Guida alle mostre da vedere nell’estate 2024 in Abruzzo 

Da Pescara a L’Aquila, raggiungendo piccoli borghi dell’entroterra che ospitano rassegne d’arte diffuse ormai consolidate come la Straperetana. Sono numerosi gli appuntamenti da scoprire quest’estate visitando l’Abruzzo

Tra i centri di Pescara e L’Aquila, le manifestazioni diffuse che coinvolgono piccoli borghi di montagna e i concorsi d’arte che testimoniano l’impegno di fondazioni e associazioni culturali del territorio, l’estate abruzzese mette in campo diverse interessanti proposte espositive. Come le ambiziose personali di Eugenio Tibaldi e Giuseppe Stampone, rispettivamente a Pescara e Castelbasso; o il focus sulle architetture del Corno d’Africa presentato al MAXXI L’Aquila per leggere gli effetti di un processo di decolonizzazione non sempre agevole. Non manca all’appello in consueto appuntamento con la Straperetana, alla sua ottava edizione; mentre al Museolaboratorio di Città Sant’Angelo c’è ancora qualche giorno per scoprire l’omaggio di Alfredo Pirri ad Antonio Gramsci. 

Michael Tsegaye, Aerial view Piazza neighbourhood Addis Abeba, MAXXI L'Aquila, 2024
Michael Tsegaye, Aerial view Piazza neighbourhood Addis Abeba, MAXXI L’Aquila, 2024

Le architetture del Corno d’Africa al MAXXI L’Aquila 

L’estate del MAXXI L’Aquila è all’insegna di un progetto a cura di Andrea Mantovano che si concentra sull’architettura nel riflettere sul processo di decolonizzazione architettonico in Etiopia, Eritrea e Somalia attraverso lo sguardo contemporaneo di artisti e architetti. Questo per evidenziare energie e potenzialità dei Paesi del Corno d’Africa, che pur scontando ancora gli effetti di un passato di conflitti guardano oggi con consapevolezza alla costruzione del proprio futuro, partendo da radici comuni. Dunque la mostra a Palazzo Ardinghelli racconta di un patrimonio architettonico e urbano condiviso come substrato per l’elaborazione di un’identità collettiva, tenendo conto anche dell’eredità dell’attività progettuale italiana in quel contesto territoriale. Per il progetto, il MAXXI ha incaricato il fotografo Michael Tsegaye di documentare il processo di modernizzazione delle città di Addis Abeba e Jimma in Etiopia; in Somalia è invece il fotoreporter e giornalista Farah Omar Nur a documentare le poche tracce quasi irriconoscibili di ciò che resta della città di Mogadiscio dopo anni di conflitto. Mentre ad Asmara, in Eritrea, emerge attraverso gli scatti del fotografo Edward Denison la volontà di preservare e valorizzare il lascito architettonico del Novecento. 

Architetture e città nel Corno d’Africa. Un patrimonio condiviso 
MAXXI L’Aquila, Palazzo Ardinghelli 
Fino al 3 novembre 2024 

Eugenio Tibaldi, Informal Inclusion. Photo Lorenzo Morandi
Eugenio Tibaldi, Informal Inclusion. Photo Lorenzo Morandi

Eugenio Tibaldi tra Chieti e Pescara con un lavoro sui margini e l’isolamento individuale 

