Angelo Aligia – Identità
Mostra personale di Angelo Aligia, Identità!
Comunicato stampa
A partire da Venerdì 12 luglio (fino al 30 ottobre 2024), gli ambienti di Palazzo de Lieto a Maratea
(PZ) faranno da cornice alla mostra personale di Angelo Aligia, Identità!
L’evento espositivo, che mutua il titolo dall’omonima installazione site specific, presenta una
selezione di sculture e pitture, di diverse tecniche e misure, rappresentative della ricerca svolta
dall’artista calabrese dal 2020 ad oggi. Curata da Andrea Romoli Barberini, la mostra, nelle diverse
opere proposte, nel confermare l’aderenza al tema e la vocazione per una poetica del recupero
del primario ribadisce l’interesse dell’artista per tutto quanto può elevarsi a elemento culturale
identitario: miti, storie e tradizioni divengono quindi forma e testimonianza, memoria e confronto
per una riflessione sul nostro tempo.
Identita! si compone di un numero variabile di elementi verticali antropomorfi, monocromi e a tuttotondo allineati
paratatticamente. Queste figure non hanno braccia, né gambe e le teste sembrano aver perso ogni carattere connotante
perché la pelle ricopre loro ogni protuberanza, ogni cavità e ne inibisce i sensi. Sono umani simulacri, figure ieratiche,
stanti, ma la loro arcaica fissità e la sommaria e reiterata caratterizzazione fa pensare, anche, a epoche distanti,
iconiche rappresentazioni di lontane esistenze, di eroi e semidei, consumate in remote culture. Riduttivo considerarle il
frutto di una ricerca plastica che ha trovato l’ennesimo punto di tangenza tra una certa idea di scultura e le seduzioni
degli arcaismi mediterranei di pregreche civiltà.”Andrea Romoli Barberini
Biografia sintetica dell’artista
Angelo Aligia è nato a Maierà (Cs). Sin da ragazzo, dotato di una spiccata inclinazione per il disegno,
si dedica alla scultura, in cui trasferisce l’esigenza di un rapporto con un principio originale e
antropologico, come condizione autentica vitale dell’essere umano oltre le differenze individuali e
storiche. Le sue sculture precedenti gli anni Ottanta, riconducibili ad alcune esperienze dell’avanguardia
storica, si sono sviluppate nel tempo in composizioni più libere e sperimentali. L’area della sua ricerca
si colloca sin dagli esordi nell’ambito poetico del recupero del primario cui aggiunge una sensibilità
architettonica. Nei suoi lavori più recenti, la sua vena di rinnovato lirismo lo ha indotto a sperimentare
nel rilievo e nella pura bidimensionalità l’innato senso della natura che ne connota gli interessi poetici
sin dagli esordi. Ha preso parte alla 54° Biennale di Venezia, Padiglione Italia, e a numerose mostre
personali e collettive in spazi pubblici e gallerie private, in Italia e all’estero, realizzando numerose
sculture per centri urbani