Vik Muniz
Vik Muniz, secondo appuntamento della rassegna estiva dello spazio a Sansicario.
Comunicato stampa
La Galleria Umberto Benappi, con il supporto creativo di Riccardo Pietrantonio, prosegue la
rassegna estiva nella “galleria di montagna”, con la mostra Vik Muniz. Lo spazio di Sansicario
nasce per ospitare progetti realizzati con la collaborazione di gallerie italiane e internazionali e per
dare la possibilità di proporre cultura in territori dislocati.
Secondo ospite della rassegna è la Galleria Gian Enzo Sperone di Sent (CH), per sessant’anni uno
dei galleristi più importanti al mondo e una delle personalità più influenti dell’arte contemporanea
internazionale. Classe 1939, apre la sua prima galleria a Torino nel 1964 e porta in Italia la nuova
grande arte statunitense. Nel 1975 fonda la Sperone Westwater Fischer a Soho, divenuta nel 1982
Sperone Westwater. Dal 2010 la Galleria newyorkese ha sede nello spazio progettato da Norman
Foster.
La mostra è dedicata all'artista brasiliano Vik Muniz, nato nel 1961 a San Paolo. Dopo aver studiato
pubblicità presso la Fundação Armando Álvares Penteado de São Paulo, nel 1983 si trasferisce a
New York.
Si approccia inizialmente all'arte come scultore ma, affascinato dalle riproduzioni fotografiche delle
sue sculture, decide di focalizzare la sua attenzione sulla fotografia.
Durante gli anni '90, diventa famoso per il suo approccio sperimentale al processo fotografico.
Parodiando immagini iconiche e celebri della cultura pop e della storia dell'arte, inizia ad accostare
tra loro materiali di uso comune (come terra, ovatta, inchiostro, lana), rifiuti, oggetti rotti e prodotti
alimentari (come zucchero, ketchup e sciroppo al cioccolato) per progettare i soggetti narrativi poi
ripresi dalla macchina fotografica.
I suoi lavori fanno parte di numerose collezioni museali in tutto il mondo; nel 2001 rappresenta il
Brasile alla 49a Biennale di Venezia.
Nel 2010 esce il documentario "Lixo Extraordinário'' incentrato sul lavoro di Vik Muniz con i
raccoglitori di rifiuti nella discarica di Jardim Gramacho a Duque de Caxias, una delle più grandi
discariche del mondo appena fuori Rio de Janeiro. Il film è stato premiato al Sundance Film Festival,
al Festival di Berlino ed è stato vincitore del Premio del Pubblico (sezione Panorama)