Nell’Oltrepò Pavese arriva una rassegna d’arte contemporanea tra le cantine di vino e i borghi
Si tratta di Vartweek, una mostra d'arte contemporanea diffusa tra le cantine storiche e i punti panoramici di Varzi, borgo in provincia di Pavia tra i più belli d'Italia. Ecco chi sono gli artisti protagonisti della rassegna
Ci troviamo nel cuore dell’Oltrepò pavese, nella Valle Stàffora dove sorge Varzi, borgo medievale annoverato tra i belli d’Italia. Qui, tra torri e vicoli medievali, cantine storiche e scorci panoramici, inaugurerà la prima edizione di Vartweek, mostra diffusa che il 28 e 29 settembre 2024 animerà il paese con le opere di 10 artisti contemporanei.
Vartweek 2024: tra tradizione e contemporaneità
L’iniziativa intende accompagnare il pubblico alla scoperta di Varzi, dimostrando che l’arte contemporanea è uno strumento capace di dare nuova luce alla storia del territorio. Un obiettivo che riflette e rielabora l’ambizione del borgo di proiettarsi verso il futuro, coinvolgendo la comunità in un dialogo costruttivo tra tradizione e contemporaneità.
Gli artisti della prima edizione di Vartweek a Varzi
Sono Camilla Alberti, Olivia Bax, Sacha Kanah, Michal Martychowiec, Rebecca Moccia, G.T. Pellizzi, Yves Scherer e Franco Mazzucchelli gli artisti protagonisti della prima edizione di Vartweek, su invito della direttrice artistica Camilla Previ. Per l’occasione, il pubblico potrà fruire delle opere installate nelle storiche cantine e partecipare alle degustazioni di prodotti enogastronomici, a cura di Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese e del Consorsio di Tutela del Salame di Varzì.
Vartweek a Varzi. Parola alla direttrice artistica Camilla Previ
“Le opere si trasformano in catalizzatori di pensiero, spingendoci a considerare l’intrinseca connessione tra mutamento e rinnovamento”, spiega la direttrice artistica Camilla Previ. “Accostando la loro arte al patrimonio storico della città, gli artisti intrecciano un legame profondo con la materia stessa, manipolando elementi naturali e artificiali per dar vita a narrazioni complesse e suggestive. Evidenziando quanto la trasformazione sia un processo continuo e necessario, capace di generare bellezza e ricchezza inaspettate”.
Valentina Muzi
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati