Si preparano per l’autunno le Luci d’Artista a Torino: nuovo logo, nuove installazioni
Per la ventisettesima edizione della manifestazione d’arte a cielo aperto sono attese due nuove luci ufficiali e altre nel programma collaterale “Costellazioni”. A queste si aggiunge la nuova identità visiva firmata da Studio Fludd
Novità e conferme per il secondo anno di Luci d’Artista di Torino targato Antonio Grulli (dall’anno scorso è il suo primo curatore in tutta la storia della manifestazione diffusa per le vie e le piazze della città). L’annuncio di due nuove installazioni luminose attese per la ventisettesima edizione – che si svolgerà dal 25 ottobre 2024 al 12 gennaio 2025 – si accompagna a un doveroso omaggio a Rebecca Horn, scomparsa pochi giorni fa: la sua opera Piccoli Spiriti Blu sul Monte dei Cappuccini sarà eccezionalmente accesa fino a domenica 15 settembre.
L’omaggio di Luci d’Artista a Rebecca Horn
“Da anni domina la città di Torino, e ne è diventata uno dei simboli, dall’alto del Monte dei Cappuccini”, così parla il curatore Antonio Grulli. “Dobbiamo essere grati per questo capolavoro a Ida Gianelli, Pier Giovanni Castagnoli e Riccardo Passoni che ebbero l’intuizione, circa 25 anni fa, di coinvolgere questa grande artista nella nostra manifestazione, donando alla città un monumento in grado di illuminarla per sempre”. Era il 1999 e da allora la sua opera restaurata nel 2022, che abbraccia in una nuvola blu elettrico la Chiesa dei Frati Cappuccini sulla collina torinese a fianco a quella della Basilica di Superga, è una delle Luci d’Artista più amate della città.
Luigi Ontani e Andreas Angelidakis per Luci d’Artista 2024
S’incrementa la collezione della manifestazione d’arte a cielo aperto che, da oltre 25 anni, è un appuntamento fisso per Torino. Dopo l’opera del maestro dell’arte povera Giovanni Anselmo la scorsa edizione, anche in questa c’è un artista storico invitato dal Comitato Scientifico (completamente rinnovato e oggi composto da Grulli e dai direttori di Gam e Castello di Rivoli, Chiara Bertola e Francesco Manacorda) a cimentarsi con le possibilità della luce. Si tratta di Luigi Ontani (Vergato, Bologna, 1943) che nell’installazione Scia’Mano offrirà un tributo alla Torino magica e letteraria. La seconda Luce d’Artista sarà VR Man di Andreas Angelidakis (Atene, 1968), realizzata in occasione e con il supporto di Torino 2025 FISU Games Winter (i Giochi Mondiali Universitari invernali di Torino dal 13 al 23 gennaio 2025) ed è ripresa dall’iconografia classica della scultura greca e romana, immaginario su cui l’artista lavora da molti anni.
Le nuove Luci d’Artista del programma collaterale “Costellazioni”
A queste se ne aggiungeranno altre, legate alla nuova sezione Costellazioni: dall’anno scorso la linea curatoriale segnata da Grulli ha arricchito la storica manifestazione di un programma collaterale di installazioni luminose da affiancare alle luci d’artista ufficiali: una proposta avanzata anche per creare un dialogo tra le principali istituzioni pubbliche e private della Città. Quest’anno, grazie alle nuove collaborazioni con Artissima, Consulta per la Valorizzazione Beni Artistici e Culturali di Torino e Unione Industriali Torino, ci sarà una nuova Luce d’Artista al MAUTO, al MAO e un ritorno dello storico lavoro al neon ALL ART HAS BEEN CONTEMPORARY del maestro Maurizio Nannucci, completamente restaurato e riposizionato su tetto della GAM. L’altra sezione Accademia della Luce, il Public Program di Luci d’Artista, si conferma anche quest’anno, trasformando la manifestazione in un appuntamento sempre in corso.
Studio Fludd firma il logo di Luci d’Artista, il primo nella storia della rassegna
Dopo il successo della 26° edizione, è sempre il torinese Studio Fludd a creare non solo l’identità visiva di questa edizione, ma anche la grafica di quelle che sono le due grandi novità di Luci d’Artista: il nuovo sito internet (sviluppato da un’altra realtà torinese, Wedoo) e soprattutto il primo logo di Luci d’Artista, un nuovo segno grafico“molto semplice”, conclude Grulli, “che lavora sulla smaterializzazione del font attraverso due punti luce”. E che negli anni accompagnerà la manifestazione, rafforzandone (si spera) il posizionamento non solo in Italia, ma anche all’estero.
Claudia Giraud
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati