La fiera di design Alcova cambia ancora sede. Ecco le due nuove location per il Fuorisalone 2025

Si torna a Varedo, tra le Serre Pasino e il colossale stabilimento Snia. Ma senza abbandonare gli spazi dell'anno scorso: quello della prossima edizione è un raddoppio, sempre sul territorio

Portare il design e la festa del Fuorisalone fuori città, spostando il traffico sul territorio e dentro delle location inedite e piene di potenziale. È una sfida vinta quella che Alcova ha tracciato nella scorsa edizione del più grande evento milanese di design, ma anche di arte e moda. Allora perché non tornare a ripeterlo? La prossima primavera l’hub aprirà al pubblico delle nuove, suggestive location, ma senza abbandonare le aggiunte dell’anno scorso: si andranno sostanzialmente a raddoppiare gli spazi espositivi, andando a inglobare due nuovi edifici: le Serre Pasino e l’ex stabilimento Snia.

Alcova e il Fuorisalone

È dalla sua nascita nel 2018 che Alcova, “piattaforma itinerante per il design indipendente” fondata dal duo creativo Valentina Ciuffi-Joseph Grima, si distingue per la scelta di location inedite, preziose e/o dimenticate: all’inizio era stata la volta dell’ex fabbrica di panettoni Giovanni Cova & C., a NoLo, poi si spostò all’Ex Macello di Calvairate (riqualificato poco dopo), quindi ci fu il vecchio ospedale militare di Baggio e infine, l’anno scorso, a Varedo, le grandi Villa Bagatti Valsecchi e Villa Borsani. Che sono confermate anche per la prossima edizione.

Alcova torna a Varedo per il Fuorisalone 2025: le Serre Pasino

Alcova ha presentato le due nuove location su Instagram con una piccola introduzione circa il motivo per cui sono state scelte. “Le serre Pasino, un tempo sede di una delle più grandi coltivazioni di orchidee bianche d’Europa, offrono uno spettacolare sfondo naturale, invitando i visitatori in uno spazio in cui la natura interagisce con i pezzi esposti“. Parliamo di uno spazio molto luminoso, situato proprio accanto a Villa Bagatti Valsecchi.

Alcova torna a Varedo per il Fuorisalone 2025: l’ex stabilimento SNIA

La seconda sede introdotta è “l’ex fabbrica SNIA, un sito chiave nella storia industriale italiana, si erge come un gioiello dimenticato del razionalismo milanese. Con le linee pulite e geometriche delle sue ampie facciate in vetro, la fabbrica racconta la storia di un’epoca diversa. I suoi ampi e luminosi spazi ospiteranno installazioni di design sperimentali, rendendo omaggio al patrimonio industriale italiano“. Colosso della produzione di nylon e fibre sintetiche, SNIA aveva a Varedo (in centro, a metà tra le due ville) uno degli stabilimenti industriali più grandi della Lombardia, prima di chiudere definitivamente il tutto nel 2003. Parliamo di uno spazio molto ambizioso: il complesso, sottratto alle demolizioni avviate lo scorso anno, è grande 500mila metri quadri. Sarà interessante vedere le strategie di allestimento di Alcova, anche in vista della nuova vita dello stabilimento: dal 2025 lo spazio sarà infatti riconvertito in polo logistico e commerciale, che dovrebbe peraltro conservarne gli aspetti architettonici originali.

Giulia Giaume

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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