A partire dal progetto site-specific al Tempietto di Santa Maria del Tricalle di Chieti, la personale di Eugenio Tibaldi (Alba, 1977) promossa da Fondazione La Rocca, a cura di Francesca Guerisoli, si articola in diversi nuclei installativi, allestiti negli spazi della Fondazione a Pescara, per raccontare gli ultimi cinque anni di ricerca dell’artista piemontese. Solo fino al 5 agosto si visita, all’interno del Tempietto trecentesco, fortemente rimaneggiato nell’Ottocento, l’installazione Informal Inclusion, che ripensa lo spazio in funzione di luce e suono. Mentre fino al 12 ottobre proseguirà la mostra a Pescara, con una selezione di lavori realizzati da Tibaldi tra il 2020 e il 2024, frutto di un cambio di rotta verso una ricerca più intima sul concetto di margine. Esposti anche due lavori inediti, Human attitude  e  The lost message  (2023) e due tavole progettuali di diverse edizioni di Informal Inclusion, prodotto nel 2024 per il Padiglione Italia alla prima Biennale di Malta. La forma spezzata (2023) è invece un’opera d’arte visiva in forma di libro, prodotta da Fondazione Pietro e Alberto Rossini di Briosco (MB) con la collaborazione di Allemandi: una fiaba per adulti e bambini scritta e disegnata dall’artista che svela connessioni al territorio della provincia italiana. 

Eugenio Tibaldi – ET2020/24 
Tempietto di Santa Maria del Tricalle (Chieti) e Fondazione La Rocca (Pescara) 
Fino al 12 ottobre 2024 

Elisa Maria Boglino, Autoritratto, 1930. Dettaglio
Elisa Maria Boglino, Autoritratto, 1930. Dettaglio

L’arte di Elisa Maria Boglino tra Copenaghen e Roma all’Imago Museum di Pescara 

Prorogata fino al 29 settembre, Da Copenaghen a Roma. Tra due patrie nella pittura è il titolo della prima retrospettiva italiana dedicata all’opera di Elisa Maria Boglino (1905-2002), artista italo-danese che ha saputo coniugare la cultura nordica con quella mediterranea. Un percorso che espone opere degli anni ’30 provenienti da collezioni e musei italiani e internazionali, come lo Statens Museum for Kunst di Copenaghen e il Mart di Rovereto, oltre che da collezioni private europee, in dialogo con la più importante raccolta di arte danese d’Italia, conservata proprio all’Imago Museum, e con un nucleo significativo di grafica espressionista tedesca. 
In attesa di visitare, dal 24 agosto, la mostra che commemora i sessant’anni dalla scomparsa diPalmiro Togliatti, occasione per riflettere su un momento cruciale della storia italiana. Cuore dell’esposizione, l’opera I Funerali di Togliatti di Ennio Calabria, realizzata nel 1965 e recentemente acquisita dalla Fondazione Pescarabruzzo; il percorso includerà inoltre documenti visivi e filmati dell’Istituto L.U.C.E., insieme a “L’Italia con Togliatti”, un filmato restaurato dall’Archivio Audiovisivo del Movimento operaio e democratico. 

Da Copenaghen a Roma. Tra due patrie nella pittura 
Imago Museum – Pescara 
Fino al 29 settembre 2024 

Alfredo Pirri, Compagni e Angeli – per Città Sant’Angelo, 2024, courtesy Museolaboratorio. Foto Giorgio Benni.
Alfredo Pirri, Compagni e Angeli – per Città Sant’Angelo, 2024, courtesy Museolaboratorio. Foto Giorgio Benni.

Alfredo Pirri per Antonio Gramsci al Museolaboratorio di Città Sant’Angelo

C’è tempo fino al 10 agosto per visitare al Museolaboratorio di Città Sant’Angelo il progetto con cui Alfredo Pirri omaggia Antonio Gramsci e omaggia il tema della prigionia, vincitore del PAC 2022-2023. Lo scultore calabrese affronta l’argomento a partire dal rapporto con lo spazio che ispira l’opera site-specific Compagni e Angeli – per Città Sant’Angelo – cabina multicolore composta da grandi pannelli in metacrilato e pavimenti a specchio, solo parzialmente accessibile – che resterà poi in modo permanente nella collezione del museo. L’installazione è in realtà la metafora della cella del carcere di Turi, in cui Gramsci trascorse la sua vita da recluso e iniziò la stesura dei celebri Quaderni. In mostra anche una serie di videointerviste e opere filmiche a carattere documentaristico, che testimoniano il processo creativo di Pirri. 

