Lo scettro dell’Imperatrice Carlotta del Messico in mostra al Castello Miramare di Trieste. Il video

Appartenuto all'Imperatrice Carlotta, lo scettro conserva uno speciale cartiglio al suo interno. Un video svela la storia di questo oggetto unico

Ci sono oggetti che si presentano come veri e propri medium, strumenti attraverso i quali connetterci ad altri individui, appartenuti ad altre epoche e con storie lontane dalle nostre.

Questo è il caso dello scettro dell’Imperatrice Carlotta del Messico, un gioiello prezioso che dallo scorso 16 aprile è in mostra al Castello Miramare di Trieste, cui è stato concesso in comodato gratuito da Fondazione CRTrieste.

Lo scettro dell’Imperatrice Carlotta del Messico

Realizzato in oro 22 carati, completamente decorato in filigrana con fregi cesellati di fiori e foglie, lo scettro è lungo 34 cm
e largo 6, adornato da diamanti, rubini e smeraldi. Sulla sommità c’è la corona imperiale impreziosita da perle e pietre preziose, simile alla corona aurea ad archi dell’Impero messicano, riprodotta più in basso in forma bidimensionale insieme alle iniziali di Carlotta.

Decorato con il monogramma dell’Impero messicano, voluto dal consorte Massimiliano d’Asburgo, insieme al nastro recante l’iscrizione “San Juan del Rio 1864”, l’oggetto fu confezionato dall’orefice Jose Maria Larralde, la cui firma è posta su una placca alla base. Perfettamente conservato, è accompagnato ancora dalla sua custodia originale.

Lo scettro non rappresenta solo un simbolo di potere, ma si tratta anche di una teca che conserva al suo interno il cartiglio di dedicazione alla futura sovrana da parte della città di San Juan del Rio.

Scettro Miramare
Scettro dell’Imperatrice Carlotta del Messico in mostra al Castello Miramare di Trieste

L’esposizione dello scettro al Castello Miramare di Trieste

La coppia imperiale partì alla volta del Messico il 10 aprile 1864, proprio dal Castello Miramare di Trieste, dove risiedeva. Carlotta e Massimiliano d’Asburgo sbarcarono in America a Veracruz il 24 maggio 1864, per poi arrivare a Città del Messico. In tale occasione, una delegazione della municipalità di San Juan del Rio, offrì a Carlotta lo scettro per ingraziarsi la sovrana.

L’oggetto entrò dunque nel patrimonio personale della nobildonna che, rimasta vedova e rientrata in Europa, lasciò al fratello Leopoldo II del Belgio l’amministrazione dei suoi averi. Fu lui a cedere lo scettro al barone Adrien Goffinet, come ricompensa per i suoi servigi. L’oggetto fu poi venduto all’asta dalla famiglia Goffinet il 18 luglio 2023 nel Principato di Monaco e acquistato da Fondazione CRTrieste, che ha provveduto al restauro.

Dallo scorso 16 aprile lo scettro dell’Imperatrice Carlotta è tornato così a Miramare, esposto nel Salottino Orientale del primo piano del castello, con un allestimento consono alla preziosità del monile. “Nell’aprile 2024 – ha dichiarato la Direttrice Contessa -, centosessant’anni dopo la partenza della coppia arciducale dal porticciolo del Castello di Miramare verso il Messico, il Museo mette in mostra per la prima volta nel Salottino Orientale un oggetto unico, di cui si era persa la memoria: lo scettro d’oro di Carlotta del Belgio, nata Coburgo Gotha, andata in sposa a Ferdinando Massimiliano d’Asburgo, e divenuta imperatrice del Messico”.

Roberta Pisa




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Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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