Una volta bastava un chiodo

Informazioni Evento

Luogo
ME VANNUCCI ARTE CONTEMPORANEA
via Gorizia 122 , Pistoia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Mercoledì, giovedì, venerdì 17-19.30

sabato 9.30-12.30 / 17-19.30 o su appuntamento

Vernissage
08/09/2024

ore 17.30

Generi
arte contemporanea, collettiva

Mostra finale del concorso per giovani artisti in ricordo di Enrico Vannucci.

Comunicato stampa

"Una volta bastava un chiodo" è la mostra collettiva con i vincitori del concorso per giovani artisti in ricordo di Enrico Vannucci, promosso da galleria ME Vannucci e associazione Utopias! e realizzato grazie al contributo di Giovanisì - Regione Toscana nell'ambito di Toscanaincontemporanea2023. La mostra conclude gli eventi estivi del progetto Estate in galleria 2024 a cura dell’associazione Utopias!, che da luglio ha presentato una serie di incontri e proiezioni nel cortile della galleria, realizzati con il patrocinio del Comune di Pistoia.

Nel marzo 2024, la giuria composta da Massimiliano Vannucci, Marco Barbieri e Marco Bazzini ha conferito il primo premio del concorso a Gianmarco Garbugli e secondi ex aequo Jessica Brunelli e Abdel Karim Ougri, ma vista la qualità dei lavori pervenuti ha ritenuto opportuno ampliare il podio premiando tutti i primi dieci classificati con una mostra collettiva.

Le opere di Alessio Barchitta, Jessica Brunelli, Gianmarco Garbugli, Lisha Lang, Giorgia Mascitti, Gianlorenzo Nardi, Roberto Orlando, Abdel Karim Ougri, Andrea Alkin Reggioli, Francesca Rossello sono visibili in galleria dall’8 al 28 settembre con la proiezione in esterno di alcuni video durante la serata di inaugurazione.

L'opera vincitrice del concorso è Grandi oggetti blu, 2024, olio su tela, 200x170 cm, di Gianmarco Garbugli, a cui è stato consegnato il premio in denaro di 2.500,00 euro. La motivazione della giuria per la premiazione di questa opera è stata la seguente: utilizza la pittura come mezzo espressivo quasi scultoreo, i grandi oggetti blu si stagliano come figure tridimensionali nello spazio con una consistenza architettonica dal sapore metafisico. L’ambiguità dell’oggetto, data anche dalla dimensione dell’opera, apre a una dimensione interlocutoria tra il dipingere e la realtà”.

Spogliato-io, 2024, dittico fotografico, stampa fineart su dibond, 140x85 cm cad., di Jessica Brunelli è stata premiata perché “l’artista pone l’attenzione verso l’individuazione del corpo femminile non più come terminale per la cura ma come organismo da curare e da proteggere quale condizione oggi delle donne. Un lavoro intimo e allo stesso tempo fortemente contemporaneo e sociale” 

Nachgefuhl, 2023, video digitale multicanale, b/n, sonoro, durata 4,00’, di Abdel Karim Ougriè un’opera nella quale un ambiente di lavoro diviene il pretesto per una dimensione personale che si fa incerta e vacillante nelle inquadrature, mentre la preghiera da rituale individuale diventa colonna sonora delle azioni vissute da alcuni migranti nelle cucine italiane”.

La giuria ha inoltre espresso le seguenti motivazioni per la scelta degli altri sette artisti: Alessio Barchitta, per una ricerca sull’oggetto attraverso i più nascosti lati oscuri che permettono di aprire nuove condizioni del reale; Lisha Lang, per la interessante riflessione sull'identità; Giorgia Mascitti, per la qualità del disegno espressa nelle forme di una vertigine fantastica e surreale; Gianlorenzo Nardi, per l'impiego di oggetti quotidiani decontestualizzati che assurgono a nuova vita rimandando al lavoro dell'uomo e al suo nomadismo; Roberto Orlando, per l'approccio personale e ricco di tematiche all'opera pittorica; Andrea Alkin Reggioli, per l'impiego di diversi linguaggi artistici – video, musica, danza – che amalgamandosi fra loro danno vita ad un unicum ritmico-dinamico trascendentale; Francesca Rossello per la riflessione sulla necessità di ascolto della natura al fine della sua tutela e dell'essere umano che con essa interagisce.

Enrico Vannucci, scomparso nel febbraio del 2023, fondò nel 1959 insieme al padre Ermanno la Galleria Vannucci in via della Provvidenza, nel centro di Pistoia, che ha gestito – successivamente anche con il fratello Alessandro – fino alla creazione insieme al figlio Massimiliano della ME Vannucci arte contemporanea nella nuova sede di via Gorizia. Massimiliano Vannucci, insieme all'associazione Utopias!, ha deciso di dedicare un premio alla memoria del padre per sostenere i giovani artisti.