Spoil System museale. “Costosa e ideologicamente discutibile”: tramonta a Parigi il progetto della Maison de l’Histoire de France, vessillo della grandeur sarkozyana
François Mitterrand lasciò la Piramide del Louvre, Jacques Chirac il Museée du Quai Branly, poteva Nicolas Sarkozy abbandonare l’Eliseo senza lasciare una traccia eterna del suo passaggio, che restasse ben visibile davanti agli occhi dei cittadini a memoria della sua grandeur? Ma le idee scarseggiavano, e allora dal cilindro dello “statista” uscì fuori l’improbabile ed […]
François Mitterrand lasciò la Piramide del Louvre, Jacques Chirac il Museée du Quai Branly, poteva Nicolas Sarkozy abbandonare l’Eliseo senza lasciare una traccia eterna del suo passaggio, che restasse ben visibile davanti agli occhi dei cittadini a memoria della sua grandeur? Ma le idee scarseggiavano, e allora dal cilindro dello “statista” uscì fuori l’improbabile ed astratta Maison de l’Histoire de France, che riuscì nell’impresa di mettere fin da subito tutti d’accordo. Sulla sua assoluta inutilità. Fra i primi a trovarsi d’accordo gli archivisti e storici francesi, guidati da studiosi come Jacques Le Goff, Roger Chartier e Pierre Nora.
Sono bastate poche parole del ministro della Cultura Aurélie Filippetti, a decretare l’archiviazione della pratica, già costata all’erario 7 milioni di euro: “Costosa e ideologicamente discutibile”. Già, perché non manca la contrapposizione ideologica, fra le cause dell’affossamento di un progetto la cui strutturazione avrebbe prestato il fianco ad inevitabili strumentalizzazioni. Ma certamente decisivi sono stati gli 80 milioni di euro di costo previsti, per una fumosa “galleria dei tempi” che avrebbe occupato 13mila metri quadrati in diversi edifici del quartiere Marais, nel centro di Parigi, tra cui il palazzo degli Archivi Nazionali voluto da Napoleone I.
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