Nerina Toci / Julia Bornefelde – Nel puro nero

Informazioni Evento

Luogo
MAURIZIO CALDIROLA
Via Volta 26, Monza, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
26/09/2024

ore 19

Artisti
Julia Bornefeld, Nerina Toci
Curatori
Davide Di Maggio
Generi
fotografia, arte contemporanea, doppia personale

Le due artiste di diversa generazione, Nerina Toci (Albania, 1998) e Julia Bornefelde (Germania, 1963), nonostante i distinti metodi di lavoro, operano entrambe affrontando l’interesse comune verso il bianco e il puro nero.

Comunicato stampa

La Galleria Caldirola è lieta di presentare la mostra Nel puro nero, a cura di Davide
Di Maggio.
Le due artiste di diversa generazione, Julia Bornefeld (Germania, 1963) e Nerina
Toci (Albania, 1988), nonostante i distinti metodi di lavoro, operano entrambe affron-
tando l’interesse comune verso la coppia bianco e puro nero.
Julia Bornefeld reinterpreta lo spazio della Galleria, quasi mettendolo in dubbio. La
collocazione di Knots (2015), opera di corde di gomma e nylon neri cade sospesa
come sospesa deve essere la preghiera a cui si riferisce. Composta dal modulo del
nodo, questi trova in molte religioni del mondo un utilizzo originario come catena di
preghiera e simbolo di continuità. Infatti l’opera è germinata a contatto con il mona-
stero di Karthause in Val Venosta.
Nerina Toci ha realizzato per la prima volta, tra le altre opere, una grande installazio-
ne di otto metri dal titolo Dritë (2024), sulla parete centrale della Galleria, un ritratto
fotografico di grandi dimensioni, che decomponendosi in tanti frammenti sul muro,
come una sorta di esplosione primordiale, un Big Bang, diventa un generatore di
esistenza.
La connessione permette loro di estendere a costruire una casa della coesistenza
delle differenze, dove il loro intervento diretto sullo spazio umano, nella nicchia esi-
stenziale che ognuno di noi si costruisce, diviene la condizione di partenza.
Il lavoro delle due artiste è fondante e carico di significati perché sposta l’attenzione
sulla funzione reale piuttosto che estetica dell’arte. Non più un’arte solo esistenziale,
autoreferenziale o che rappresenti la realtà, ma un’arte che duri nel tempo, navigan-
do incolume nei mari in tempesta dei cambiamenti delle società, delle epoche e del
pensiero.
Nella mostra, si creano così campi non minati, una coesistenza pacifica tra i lavori,
che superano barriere territoriali, mentali, architettoniche, e diventano il frutto di una
elaborazione positiva e complessa che ha portato alla loro realizzazione.

Julia Bornefeld
Nata nel 1963 a Kiel, nel nord della Germania, vive e lavora a Berlino e Bruneck.
È una scultrice e performer che dalla fine degli anni ‘80 si occupa della materia nella
sua connotazione fiosologica, percettiva e favolosa. Uno dei suoi temi cardine è il
corpo, inserito nei suoi stereotipi sociali; e la musica, esplorata in maniera giocosa e
irriverente anche con il mezzo sonoro.
Ha esposto nel 2019 presso la Galleria Caldirola con “Meteore”, in linea con il recente
interesse per il tema della struttura della forma e delle forze che la plasmano.
Vincitrice del Premio Otella for GAM, ha partecipato a mostre in numerose gallerie
private tra Italia, Germanie e Austria, tra cui si segnala la recente mostra del 2022 al
Museo Diocesano di Vicenza. In mostra attualmente presso il Padiglione Camerun
della 60ma Biennale di Venezia la sua opera Metamorphic Stream (2024).
nerina Toci
Nasce a Tirana nel 1988. Ha esposto in Italia, Albania, Cile, Francia.
Nel 2015 inizia a fotografare prediligendo il bianco e il nero. Vincitrice nel 2016 del
premio fotografico Guido Orlando, ha pubblicato in seguito due libri: L’immagine è
l’unico ricordo che ho (Navarra Editore), con la prefazione di Letizia Battaglia; Un seme
di collina (Fondazione Mudima). Partecipa nel 2020 alla collettiva in Francia La Face
Autre de l’Autre Face al MUC, Musée Urbain Cabrol di Villefranche de Rouergue e con-
tinua la serie di esposizioni pubbliche a Palazzo Ducale di Massa (2022) e Photofe-
stival di Milano. Nel 2024 partecipa alla collettiva Seven up, Spazio Unimedia, al Real
Albergo delle Povere, per RISO, Museo regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di
Palermo, alla collettiva Solo amore che ti colpisca.