Chi è Elvira Notari? La prima regista cinematografica italiana 

Il suo nome non è noto a molti; eppure, è una delle donne che ad inizio secolo scorso ha fatto la differenza muovendo i passi nella da poco nata settima arte

Non si parla mai abbastanza delle registe e soprattutto delle prime, di quelle che in tutto o in parte hanno aperto la strada alle altre in questo mestiere cinematografico troppo spesso, almeno in tempi passati, riconosciuto maggiormente per gli uomini. Il nome Elvira Notari (1875-1946) a qualcuno non dice molto ma è a lei che è attribuito il “titolo” di “prima donna regista cinematografica italiana”.  

I film di Elvira Notari 

La sua produzione conta di oltre 60 lungometraggi e centinaia tra cortometraggi e documentari, realizzati tra il 1906 e il 1930. La maggior parte dei suoi film giunti fino a noi sono conservati dalla Cineteca Nazionale e tra i lungometraggi si possono citare ‘A santanotte (1922) ed È piccerella (1922). Elvira Notari è stata regista ma anche attrice, sceneggiatrice, produttrice, distributrice e quindi abile imprenditrice. A Napoli, insieme al marito, fonda la casa di produzione Dora Film, che in pochi anni diventa una delle più importanti società cinematografiche italiane e riesce anche ad aprire una succursale a New York, è qui, nella Grande mela, che molti i suoi film, fortemente evocativi della vita popolare partenopea, trovano un pubblico ideale: gli emigranti italiani.  

Notari: una regista contro il fascismo 

Elvira Notari è stata in tutto e per tutto una regista del suo tempo. E tra melodrammi e documentari ha spesso diretto film che, proprio per la loro matrice popolare, hanno raccolto grande successo di pubblico ma non del regime dittatoriale del periodo. A quanto pare c’è stato chi in quel momento storico l’ha vista e vissuta – o forse temuta – come inappropriata per la professione di autrice e regista in quanto donna e distratta dal suo vero compito, protettrice del focolare domestico. Elvira Notari come è noto, non ha mai ceduto alle “minacce” del regime anzi, è rimasta sempre fedele al suo “credo cinematografico” e alle sue storie. Accanto ad Elvira c’è stato anche un grande uomo, un marito che non l’ha mai ostacolata. Un marito, Nicola, che le è stato complice. 

Elvira Notari
Elvira Notari

Notari: da Salerno a Napoli verso il successo 

Elvira Coda, questo il suo cognome di famiglia, è nata a Salerno ma ha vissuto con i genitori a Napoli, la città in cui ha anche studiato come modista. È qui che incontra Nicola Notari che sposa nel 1902. Elvira lavora da subito con Nicola, lo aiuta nella colorazione delle foto e poi dei film. Ed insieme appunto passano alla produzione di film. Ovviamente si tratta di opere pionieristiche e sperimentali. La coppia Notari ha poi tre figli, Edoardo, Dora e Maria, e nel 1909 crea un laboratorio di stampa, titolatura e coloritura delle pellicole, la “Dora Film Fabbrica di film per cinematografi e film parlanti”. In poco tempo la Dora Film si trasforma in una vera casa di produzione diventando, insieme alla Lombardo Film e alla Partenope Film, una delle più famose compagnie di Napoli, e non solo, del tempo. 

Elvira Notari cercava attori sinceri 

Elvira Notari si dedica, come già detto, alla sceneggiatura e alla regia lasciando al marito Nicola le incombenze più tecniche. Edoardo è il figlio “prediletto”, presente in quasi tutti i suoi lavori. È con lei che giovanissimo attori impostano il loro percorso in discesa di straordinari caratteristi. Tra questi Tina Pica e Carlo Pisacane (noto al grande pubblico per il ruolo di Capannelle ne I Soliti Ignoti o di Abacuc in L’armata Brancaleone). Dalle testimonianze che sono arrivate a noi, Elvira Notari era assai severa, voleva e pretendeva tanto dall’interpretazione dei suoi attori. Quello che cercava era realtà, verità, dramma. Volti, tratti, storie in cui gli spettatori potessero specchiarsi e riconoscersi.  

Elvira Notari
Elvira Notari

I film del reale di Elvira Notari 

Le poche pellicole giunte sino a noi dirette da Elvira Notari mostrano l’inevitabile artigianalità del tempo e il sapore popolare. Erano infatti girate per strada, con scenografie del tutto improvvisate e attori, appunto, non professionisti. Questi film venivano proiettati in Galleria Umberto e in Galleria Principe di Napoli. Le loro storie sono popolari, con protagonisti lontani da borghesia o aristocrazia napoletana, e recitati rigorosamente e assolutamente in dialetto (anche se, Elvira Notari è nota anche per il cinema muto!). Elvira Notari era contro il fascismo a tutti gli effetti e anche se il cinema a quell’epoca era assai maschile, a quanto pare, il film era femmina: lo chiamavano in tutt’Italia “la film”. 

Margherita Bordino 

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

Scopri di più