A New York la galleria Marian Goodman si trasferisce in un magazzino industriale dell’Ottocento
Per un totale di 30mila metri quadrati, saranno occupati tutti e cinque i piani dello storico Grosvenor Building nella zona di Tribeca in occasione del mezzo secolo di storia della galleria
“È un guardare indietro e allo stesso tempo guardare avanti”, esordisce Philipp Kaiser, presidente della galleria fondata nel 1977 da Marian Goodman, che oggi conta sedi a Parigi e Los Angeles, oltre a New York euna breve parentesi a Londra, commentando l’apertura della nuova sede nel quartiere Tribeca, in un magazzino industriale di fine Ottocento. Si tratta dello storico Grosvenor Building, al 385 di Broadway, ristrutturato dallo Studio MDA che per un totale di 30 mila metri quadrati conta cinque piani provvisti di spazi espositivi, sale private, una biblioteca e un archivio, spazi per uffici e depositi d’arte. Infatti, l’avventura della sede nell’Upper East Side si è conclusa il 12 luglio di quest’anno, giorno in cui i dipendenti della galleria hanno iniziato a lavorare da remoto per riprendere in presenza a settembre, quando inizieranno a trasferirsi nella nuova sede in vista dell’inaugurazione dei nuovi spazi.
La nuova sede della Galleria Marian Goodman a New York. La mostra
La data ufficiale di apertura è fissata per il 26 ottobre 2024, in occasione della quale verrà presentata una mostra di cui ancora non è stato comunicato il titolo ma che sappiamo comprenderà le opere di cinquanta artisti che la galleria rappresenta. Fino al 21 dicembre, l’esposizione intende sia celebrare la storia sia inaugurare il nuovo corso della Marian Goodman Gallery: “vogliamo rendere la mostra molto vivace, perché si tratta di un nuovo inizio”, continua Kaiser, che è anche uno dei cinque soci nominati dalla fondatrice per supervisionare le operazioni della galleria. Tra questi anche Rose Lord, socio amministratore, che anticipa le intenzioni di rendere la collettiva un’occasione fuori dal concetto tradizionale di mostra: “se utilizziamo tutte le sale e gli spazi che non sono necessariamente aperti al pubblico durante le mostre normali, possiamo trovare un buon modo per accogliere tutti gli artisti. È da un po’ di tempo che l’intera “scuderia” della galleria non viene esposta contemporaneamente e questo sembrava il modo più democratico”. Così, come un po’ accadde nel 2007 quando il curatore Benjamin H.D. Bucloh presentò 30/40 per celebrare i trent’anni della galleria con opere di quaranta artisti, la futura mostra presentata al Grosvenor Building presenterà artisti storici insieme a quelli più giovani, comprendendo un’ampia gamma di medium.
La nuova sede della Galleria Marian Goodman a New York. Gli artisti
Seppur ancora in fase di definizione, tra i nomi già trapelati c’è il fotografo An-My Lê, Tacita Dean con una grande fotografia dipinta a mano, Eija-Liisa Ahtila che presenta un nuovo video monocanale che affronta tematiche ecologiche e Pierre Huyghe che ripropone la lunga serie Timekeeper con un’aggiunta inedita che coinvolgerà direttamente i muri della futura galleria. Ma all’esposizione prenderà parte anche Marcel Broodthaers, il primo artista a esporre con Marian Goodman dopo la fondazione della galleria nel 1977.
La nuova sede della Galleria Marian Goodman a New York. La zona
“Siamo davvero felici di entrare a far parte di una comunità a Tribeca, perché la comunità intorno alla 57a Strada si è lentamente dissipata”, commenta Lord. Infatti, nella nuova zona scelta da Marian Goodman Gallery si trovano una serie di realtà artistiche di rilievo, da 52 Walker, la kunsthalle diretta da Ebony L. Haynes e gestita da David Zwirner, a 125 Newbury, il project space del fondatore della Pace Gallery Arne Glimcher, fino a PPOW Gallery, Andrew Kreps e Mendes Wood DM.
Caterina Angelucci
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