Hu Junjun – The Journey to Compassion
Il percorso di un’artista verso la consapevolezza buddhista.
Comunicato stampa
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Hu Junjun inizia a trovare risposte ai suoi interrogativi proprio a NYC, nel
2003, nel centro di meditazione Chan situato a pochi minuti da casa sua.
La frequentazione del tempio e l’immersione nelle letture le danno la sen-
sazione che l’articolato sistema di pensiero racchiuso nei testi della dottrina
buddhista possa aiutarla a rispondere ai tanti interrogativi esistenziali che
da sempre la accompagnano. Sotto la guida del suo primo mentore buddhi-
sta, il Maestro Sheng Yen, Hu Junjun abbraccia completamente la spiritua-
lità e la filosofia buddista, lasciandola permeare in ogni aspetto della sua
vita.
Nel 2006 Hu Junjun lascia gli Stati Uniti e ritorna in Cina per stabilirsi con la
famiglia a Shanghai, dove tuttora vive e ha sede il suo laboratorio artistico.
«Beyond the Mountain», «Living with Impermanence», «Nirvana in Nature»,
«The Universe in Nirvana», «Life Reborn» sono solo alcuni dei titoli delle espo-
sizioni personali che l’artista ha già realizzato in numerose città in Cina e
Taiwan. L’esposizione del MUSEC di Lugano celebra per la prima volta in
Europa il suo lavoro.
Il catalogo
Accompagna la mostra un catalogo in lingua inglese a cura di Massimiliano
Vitali, Hu Junjun. The Journey to Compassion, Edizioni Fondazione culture e
musei, Lugano 2024, 152 pagine, 58 immagini a colori.
ISBN 979-12-80443-01-4. CHF/€ 58.
Global Aesthetics
«Global Aesthetics» esplora le forme e i linguaggi della creatività contempo-
ranea, con l’ambizione di riportare al centro dell’attenzione le ragioni pro-
fonde e il contesto dei processi di creazione artistica, ponendo al contempo
il visitatore nelle condizioni ideali per vivere una esperienza estetica ricca di
sfumature. I precedenti progetti di «Global Aesthetics» sono stati dedicati ad
Attasit Pokpong (Thailandia), Filipe Branquinho (Mozambico), Simone Pelle-
grini (Italia), Luca Pignatelli (Italia) e Yang Xiaojian (Cina).