Marianna Sannino – Sembrava che mi trafiggesse il cuore

Informazioni Evento

Luogo
CHIESA SAN GIUSEPPE DELLE SCALZE
Salita Pontecorvo 65 , Napoli, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal giovedì alla domenica dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 16,30 alle 19.00.

Vernissage
12/09/2024

ore 18.30

Artisti
Marianna Sannino
Curatori
Maria Savarese
Generi
arte contemporanea, personale

La Fondazione Mannajuolo presenta “Sembrava che mi trafiggesse il cuore”, il nuovo progetto artistico site specific di Marianna Sannino a cura di Maria Savarese.

Comunicato stampa

Giovedì 12 settembre, nella Chiesa di San Giuseppe delle Scalze a Pontecorvo, la Fondazione Mannajuolo presenta “Sembrava che mi trafiggesse il cuore”, il nuovo progetto artistico site specific di Marianna Sannino a cura di Maria Savarese (opening ore 18.30-21).

In esposizione, nella navata centrale dell’antica chiesa barocca, 3 grandi opere dipinte su tulle che prendono posto, sull’altare maggiore e sui due laterali all’interno di altrettante cornici che un tempo ospitavano le opere di Luca Giordano e Francesco De Maria, poi rispettivamente trasferite al Museo di Capodimonte e al Museo di San Martino; insieme ad una quarta più piccola realizzata per una delle cappelline laterali.

L’intervento visivo della Sannino si interseca con quello musicale di Carlo Fermariello, il quale ha composto, apposta per il progetto, il sound dal titolo “Ecstasy”, diffuso all’interno della Chiesa.

 

Un lavoro ispirato all’estasi di Santa Teresa d’Avila già dal titolo - “Sembrava che mi trafiggesse il cuore” – tratto, appunto, dal “Il libro della mia vita” l’autobiografia nella quale la santa riferisce dell’esperienza di suprema beatitudine vissuta, soffermandosi su 3 momenti principali: l’estasi, il rapimento ed il volo mistico.

 

“L’artista, commenta la curatrice Maria Savarese, sintetizza l’esperienza visivamente concentrandosi sui tre momenti principali: l’estasi, il rapimento ed il volo mistico. In particolare, riesce a generare, così, un coinvolgimento psichico e fisico totalizzante verso qualcosa di assoluto e di trascendente, al di là della dimensione religiosa, anche grazie alla scelta del supporto utilizzato, ovvero il tulle dipinto, materializzazione della leggerezza dell’anima in estasi”.