Novità storica: anche le Accademie di Belle Arti avranno i loro corsi di Dottorato
Grazie a un Decreto Ministeriale, le Accademie di Belle Arti aprono finalmente ai corsi di Dottorato, colmando il divario con le Università e orientandosi verso una ricerca practice-base e transdisciplinare
Una svolta piuttosto epocale sta per rivoluzionare il mondo della formazione e della ricerca artistica, grazie a un Decreto Ministeriale che finalmente definisce le modalità di accreditamento dei corsi di Dottorato di ricerca anche per le Accademie (e per tutti gli istituti AFAM, ovvero di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica), segnando una tappa fondamentale nel processo di riforma del settore. Cosa significa? Che dal prossimo anno accademico, in partenza a settembre 2024, anche le Accademie di Belle Arti attiveranno i loro corsi di terzo livello, permettendo agli studenti di accedere ai nuovi Dottorati e proseguire la carriera accademica all’interno degli istituti artistici. Si tratta di un cambiamento decisivo e atteso da decenni, che finalmente porterà la ricerca scientifica a dialogare più direttamente con le discipline e con il “fare artistico”, unendo teoria e pratica come mai prima d’ora. Così il divario tra Accademie e Università sembra affievolirsi, e l’Italia sembra finalmente allinearsi con i suoi compagni internazionali. Ma quali sono i Dottorati in partenza questo autunno? E quali sono i temi più “scottanti” sui quali le Accademie, da nord a sud, stanno puntando per questa scommessa?
Arti visive, impresa e nuove tecnologie: il Dottorato di ricerca dell’Accademia di Belle Arti di Venezia
Partiamo dall’Accademia di Belle Arti di Venezia, che con il corso OPENSPACE – Intersezioni multimediali fra arti visive e digitali con le produzioni imprenditoriali, le ricerche scientifiche e culturali contemporanee offre 4 borse di studio finanziate (e altre 2 non finanziate). L’obiettivo è quello di stimolare il dialogo transdisciplinare tra le arti visive, le nuove tecnologie e le imprese, con un programma che, spiega il direttore Riccardo Caldura, “ci permette di approfondire sia un percorso legato al rapporto con l’impresa, sia un progetto di ricerca sul rapporto tra arte e scienza, relativamente alle modalità di visualizzazioni dei dati scientifici. Le altre due borse le vorremmo dedicare alle forme di interazione con i contesti urbani, e anche con le amministrazioni, in termini di rigenerazione, relazione e interazione con le persone e le istituzioni nello spazio pubblico”. Per mandare la propria candidatura c’è tempo fino al 5 settembre 2024.
Nuovi Media e Pratiche Curatoriali all’Accademia di Belle Arti di Torino
Anche l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino guarda alle nuove tecnologie con il corso di Dottorato in Nuovi Media e Pratiche Critico-Curatoriali della Creazione Contemporanea, in convenzione con l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, il Politecnico delle Arti di Bergamo e l’Università degli Studi di Torino, che insieme mettono a disposizione ben 11 borse di studio. Con un approccio innovativo e interdisciplinare, orientato alla ricerca practice-based (ovvero alla creazione di strumenti, metodologie e approcci legato alla produzione artistica), il corso si concentra sull’indagine delle tecnologie digitali e delle nuove pratiche critico-curatoriali, valutando positivamente i progetti che saranno in grado di sviluppare visioni alternative della società attraverso una pratica di immaginazione radicale. Le iscrizioni terminano il 2 settembre 2024.
Il dialogo con le imprese del Dottorato dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Sempre il 2 settembre scade il termine per inviare la candidatura per il Dottorato dell’Accademia di Belle Arti di Roma, che con il corso si prepara a erogare 8 borse di studio, di cui 4 cofinanziate e vincolare da un progetto di ricerca specifico dalle aziende attive nell’ambito culturale: Kabuto (con uno studio nel settore delle opere interattive, con particolare attenzione a quelle che presentano uno spiccato valore artistico-culturale), l’Istituto di Studi Romani ONLUS (con una ricerca sull’ampio patrimonio fotografico custodito dall’istituzione), Azienda PALAEXPO (sul tema della valorizzazione e la rigenerazione di siti di archeologia industriale, attraverso l’arte e l’uso delle nuove tecnologie) e Katatetilux (con un progetto che riguardi lo studio, la comunicazione e la valorizzazione di beni artistici e culturali attraverso l’applicazione delle nuove tecnologie quali AR, VR, Videomapping, Multimedia design e così via). Anche in questo caso, quindi, il dialogo con le imprese diventa nevralgico, sempre affiancato dal coinvolgimento delle più recenti tecnologie applicate ai beni culturali.
