Un luogo che possa dare voce ai professionisti dell’editoria ma che intercettasse, al contempo, l’interesse di un pubblico più vasto, attento alle nuove professioni editoriali e alla scrittura. Questo lo scopo del Laboratorio Formentini per l’editoria, spazio milanese pensato come luogo di incontro per gli addetti ai lavori ma anche come polo di divulgazione aperto alla cittadinanza. In gestione dal 2015 alla 45enne Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, il Laboratorio ha guadagnato una buona popolarità, mutuando parte della sua fortuna dal trovarsi nella città in cui si producono e leggono più libri in Italia.
Il Laboratorio Formentini per l’editoria di Milano
Il Laboratorio sorge, come suggerisce il nome, in via Marco Formentini 10, nel cuore di Brera, all’interno dei locali del complesso della ex Canonica della Chiesa di San Carpoforo, chiesa del IX Secolo rimaneggiata nel XVI. Lo spazio, ammodernato e adattato alle necessità divulgative e laboratoriali su progetto architettonico di Alterstudio Partners, è stato dato in concessione dal Comune di Milano – Assessorato alla Cultura all’interno del progetto Copy in Milan (2014-2016), promosso dagli allora Mibact e Maeci, dal Centro per il libro e la lettura, da Regione Lombardia e da Fondazione Cariplo.
Le attività pratiche del Laboratorio Formentini
Nella pratica, il Laboratorio Formentini è sia un luogo dove si tengono presentazioni e talk sia un centro di formazione che organizza laboratori di scrittura e lettura, grafica ed editoria, e seminari per interpreti, traduttori, illustratori e librai. “Sono corsi in cui si impara a leggere, scrivere e raccontare, vedere, disegnare e immaginare, e decidere dove pubblicare e come comunicare”, dicono dal Laboratorio. Rivolti a chi vuole saperne di più di letteratura, design editoriale ed editoria, questi corsi hanno una forte impostazione laboratoriale, con lezioni frontali ridotte al minimo.
Il rinnovo della concessione del Laboratorio Formentini alla Fondazione Mondadori
Anche nell’ottica dell’adesione di Milano alla rete delle Città Creative Unesco per la Letteratura (avvenuta nel 2017), il Comune andrà ora a puntare sul Laboratorio Formentini per raccogliere intorno a sé le iniziative in campo editoriale e librario che così spesso fioriscono in città. Sarà compito della Fondazione Mondadori – che si è aggiudicata a fine maggio 2024 il rinnovo della concessione per altri 10 anni – non solo proseguire il lavoro avviato nove anni fa ma anche per promuovere in senso più ampio “attività culturali finalizzate alla promozione del libro e della lettura”. Per il prossimo decennio, quindi, la Fondazione – che andrà per questo a versare a Palazzo Marino un canone di 20mila euro (manutenzioni escluse) – ha promesso di prolungare e ampliare il proprio programma e “aprire il Laboratorio a un pubblico più vasto, non per forza di professionisti dell’editoria”, ha detto Giacomo Papi, dal 2021 a capo del Laboratorio Formentini (e già dal 2017 al 2020 direttore della Scuola di Scrittura Belleville). Che siano mostre di illustratori e grafici, partecipazioni a manifestazioni pubbliche (in primis Bookcity) o incontri ad hoc che guardino anche all’attualità.
Giulia Giaume
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