Al Forte Begato di Genova in arrivo due giorni dedicati a musica, arte e sociale

Si chiama “Empty Ends” il festival che riflette sul tema del confine nato su iniziativa di tre associazioni attive nell’ambito del sociale sul territorio ligure

Sono Mossa, Misto 22 (Circolo Arci Cane) e La Stanza le tre associazioni che dal 14 al 15 settembre 2024daranno vita a Empty Ends, due giorni in cui le arti visive, la musica e l’impegno sociale di incontreranno nel contesto storico-naturalistico del Forte Begato di Genova. L’obiettivo? Riflettere sul concetto di confine inteso come elemento centrale del contemporaneo tra mostre, performance, live e talk. 

“Empty Ends” al Forte Begato di Genova

È il modello degli artist-run space, ossia luoghi autogestiti in cui gli artisti lavorano ed espongono le proprie opere, a condurre ideazione e sviluppo di Empty Ends in quanto luoghi di aggregazione e produzione di nuovi linguaggi. Infatti, da un’osservazione dei diversi collettivi coinvolti emerge un profilo comune, la capacità di generare nuove forme aggregative insieme a un nuovo modo di gestire il tempo e lo spazio: “Gli artist-run space si comportano come luoghi isomorfi, degli insiemi che, anche in contesti e condizioni differenti, conservano le stesse finalità e modelli di comportamento. Un modello per un abitare creativo”, raccontano gli organizzatori. 

“Empty Ends” al Forte Begato di Genova e l’idea di confine

Da qui l’idea di confine, in quanto dal punto di vista spaziale gli artist-run space sono come confini, “false porte di connessione tra il centro, le periferie e lo spazio extraurbano, che mettono in discussione la città come nucleo accentratore del paesaggio fisico e culturale”. E seguendo questa prospettiva i collettivi artistici possono essere veri e propri avamposti culturali in grado di riformulare il passaggio tra interno ed esterno della città.

“Empty Ends” al Forte Begato di Genova e i progetti coinvolti

Nello specifico sono coinvolti nella rassegna Palazzo Bronzo di Genova, Superfluo di Milano e Post Ex – Studio54 Torpignattara di Roma, mentre Misto22 (Circolo Arci Cane) curerà le performance e la musica dal vivo, coinvolgendo Khompa e Emilio Pozzolini, due dei più noti esponenti della musica sperimentale italiana, oltre all’associazione La Stanza che, impegnata nella promozione del dialogo interculturale e intergenerazionale, costruirà dei percorsi formativi con laboratori dove il pubblico potrà conoscere e sperimentare in prima persona linguaggi espressivi diversi.

“Empty Ends” al Forte Begato di Genova e la scelta dello spazio espositivo

A fare da cornice il Forte Begato, una struttura risalente ai primi dell’Ottocento dalla profonda valenza simbolica poiché costruita a difesa della città di Genova. “Portare le arti visive e la musica in questo contesto mette in atto un rovesciamento di prospettive spaziali e temporali rispetto alla sua origine storica. Empty Ends, come gli artist run space, abbatte i confini fisici e culturali aprendo le porte di un forte militare ai linguaggi della creatività contemporanea e invitando chiunque a prenderne parte”, concludono gli organizzatori.

Caterina Angelucci 

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

Scopri di più