Ben 58 borse di studio per i Dottorati dell’Accademia di Belle Arti di Napoli
L’Accademia di Belle Arti di Napoli, invece, attiva il Dottorato in Visual Arts, Performing Arts, New Media, New Technologies, Music and Cultural Heritage: in questo caso, le borse di studio sono addirittura 58, suddivise in vari curricula. Parliamo di 7 posti per le arti visive, 15 per le arti performative e musicali, 8 per restauro e conservazione del patrimonio, 5 per il corso di Art, Music, Science, Territory and Community, 11 per cinema e arti audiovisive, 3 per storia e studi culturali, 4 per legislazione dei beni culturali e infine 5 nel campo delle nuove tecnologie. Si tratta di un investimento davvero ingente, reso possibile dalla collaborazione di più di 20 istituzioni italiane, tra Accademie e Conservatori di tutto il territorio, tra cui l’Accademia di Belle Arti di Catania, quella di Catanzaro, di Foggia e di Reggio Calabria, ma anche dei conservatori di Frosinone, Potenza, Perugia e Salerno, solo per citarne alcuni. Per candidarsi c’è tempo fino al 5 settembre 2024.
3 borse di studio all’Accademia di Brera
Sono invece 3 le borse messe a disposizione dall’Accademia di Brera grazie al corso in Tecniche e strumenti per lo studio, la produzione, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali, di cui una in collaborazione con la Pinacoteca di Brera e volta in particolare allo sviluppo di progetti di conservazione e valorizzazione delle opere d’arte delle proprie collezioni. Le iscrizioni, in questo caso, si chiudono il 29 agosto 2024. In questo modo, le Accademie sembrano essere in grado di colmare la lacuna che vede le università ancora poco aperte alla transdisciplinarietà e all’approccio pratico alle questioni teoriche (e retoriche) che spesso dominano il discorso accademico. Ora non resta che attendere i primi risultati dei progetti di ricerca che apriranno le fila di questa riforma storica.
Arte, Educazione e Multimedialità: il Dottorato dell’Accademia di Belle Arti di Bologna
L’Accademia di Belle Arti di Bologna risponde all’appello attivando ben tre corsi di Dottorato, per un totale di 6 borse di studio, incentrati sulle tematiche più calde del contemporaneo: sono 2 i posti riservati al corso Arte, Educazione e Multimedialità che, sviluppato in collaborazione con imprese, musei e istituzioni culturali, propone un approccio interdisciplinare collocato tra la pratica artistica, le metodologie educative, i linguaggi multimediali e le nuove tecnologie. Si concentra sul tema sempre più urgente dell’ecologia il corso La salvaguardia del Patrimonio culturale nell’era della transizione ecologica: materiali e metodologie innovative per un restauro sostenibile, sempre con 2 borse di studio; altrettanti posti sono infine riservati al corso Linguaggi, materiali, processi e sostenibilità nella produzione artistica contemporanea. È possibile presentare domanda entro il 7 settembre 2024.
I Dottorati degli altri istituti AFAM
Insieme alle Accademie, aprono ai corsi di dottorato anche tutti gli istituti AFAM, ovvero i Conservatori, le Accademie di Danza e di Arte Drammatica, e gli Istituti Statali Superiori per le Industrie Artistiche. Tra questi, il Conservatorio di Roma presenta ben tre corsi con termine delle candidature fissato per il 1° settembre (Produzione, gestione e management delle arti, dello spettacolo e delle istituzioni AFAM; Scienze e culture del patrimonio musicale e Ricerca artistica per la riflessione critica della performance musicale e del processo creativo), mentre sempre nella Capitale l’ISIA propone un dottorato in Design for Social Change (scadenza il 15 ottobre 2024). L’ISIA di Firenze, invece, punta ad indagare le intersezione tra le scienze cognitive, la tecnologia e il design con il corso Cognitive Design: Evoluzione Integrata di Uomo e Tecnologia nella Nuova Era Produttiva (iscrizioni aperte fino al 9 settembre 2024). Infine, nel campo dell’arte drammatica e della danza, sono due le istituzioni a presentare i loro corsi, entrambe a Roma: l’Accademia Silvio d’Amico con il Dottorato Il teatro della realtà – arti performative e nuovi media (candidature entro il 2 settembre) e l’Accademia nazionale di danza con il Dottorato in Discipline performative: arti, scienze e tecnologie, in associazione con il Conservatorio di musica “L. Marenzio” di Brescia (scadenza per la domanda entro il 5 settembre).
Laura Cocciolillo
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