Opera Viva Barriera di Milano il Manifesto – Cocis Ferrari

Informazioni Evento

Luogo
PIAZZA BOTTESINI
Piazza Bottesini, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Artisti
Cocis Ferrari
Curatori
Alessandro Bulgini
Generi
arte contemporanea

Quest’anno il tema della 10° edizione di Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto, il progetto sul pre-esiste di Alessandro Bulgini, è dedicato al camouflage. Uno spazio urbano di 6×3 metri in Piazza Bottesini diventa un manifesto di pubblico dissenso nascosto in piena vista.

Comunicato stampa

Il bosco è il topos dell’altrove. È la selva oscura dell’Inferno di Dante, funesta e pericolosa, simbolo di smarrimento interiore. È la foresta in cui l’Orlando furioso, accecato d’amore, perde il senno. Un labirinto minacciato da bestie feroci, briganti o malfattori; teatro di grandi avventure e passioni, come il fol amor di Tristano e Isotta. C’è anche il bosco fiabesco dei fratelli Grimm, un luogo carnivoro dove i bambini vengono tentati dal lupo, dall’orco, dalla strega. Tuttavia, anche se spesso popolato da creature malvagie e inquietanti, il bosco può essere un rifugio, un’occasione di riscatto o salvezza. Più in generale, l’ingresso nel bosco segna un passaggio, un rito di iniziazione.

Quello di Cocis Ferrari appare in effetti come un invito a varcare la soglia, ad addentrarsi nell’ignoto o ad allontanarvisi, affascinante e repulsivo proprio come il bosco. Il camouflage dell’artista è parte di una serie fotografica sulla natura, particolarmente evocativo: “Borders”, in italiano plurale di “confine”, “margine”, “limite”, “frontiera”. Una parola difficile da interpretare se avulsa ed estrapolata dal suo contesto e che si presta a molteplici letture. Ed è proprio questo l’intento dell’artista, quello di evocare l’ambiente, non rappresentarlo; decontestualizzare lo spazio affinché esso diventi qualsiasi luogo.

Il titolo contiene tra l’altro un interrogativo diretto allo spettatore: what are those?, cos’ha davanti a sé? I confini tracciati da Cocis Ferrari non sono il risultato di geometrie particolari o linee rette che aiutano a orientarsi. Lo sguardo piuttosto si posa su margini, appigli invisibili, su un vuoto fitto di verde misterioso, di ombre, di foglie e di frutti. Può essere rifugio, tana, nascondiglio, da cosa o da chi? E osservando bene la folta e indistinta vegetazione, i frutti che offre sono commestibili o alludono a qualcos’altro? La vista non è più un senso ma un mezzo per sentire. Quella divisione tra qui e che desta curiosità o lascia esitanti sulla soglia è percettiva, è la chiave di accesso a un’altra dimensione.

Nel paesaggio urbano, dominato da segnaletica, da un continuo viavai di mezzi e passanti talvolta distratti, appare un’immagine di natura incontaminata. Il bosco diventa così un interlocutore, trascende la sua natura vegetativa e si trasforma in uno spazio mentale, una persona da esplorare nei minimi dettagli. Questo gioco ambivalente di vuoti e pieni, di luci e ombre, di ingresso e uscita invitano chi osserva all’introspezione, ad allenare lo sguardo per cogliere quei confini, tanto immaginifici quanto concreti, che danno il titolo all’opera.

 

BIO

Cocis Ferrari nasce a Genova nel 1985. Laureato in graphic design all’Accademia di Belle Arti di Genova, tra il 2009 e il 2010 partecipa alla JCE biennale di arte giovane con diverse mostre attraverso l’Europa. Nel 2017 viene selezionato per la Biennale Giovani di Monza con l’esposizione nel Serrone della Villa Reale. Nel 2021 è presente a The Others prima con la galleria Paola Sosio Contemporary di Milano e nel 2023 Con BI-BOx Art Space di Biella. Nel 2023 vince il Premio Nocivelli ed è presente alla mostra di Palazzo Martinengo a Brescia. A Febbraio 2024 inaugura la Personale “Borders” con la galleria BI-BOx Art Space di Biella.

Vive e lavora a Torino.

 

Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto

Piazza Bottesini, Barriera di Milano, Torino

Un progetto di Alessandro Bulgini