Veduta della mostra “Giuseppe Stampone. Game Over”, Fondazione Malvina Menegaz, Castelbasso. Palazzo De Sanctis. Ph Gino Di Paolo.
Veduta della mostra “Giuseppe Stampone. Game Over”, Fondazione Malvina Menegaz, Castelbasso. Palazzo De Sanctis. Ph Gino Di Paolo.

“Game Over” per Giuseppe Stampone alla Fondazione Malvina Menegaz di Castelbasso (foto in db) 

Ogni estate, il borgo medievale di Castelbasso, nel teramano, ospita la rassegna d’arte Borgo della Cultura, promossa dalla Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture. Fino al 31 agosto, l’edizione 2024 porta a Palazzo De Sanctis e Palazzo Clemente Giuseppe Stampone (Clunes, 1974), con una doppia retrospettiva che esplora vent’anni di carriera dell’artista abruzzese. Game Over, a cura di Ilaria Bernardi, riflette sul ruolo dell’arte e sul suo potere di creazione, chiamandola in causa come strumento di riattivazione, o meglio di nuova “alfabetizzazione”. A partire, però, da una pratica partecipata e da un processo condiviso, come dimostra la centralità del confronto con l’altro nell’allestimento delle opere esposte a Palazzo Clemente, tra le note tavolette disegnate a penna BIC dall’artista e la scritta al neon che inneggia al metodo della Global Education, portato avanti da Stampone dal 2012. A Palazzo De Sanctis, invece si approfondiscono i temi delle migrazioni e della partecipazione come strumento per ricostruire il mondo. 

Giuseppe Stampone – Game Over 
Fondazione Malvina Menegaz – Castelbasso (TE) 
Fino al 31 agosto 2024 

Straperetana 2024
Straperetana 2024

La Straperetana 2024 è “Supernaturale” (foto in db) 

Fino al 19 agosto il borgo di Pereto ospita l’ottava edizione della mostra diffusa che ha trasformato il piccolo centro abitato alle pendici del Monte Fontecellese in un polo di riferimento per l’arte contemporanea. L’edizione 2024 della Straperatana  prende spunto dal legame simbiotico di Pereto con la natura che lo circonda, valorizzando strade, piazze, edifici storici come Palazzo Maccafani e Palazzo e Palazzo Iannucci con le opere di 17 artiste e artisti italiani e internazionali. Con il tema del Supernaturale si confrontano  Francis  Alÿs, Federica  Belli, Nina  Carini, Giorgio  Cesarini, Davide  D’Elia, Hamish  Fulton,  Agostino  Iacurci, Giovanni  Kronenberg, Gaia  Liberatore, Davide  Mariani,  Numero Cromatico, Anastasiya Parvanova, Salvo, Tarin, Patrick Tuttofuoco, Nico Vascellari, María ÁngelesVila Tortosa; ognuno di loro ha lavorato sul proprio incontro con la Natura, intesa come paesaggio, ambiente naturale o corpo. 

Straperetana 2024 
Pereto (AQ) 
Fino al 19 agosto 2024 

Premio Michetti 2024, exhibition view at Palazzo San Domenico, Francavilla al Mare
Premio Michetti 2024, exhibition view at Palazzo San Domenico, Francavilla al Mare

Cinque artisti contemporanei rileggono le Lezioni Americane di Calvino per il Premio Michetti 

Tra Stefano Arienti, Elisabetta Benassi, Claire Fontaine, Paolo Icaro, Eugenio Tibaldi, in gara per aggiudicarsi la 75esima edizione del Premio Michetti, il primo ha avuto la meglio davanti alla giuria del concorso d’arte promosso dalla Fondazione Michetti. L’artista lombardo ha saputo, meglio degli altri contendenti, interpretare i concetti chiave delle Lezioni Americane di Italo Calvino – leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità e coerenza – cui dovevano ispirarsi le opere in concorso per l’edizione intitolata 6 memo per questo millennio, a cura di Simone Ciglia. Tutti i lavori saranno in mostra al Palazzo San Domenico di Francavilla al Mare fino al prossimo 6 ottobre, con accesso libero. Accanto anche una sezione speciale fuori concorso dedicata alle opere di Giulio Paolini, tra gli artisti più vicini a Calvino, e un focus sull’arte emergente di promettenti artisti under 35 (Beatrice Celli, Gaia De Megni, Giulia Poppi, Danilo Sciorilli).  

