3 mostre di arte contemporanea da vedere in Puglia a Ferragosto
Cosa fare se siete in Puglia a passare il Ferragosto di questo 2024? Ti proponiamo qui tre progetti interessanti per scoprire le realtà di arte contemporanea del territorio
In questo agosto rovente, ti riportiamo ancora in Puglia, per approfondire tre mostre da visitare nei prossimi giorni. Tre progetti – tra i numerosi che contraddistinguono la ricca programmazione espositiva – dedicati a giovani artisti italiani e del territorio. Si apre con la personale di Giuseppe Ciracì nel castello di Carovigno, si prosegue con la doppia personale di Marco Saracino e Natalija Dimitrijević, sempre nel piccolo centro brindisino, negli spazi della neonata Galleria 32. Per finire poi con Giulia Manfredi e Daniela D’Amore da Red Lab Gallery, a Uggiano La Chiesa.
Tutte mostre in centri apparentemente periferici, che sottolineano non soltanto l’impegno di artisti e curatori, ma anche l’operatività di realtà private che fanno la differenza.
Da menzionare – per chi è in zona e ha voglia di qualche altra idea culturale – Casa Flash Art, aperta proprio i giorni scorsi nelle campagne di Ostuni: vero e proprio avamposto permanente di riflessione sulla contemporaneità internazionale. Mentre per tutta l’estate a Lecce è possibile visitare la preziosa mostra di Vittorio Matino alla Fondazione Biscozzi Rimbaud. Va detto che, nonostante l’impegno di alcune istituzioni pubbliche, continua l’assordante assenza di un vero e proprio sistema dell’arte contemporanea in questi territori. Per fortuna – e le tre mostre prese qui in esame lo dimostrano – qualcosa si sta muovendo. Ed è questa una ragione in più per visitarle.
Per punti
Giuseppe Ciracì al Castello di Carovigno
“È atroce, mi devo muovere nelle nostre stanze, nel suo giardino dove tutto è lei che non c’è e che non tornerà mai più”. Così appunta Alfredo a proposito del paesaggio interiore e domestico del Castello di Carovigno nei primi del Novecento. La lei è Elisabetta, sua compagna di vita, con cui aveva anche condiviso la straordinaria avventura della trasformazione dell’antico maniero millenario in residenza privata e quindi casa.
Le stanze citate nel titolo della mostra sono proprio quelle del Castello di Carovigno, in cui per tutta l’estate abiteranno i dipinti di Ciracì. L’artista, con questa mostra – curata da Antonello Tolve, autore anche di un saggio incluso nel catalogo – compie un ulteriore passo della sua sofisticata ricerca, che assimila una consapevolezza legata alla storia dell’arte, ma meditata attraverso echi della contemporaneità. Corpi, dettagli anatomici, simboli e allegorie, che travalicano il tempo perché appartengono intimamente all’umano, e quindi alla vita. E poi, è un bellissimo ritorno a casa per l’artista dopo le mostre degli ultimi anni sul territorio nazionale.
Giuseppe Ciracì, Nelle nostre stanze
Castello di Carovigno
Fino al 6 ottobre
Natalija Dimitrijević e Marco Saracino da Galleria 32 a Carovigno
La mostra nasce all’interno del progetto Saìl, ideato da Francesco Paolo Grassi per sostenere i talenti emergenti del territorio pugliese. La doppia personale, in cui sono esposti anche lavori pittorici nati all’interno dello spazio della galleria di Carovigno, è soprattutto un incontro tra due amici e compagni di strada accomunati da un desiderio di confronto attorno ai linguaggi interni della pittura. Dimitrijević, artista serba classe 1995 di stanza a Bari, propone bestiari fantastici attraverso una pittura apparentemente lieve e delicata, ma in realtà è densa di allusioni intrinseche talvolta drammatiche. Il duetto funziona anche perché Saracino, leccese del 1999, è più irruento, la sua pittura di segni e di stratificazioni viene dall’Informale. Lui ancora studia – pittura all’Accademia di Brera –, ma il suo impegno è già tangibile, la vocazione anche, soprattutto nelle opere realizzate qui, in un corpo a corpo con le tracce e le metamorfosi dei segni che abitano le sue tele e le sue carte.
Natalija Dimitrijević e Marco Saracino, Abracadabra
Galleria 32, Carovigno.
Fino al 22 settembre
Daniela D’Amore e Giulia Manfredi da Red Lab Gallery a Uggiano La Chiesa
La forza di questa mostra risiede prima di tutto nel fatto che le opere e le riflessioni delle due artiste sono scaturite da un percorso di conoscenza del territorio. Sono vere e proprie perlustrazioni della vicinissima costa adriatica. L’innalzamento del livello del mare, dovuto al surriscaldamento globale, e la conseguente erosione del paesaggio costiero è al centro delle indagini che hanno inteso costruire insieme alla ricercatrice Aurora Mastore.
La galleria estiva di Lucia Pezzulla, Red Lab Gallery – la sede principale è a Milano – esordisce così nei nuovi spazi (adiacenti a una accogliente home gallery, per residenze e non solo) con un progetto curato con grande impegno da Carmelo Cipriani. Si tratta un dialettico dialogo tra le immagini di corpi estatici in connessione con il paesaggio marino – traccia di una performance di Daniela D’Amore, e le sculture sofisticate e insieme radicali, che Giulia Manfredi ha generato per l’occasione. Sculture, le sue, che si muovono con disinvoltura tra la forza intrinseca dei cristalli di sale, e la leggerezza poetica e al contempo altera che appartiene alle dinamiche interne della sua pratica artistica.
Daniela D’Amore e Giulia Manfredi, Dove le dune
Red Lab Gallery, Uggiano La Chiesa
Fino al 25 agosto 2024
Lorenzo Madaro
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