano lo spazio di Viafarini al Corvetto è tutto nuovo. Tante attività e una mostra-dedica al quartiere
Dall’intervento degli artisti Premiata Ditta al campus estivo per bambini e famiglie e dagli open studio degli artisti di Viafarini.work alla collaborazine con Fondazione Galleria Milano, un quartiere all’insegna dell’arte e della cultura
Più volte abbiamo raccontato come il quartiere Corvetto di Milano negli anni sia al centro di un processo di ricollocazione culturale, non solo vero e proprio distretto dedicato all’arte contemporanea – oltre alle istituzionali Fondazione Prada e ICA Milano, c’è la preziosa Via Romilli con la Fondazione Galleria Milano e la galleria MXM, ma anche lo spazio affittato prima da velò project e poi da galleria ZERO… e il “museo” del modernariato di Enea Bracciali, la residenza Villa Clea e librerie indipendenti (Punta alla Luna, Bonvini, Reading Room) – ma anche dove trovano casa realtà multidisciplinari come Hub/Art e polifunzionali come Viafarini.work. Quest’ultimo, un’ex rimessa automobilistica in Via Marco d’Agrate 33, è stato inaugurato nella seconda metà del 2021 dall’attività della non profit Viafarini ed è uno spazio di 1.200 metri quadrati dove sono ospitati studi d’artista, importanti laboratori per produzioni cinematografiche, aree co-living e co-working con l’obiettivo di renderlo un punto di riferimento culturale e un luogo di condivisione per le scuole e gli abitanti del quartiere, collaborando anche con le numerose realtà sociali del posto. E dopo gli ultimi profondi lavori di ristrutturazione della sede, Viafarini.work presenta nuove mostre e attività estive per i bambini e le loro famiglie.
Viafarini.work al Corvetto. La mostra con gli artisti Premiata Ditta
C’è tempo fino al 30 giugno 2024 per visitare la mostra degli artisti Anna Stuart Tovini e Vincenzo Chiarandà, arte Premiata Ditta, che presentano Frottage. Un dispositivo socievole. Il progetto è un processo collaborativo in cui il duo ha coinvolto gli abitanti del Municipio 4 nella realizzazione di frottage per raccontare le storie dei portoni dei quartieri che ne fanno parte. “Per realizzare i frottage, Premiata Ditta ha appoggiato grandi fogli sui portoni trasferendo sulla carta le tracce di legni, serrature o ferri battuti con delle grosse matite scure. Il risultato di questa azione sono dei disegni-impronte che ci fanno percepire anche la tridimensionalità dei portoni. Grazie a questo dispositivo di immagini e parole gli abitanti hanno avuto modo di riscoprire il proprio quartiere, di restituirgli unicità, anche dialogando tra loro. E in un certo senso i portoni si sono aperti”, racconta il curatore di Viafarini Giulio Verago. Così, l’esito dall’attività sono sedici grandi disegni che riportano le tracce dei portoni di Corso XXII Marzo, come di Corvetto e Ponte al Lambro, tra gli altri: “Tovini e Chiarandà hanno chiesto agli abitanti di indicargli i portoni più densi di storia e di storie, e dai lori racconti è nato anche un libro presentato alla Fondazione Galleria Milano”, continua Verago.
Viafarini.work al Corvetto. Gli studi d’artista e il campus estivo
Contemporaneamente, e anche successivamente alla mostra, in Viafarini.Work è possibile visitare gli studi permanenti degli artisti Andrea Bocca, Margherita Citi, Camila Curiel, Vincenzo De Bari, Carlo Galli, Diego Gelosi, Viktoria Kurnicki, Cosimo Iannunzio, Francesca Migone, Lorenzo Montinaro, Arjan Shehaj, Silvia Sirpresi, Gianluca Tramonti, Matteo Urbani, Ana Julia Vilela e Vincenzo Zancana, che vivono e lavorano negli spazi di Via Marco d’Agrate 33. I nuovi spazi ristrutturati, tra l’altro, ora ospitano e promuovono anche progetti a impatto economico e sociale come Soulfood Forestfarms, attiva nell’agroforestazione al Parco della Vettabbia, e Fantasmagoria, produzioni cinematografiche impegnate nel film Orfeo di Virgilio Villoresi. Ma non finisce qui, e Viafarini.work anima l’estate del Corvetto con le attività di Campus Itinerari Corvetto, offerto a 60 bambini e le loro famiglie grazie a Fondazione Cariplo, e in cui sono proposte cinque settimane estive di campus a tempo pieno con visite ai centri culturali del territorio del quartiere, esperienze didattiche in natura e attività creative con artiste educatrici professioniste quali Anna Maconi, Caterina Nebl, Ester Galli, Liana Ghukasyan, Anna Luoni, Irina Ghivier, Fabiana Lanza, Ilaria Ungaro, Francesca Zavanone.
Le altre attività di Viafarini a Milano
L’impegno di Viafarini nella promozione delle pratiche artistiche di matrice relazionale e socially engaged è stato recentemente ribadito nella mostra da poco conclusa presso la Fabbrica del Vapore Address Unknown. Città, limiti, confini, presentata in collaborazione con il Comune di Milano. Per l’occasione sono stati selezionati i lavori di artisti che hanno partecipato al programma di residenza di Viafarini negli ultimi dodici anni – occasione anche per lanciare il nuovo sito della non profit che finalmente permette di fruire del patrimonio storico di portfolio raccolti dal 1991 – e che nelle loro ricerche raccontano la città di Milano: “Per esempio, nei lavori video emergono spaccati delle anime dei quartieri di Milano e le loro contraddizioni tra passato e futuro. Sempre dal quartiere Corvetto di Eleonora Roaro nei found footage del 1954, al quartiere Quarto Oggiaro riletto con l’archivio fotografico familiare da Alessandra Caccia, alla Bovisa interpretata dal duo olandese Nabuurs&Van Doorn, alla via Padova di Francesca Marconi”, spiega Verago. L’idea di mappatura è ripresa poi dal progetto Agire Interagire Interferire / Mapparchivio dei progetti usabili di Giacomo Zaganelli, ossia una ricognizione in forma di mappa online di iniziative, interventi e progetti artistico-culturali pubblici in Italia, che siano utilizzabili dalle comunità.
Caterina Angelucci
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