L’imbarazzo politico di fine estate riguarda Gennaro Sangiuliano e il Ministero della Cultura. Chi è Maria Rosaria Boccia?
La vicenda che coinvolge Maria Rosaria Boccia e il ministro Sangiuliano ha contorni ancora non ben definiti, ma tra nomine “fantasma” e smentite si è trasformata in un pasticcio. Tra foto, gossip, chat e gaffe che non fanno bene al settore della cultura
Scorrendo i profili social di Maria Rosaria Boccia – professione difficile da individuare con certezza, baciata da un’improvvisa ondata di popolarità – si incrociano variamente foto posate in occasione di eventi di gala vista Vesuvio, scatti che attestano una frequentazione assidua della Sala Stampa della Camera di Deputati, testimonianze video sull’eclettismo delle sue attività.
Chi è Maria Rosaria Boccia?
Lo scorso febbraio, per esempio, nel presentare il progetto Wedding Surgery, discettava convinta con una make-up artist sulle differenze tra un trucco correttivo o “effetto wow”. Dettaglio non ininfluente, nel 2023 Boccia presentava proprio in Parlamento il suddetto progetto, come appello per regolamentare le professioni nel campo della medicina estetica. Ad aprile di quest’anno, invece, con il patrocinio del Comune di Pompei, dove Boccia è nata, la “professoressa” (come è scritto sul programma ufficiale dell’evento) supervisionava il Festival della Bellezza da lei ideato. Indicata da alcune delle sue frequentazioni più strette come “stilista”, all’occorrenza direttrice artistica, più propriamente influencer, autoproclamatasi presidente dell’associazione Fashion week Milano moda salvo incassare nelle ultime ore la presa di distanze della Camera Nazionale della Moda (“Non abbiamo alcun tipo di rapporto, relazione commerciale o professionale né con la signora Maria Rosaria Boccia, né con l’organizzazione Fashion week Milano moda”), Boccia riveste per certo il ruolo istituzionale di Presidente tecnico-scientifico Intergruppo Parlamentare “La cultura della Bellezza: Medicina estetica, Formazione, Ricerca e Benessere”. Tutto sta nel capirne l’utilità.
La nomina “fantasma” di Boccia a Consigliere dei Grandi Eventi
Nell’occhio del ciclone finisce, ora, per un’altra dichiarazione (post Instagram) spontanea intercettata da Dagospia. Tema dell’annuncio: l’imminente incarico a Consigliere dei Grandi Eventi del Ministero della Cultura, con tanto di ringraziamento al ministro Gennaro Sangiuliano per averla scelta. Un’indiscrezione che ha evidentemente messo in imbarazzo il Ministero in questione, pronto a smentire l’improvvida rivelazione: “Si tratta di una notizia falsa”. Sangiuliano, dal canto suo, non si pronuncia. Ma evidenti sono i rapporti pregressi intrattenuti a vario titolo da Maria Rosaria Boccia con ministri e politici e la sua presenza assidua nei palazzi e nei circoli che contano. Accanto a Sangiuliano, per esempio, Boccia è immortalata nel giorno della consegna delle chiavi di Pompei al Ministro da parte del Sindaco della città campana. E di nuovo, all’inizio di luglio scorso, presso la Camera dei Deputati in occasione della conferenza stampa sulla Politica dei Comuni al servizio della Cultura e della Bellezza: il caso Pompei.
Di più, come rivela il Foglio, alla donna sarebbe stato promesso di curare l’organizzazione del G7 della Cultura a Pompei, in programma dal 19 al 21 settembre prossimi: evento inizialmente previsto a Positano, poi spostato per volere del ministro, che più volte, negli ultimi mesi, è stato accompagnato in trasferta da Boccia, annoverata tra i “membri dello staff” e inserita anche nelle chat di lavoro in preparazione del G7. “È stata subito rimossa”, spiega ora in proposito Sangiuliano. Confermando dunque la ricostruzione dei fatti e affrettandosi a chiudere una vicenda che ha assunto i contorni del grottesco.
Una gestione del Ministero della Cultura che mina la credibilità del settore
Nell’attesa di saperne di più dalle interrogazioni presentate dal Partito Democratico e Italia Viva per chiedere spiegazioni al Ministro della Cultura (per capire se la nomina “fantasma” sia mai stata formalizzata; se in passato Boccia abbia svolto, a qualsiasi titolo, incarichi per il ministro e se il Ministero della Cultura abbia contribuito alle spese), è sempre più definita l’inadeguatezza di chi attualmente guida il Ministero della Cultura, con ricadute pericolose per la credibilità dell’intero settore.
Se non bastassero le numerose gaffe inanellate dal Ministro – dalla celeberrima Times Square “londinese” alla distorsione spazio-temporale capace di far coesistere Cristoforo Colombo e Galileo Galilei – anche il criterio di selezione delle figure del suo entourage è poco chiaro: ora l’attenzione si concentra su Maria Rosaria Boccia, ma solo poche settimane fa, all’inizio di agosto, saltava la testa del social media manager di Sangiuliano, per aver ringiovanito di 2000 anni la città di Napoli. “L’errore sul profilo Instagram relativo alla nascita del Comitato nazionale ‘Neapolis 2500’ evidentemente è del mio social media manager. Per questo ho accettato le sue dimissioni“, si affrettava ad annunciare il Ministro. Ma i canali social, come dimostra l’affaire Boccia, continuano a giocargli brutti scherzi. A quando il prossimo inciampo? La Cultura (non) ringrazia.
Livia Montagnoli
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