Tutti i festival culturali da non perdere in Arabia Saudita stagione per stagione

Qui le stagioni non coincidono con i passaggi del sole agli equinozi e ai solstizi, ma servono a scandire il ricco calendario annuale di eventi delle 11 località del Regno mediorientale. Ecco cosa è successo (e succederà) nelle città di Riyadh, Jeddah, Diriyah e AlUla

Le stagioni saudite (che non vanno confuse con i periodi stagionali dell’anno) sono una grande iniziativa statale per promuovere il turismo e la crescita economica in Arabia Saudita. Lanciate nel 2019 dalla Commissione Saudita per il Turismo e il Patrimonio Nazionale, consistono in una serie di festival culturali che celebrano il patrimonio, la cultura e la storia del paese mediorientale nelle 11 località del Regno, che comprende la parte centrale e occidentale della penisola arabica: ogni stagione si concentra, infatti, su una regione o città diversa, evidenziandone il patrimonio, l’ambiente e la cultura attraverso eventi che includono spettacoli internazionali, concerti, competizioni sportive, mostre e altro ancora. Un ulteriore tassello inserito nel piano pluriennale di sviluppo economico denominato Vision2030, di cui beneficiano, appunto, il campo artistico e culturale in genere. Le principali stagioni sono legate alle città di Riyadh, Jeddah, Diriyah e AlUla. 

Chris Levine, Molecule of Light, 2021. Image courtesy the artist and HAVAS. Photo © Noor Riyadh 2023, a Riyadh Art Program
Chris Levine, Molecule of Light, 2021. Image courtesy the artist and HAVAS. Photo © Noor Riyadh 2023, a Riyadh Art Program

LA STAGIONE DI RIYADH 

La più grande è quella che si svolge a Riyadh: quest’anno parte a ottobre 2024 per durare fino a marzo 2025 e, sotto il tema An Unforgettable Extravaganza!, coinvolge 12 zone della capitale per celebrarne la cultura e l’enogastronomia. Cuore della manifestazione, è il Boulevard Ruh City nell’area nord della città che offre varie attrattive che vanno dalla fontana musicale e danzante alla replica di Times Square di New York, oltre a diversi caffè e ristoranti di cucina locale e internazionale, molti teatri per spettacoli artistici e canori, e il cinema più grande del Regno dell’Arabia Saudita. Nei mesi invernali, la capitale è nota anche per il Noor Riyadh, il festival di light art più grande al mondo che si è concluso lo scorso dicembre. Più a occidente, nel suo quartiere diplomatico, che ospita molte ambasciate straniere, residenze e organizzazioni internazionali, oltre a numerosi hotel di lusso, ristoranti e centri commerciali, è invece in corso fino al 1° settembre la mostra Unfolding the Embassy: riunisce installazioni, video, fotografie di artisti sauditi, ma anche originari di Kuwait, Egitto, Palestina, Bosnia, Zambia e Belgio, che riflettono sul presente attraverso la lente dell’economia, dell’Antropocene e dell’IA. C’è spazio anche per la musica: fino al 15 agosto si è tenuto After, un set elettronico di headliner internazionali e artisti locali (a cura di MDLBEAST, creatore del famoso festival musicale Soundstorm) che si esibiscono ogni settimana, dopo ogni gara della Esports World Cup, una nuova competizione in Arabia Saudita, dedicata ai videogiochi sportivi. 

Schiattarella Associati, Culture Squares, Jeddah. Crediti LIRAAT VISUALS
Schiattarella Associati, Culture Squares, Jeddah. Crediti LIRAAT VISUALS