6 memo per il nuovo millennio – Premio Michetti 
Palazzo San Domenico, Francavilla al Mare (CH) 
Fino al 6 ottobre 2024 

J. Hartley, Greek dog, 1978
J. Hartley, Greek dog, 1978

Stills of Peace and Everyday Life. La rassegna sui linguaggi contemporanei ad Atri 

Fino all’8 settembre ad Atri e a Pescara  Fondazione ARIA presenta l’undicesima edizione della rassegna internazionale dedicata all’arte e alla cultura contemporanea Stills of PEACE, perpromuovere il dialogo fra culture attraverso mostre, performance, incontri ed eventi culturali. Il tema del 2024 è GLOBAL HUMANITY, raccontato con la collaborazione di artisti del Messico, Paese ospite di quest’anno. Ad Atri si visitano alle  Cisterne di Palazzo Acquaviva le mostre  Rumbos de vida – a cura di Giulia Palladini e  Rodolfo Suárez Molnar, con protagonisti Francis Alÿs, Sara Leghissa, Francisco Mata Rosas, Monica Mayer, Rosa María Robles, Francisco Toledo, Antonio Turok, Teatro Ojo, per opere che riflettono e prendono posizione su questioni cruciali per la storia politica e sociale del Messico contemporaneo – e le personali di Bruno Ceccobelli (Verso dove) e Simone Camerlengo e Luciano Sozio (Attraverso cosa). Mentre è il Museo Archeologico della cittadina teramana a ospitare la personale di Vito Bucciarelli  Sovralunare o celeste. Nel cortile di Palazzo Acquaviva vanno in scena gli appuntamenti cinematografici con una selezione di film di registi messicani; chiude, al Teatro Comunale di Atri il finissage affidato ai cortometraggi dell’artista messicano Damiàn Comas. 

Stills of Peace and Everyday Life 
Atri (TE) 
Fino all’8 settembre 2024 
www.stillsofpeace.com  

Contemporanea Prize 2024, Tagliacozzo
Contemporanea Prize 2024, Tagliacozzo

“Costruire nuovi mondi”: la mostra-concorso a Palazzo Ducale Orsini Colonna di Tagliacozzo 

Inaugura il 3 agosto nelle sale rinascimentali del Palazzo Ducale di Tagliacozzo la mostra dei finalisti del Contemporanea Prize 2024, a cura di Cesare Biagini Selvaggi. Le opere di Antonio Barbieri, Beatrice Celli, Benedetta Cocco, Andrea Crespi, Ilaria Feoli, Bekim Hasaj, Katya Ohii, Sofia Ricciardi, Mattia Sugamiele, Vaste Programme (10 finalisti tra oltre 200 candidature) saranno esposte fino al 10 settembre, concentrandosi sulla possibilità di Costruire nuovi mondi, tema dato per la terza edizione del concorso, rivolto ad artisti under 40. Diversi i linguaggi che coesistono, tra pittura, scultura, fotografia e installazione, per immaginare futuri probabili tenendo conto delle urgenze e delle rivoluzioni concettuali e tecniche che interessano l’umanità, tra pandemia, guerre, Intelligenza artificiale, verso nuovi immaginari, comportamenti, modelli di governance, nuovi modi di vivere inclusivi e generativi. 

Contemporanea Prize 2024 – Costruire nuovi mondi 
Palazzo Ducale Orsini Colonna, Tagliacozzo (AQ) 
Dal 3 agosto al 10 settembre 2024 

Livia Montagnoli 

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