10 spazi in concessione alla Fabbrica del Vapore. Il bando del Comune di Milano
L’amministrazione milanese ha lanciato un avviso di concessione d’uso per 5 anni di 10 spazi nello storico stabilimento industriale: per favorire lo sviluppo di attività culturali dedicate alle arti e ai linguaggi della contemporaneità
La Fabbrica del Vapore di Milano, oggi luogo dedicato alle espressioni contemporanee della creatività, ripensa ancora una volta i propri spazi. Il Comune di Milano ha infatti deciso di investire in questo hub culturale e di aggregazione – di sua proprietà e gestito dalla Direzione Cultura-Unità Progetti Speciali – elaborando un nuovo avviso pubblico, visto l’imminente scadenza delle concessioni attuali, per “l’assegnazione, in concessione d’uso, di n. 10 spazi destinati alla realizzazione di attività culturali dedicate alle arti e ai linguaggi della contemporaneità”.
Fabbrica del Vapore a Milano. Centro di Produzione Culturale
La riorganizzazione dell’Ente ha riconosciuto allo storico stabilimento industriale una rinnovata importanza strategica quale centro di produzione culturale, al fine di favorire lo sviluppo di progetti espositivi e performativi, valorizzando in primis l’arte contemporanea, nonché lo sviluppo della creatività artistica giovanile con la finalità di confermare la Fabbrica del Vapore quale incubatore artistico-culturale. Ora, in vista del rinnovo dei bandi di concessione, vorrebbe rinforzarne l’identità di laboratorio creativo dedicato alla contemporaneità secondo nuovi criteri.
Fabbrica del Vapore a Milano. Concessioni in scadenza: opportunità per ripensare la destinazione degli spazi
Questo affinché possa essere riconosciuto come punto di aggregazione culturale a vocazione internazionale con spazi dedicati alle arti visive, performative, musicali, audiovisivo-multimediali e di produzione digitale, all’architettura e al design, con i relativi servizi aggiuntivi annessi. “Le concessioni attualmente in essere sono in scadenza”, afferma l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, “e il rinnovo del bando ci ha dato l’occasione di ripensare alla destinazione degli spazi di questo incubatore culturale che ha un grande margine di crescita. Si tratta di una vera e propria trasformazione, inserita in un più ampio progetto di valorizzazione che vedrà, tra l’altro, la realizzazione di un grande giardino aperto alla città e di spazi destinati al coworking”.
Fabbrica del Vapore. Il Bando del Comune di Milano
Per farlo, il bando ha individuato diverse tipologie di spazi e a ciascuno di essi è stata attribuita una specifica funzione, con diverse modalità di gestione: “la gestione diretta da parte dell’Amministrazione comunale degli spazi dedicati alla realizzazione di eventi pubblici, esposizioni, concerti, cicli di lettura, incontri e conferenze (Sala Colonne, Sala Bianca, Messina, Cisterne, Atelier Cisterne, Cattedrale), della Palazzina Liberty, sede degli uffici e delle residenze d’Artista, dello spazio Infopoint e del Piazzale”, si legge nel testo che individua in quest’area il progetto di riqualificazione ambientale del Comune; “l’assegnazione in concessione d’uso e mediante procedura a evidenza pubblica degli spazi destinati alla realizzazione di attività culturali dedicate ai linguaggi della contemporaneità, di cui al bando attualmente aperto; oltre alla concessione già in essere al bar, l’attivazione, sempre in concessione d’uso, di un ulteriore servizio di ristorazione e di aree di coworking”: la concessione di questi spazi sarà oggetto di successivi avvisi pubblici perché aperti a più soggetti. Gli spazi oggetto dell’Avviso pubblico sono 10 per un totale di 3610 metri quadrati circa, con un tempo di concessione di 5 anni dalla stipula della convenzione.
Come partecipare all’Avviso per la Fabbrica del Vapore
Possono presentare domanda di assegnazione degli spazi “tutti i soggetti pubblici e/o privati, profit e/o non profit, che perseguano finalità artistiche e culturali, comprovate dallo Statuto/Atto Costitutivo”. Tutti i soggetti dovranno avere comprovata e documentata esperienza di gestione di spazi culturali (pari ad almeno 36 mesi). “È consentita, altresì, la partecipazione ai soggetti in forma di Associazione Temporanea di Scopo (ATS), Associazione Temporanea di Impresa (ATI), Consorzio e nelle altre forme associate previste dalla legge purché l’ente Capogruppo sia in possesso dell’esperienza sopra indicata”. Per partecipare c’è tempo fino al 16 settembre 2024. Per la partecipazione all’Avviso è obbligatorio prendere visione degli spazi che dovranno essere visitati dai soggetti interessati previa prenotazione via email all’indirizzo di posta elettronica certificata [email protected]. Sarà possibile prenotare il sopralluogo entro e non oltre i 7 giorni anteriori alla scadenza dei termini previsti dall’Avviso.
Claudia Giraud
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