LA STAGIONE DI JEDDAH 

Quella di Jeddah è la seconda delle stagioni saudite più importanti e si è tenuta fino al 17 agosto con una serie di spettacoli musicali, mostre e feste regionali che sono un invito a esplorare le sue spiagge e centri commerciali. Per gli appassionati d’arte c’è quest’anno About Imagine Monet: la più grande esposizione interattiva delle opere del maestro impressionista, con 200 dei dipinti più famosi di Claude Monet proiettati a 360° sui muri e sui pavimenti dell’esclusiva location sul lungomare, lo Jeddah Yacht Club. Il 23 settembre, da non perdere la Giornata Nazionale Saudita, che celebra l’unificazione delle nazioni di Najd e Hijaz: nel 1932, dalla loro unione nacque appunto il Regno dell’Arabia Saudita, dal nome della Casata dei Saud, una famiglia guidata dal primo sovrano saudita, il re Abdulaziz Ibn Saud. Ogni regione dell’Arabia festeggia questa giornata con musica e abiti tradizionali, ma essere a Jeddah in questo giorno ha il valore aggiunto di ammirare i fuochi d’artificio sulla Corniche lungo il Mar Rosso: qui sorge la Moschea Galleggiante, chiamata anche Al-Rahmah mosque, con un lungo pontile che si affaccia sull’acqua. Di sicuro fascino. 

Diriyah Biennale of Contemporary Art 202, installation view. Photo Marco Cappellletti, Courtesy of Diriyah Biennale Foundation
Diriyah Biennale of Contemporary Art 202, installation view. Photo Marco Cappellletti, Courtesy of Diriyah Biennale Foundation

LA STAGIONE DI DIRIYAH 

Diriyah si trova a circa 20 km dal centro della capitale Riyadh, in uno dei suoi siti archeologici più importanti (dal 2010 è Patrimonio Unesco), da cui deriva l’antica dinastia della famiglia reale saudita, con le sue case in mattone e fango. La stagione omonima, nei mesi che vanno da febbraio ad aprile, celebra la ricca storia della città con eventi come mercati tradizionali, tour storici, gare di cammello. Qui, nella zona industriale del distretto creativo JAX, si svolge dal 2022 la Diriyah Contemporary Art Biennale, il primo evento del genere in Arabia, nato con l’intento di esplorare il ruolo di una biennale d’arte contemporanea in un Paese che sta attraversando un rapido cambiamento sociale, attraverso le opere di artisti sauditi e di tutto il mondo. La seconda edizione intitolata After Rain, si è chiusa a maggio, attirando oltre 222.341 visitatori: più del doppio dell’edizione inaugurale. Di questi, oltre il 32% erano giovani (sotto i 32 anni) e il 4,5% erano bambini (sotto i 18 anni). Mentre, oltre il 75% dei visitatori erano residenti in Arabia Saudita.  “L’impressionante numero di visitatori testimonia il potente ruolo dell’arte nel riunire le persone”, ha riconosciuto Aya Al Bakree, CEO della Diriyah Biennale Foundation organizzatrice dell’evento che ha un solo obiettivo: “coinvolgere e attrarre le comunità locali e accogliere ospiti internazionali per testimoniare e prendere parte alla crescita di una forte scena culturale in Arabia Saudita”.  

AlUla Wellness Festival
AlUla Wellness Festival

LA STAGIONE DI ALULA 

Situata a 1.100 km da Riyadh, nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, AlUla è un luogo dallo straordinario patrimonio naturale e umano con 7mila anni di storia. Per celebrarli è stato lanciato alla fine del 2021 il brand AlUla Moments – la nuova casa degli eventi di AlUla – che, accanto allo storico Alula Ancient Kingdoms Festival, ha introdotto quattro nuovi festival. A fine dicembre si è svolto Winter at Tantora, la prima celebrazione di AlUla dal punto di vista del patrimonio, della cultura, della moda e della musica. A fine febbraio è andata in scena la terza edizione di AlUla Arts Festival che riunisce eventi ed esperienze di arte antica e arte contemporanea, come l’inedita collaborazione di quest’anno con l’Ithra Art Prize – il più grande premio d’arte del Medio Oriente e del Nord Africa (MENA). Se a settembre sono ancora da definire le date del nuovo AlUla Wellness Festival, che propone le più recenti pratiche per coinvolgere la mente, il corpo e l’anima, sono invece note quelle dell’evento musicale di punta dell’anno, l’AZIMUTH: dal 19 al 21 settembre, negli spettacolari scenari desertici di Qa’a AlHaj. Infine, a ottobre è tempo di AlUla Skies Festival: i visitatori potranno esplorare i cieli dell’antica città dell’Arabia Saudita attraverso attività come mongolfiere, tour in elicottero, spettacoli di droni, osservazione delle stelle e molto altro. 

Claudia Giraud 

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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