La Biennale d’arte di Bangkok 2024 è dedicata al rispetto della natura. Le anticipazioni

È la Madre Terra il focus dell’edizione 2024 della Bangkok Art Biennale, che spazia dalla tutela ambientale al femminismo, con artisti provenienti da oltre 35 paesi. Ce lo racconta il direttore artistico Apinan Poshyananda in questa intervista

Si aprirà il 24 ottobre prossimo, e per quattro mesi metterà Bangkok al centro della scena artistica del Sudest asiatico. Dedicata alla Madre Terra, la Bangkok Art Biennale si muove tra ecologia e femminismo, con un’importante presenza internazionale, anche italiana. Il direttore artistico, Apinan Poshyananda, anticipa temi e progetti principali

Intervista al direttore artistico della Bangkok Art Biennale 2024

Qual è il tema della prossima Biennale di Bangkok?
La prossima Biennale di Bangkok, in programma dal 24 ottobre 2024 al 25 febbraio 2025, si intitola Nurture Gaia, un tema che trae ispirazione dalla figura materna della Madre Terra, esplorando questioni contemporanee come l’ecologia, il femminismo e la politica del tempo e del luogo nel quadro dell’ipotesi di Gaia, che vede la Terra come un organismo vivente.
Nurture Gaia invita a un’ampia interpretazione, che comprende la consapevolezza ambientale, la sostenibilità, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e il loro impatto non solo sull’ambiente ma anche sulle persone e, per estensione, sui conflitti e sulle guerre. Nel mondo contemporaneo, in cui ci confrontiamo costantemente con le sfide globali, gli artisti hanno il potere di affrontare queste questioni in modi che trascendono la violenza, offrendo prospettive sottili e stimolanti. Inoltre, la femminilità e le questioni di genere saranno temi importanti esplorati dagli artisti partecipanti.

Quali progetti ritiene siano i più rilevanti? 
Diversi progetti si distinguono alla Biennale per la loro rilevanza e impatto. Tra le menzioni degne di nota ci sono il lavoro di Kira O’Reilly sulle esperienze della menopausa, l’indagine di Amanda Coogan sugli utenti del linguaggio dei segni come comunità emarginata e l’indagine ancora in corso di Isaac Chong Wai sui corpi collettivi, attraverso l’installazione video. Tra i punti salienti significativi ci sono anche la scultura filosofica di Elmgreen & Dragset e le installazioni su larga scala di Choi Jeong Hwa. Inoltre, stiamo presentando opere attualmente in mostra presso The Spirits of Maritime Crossing, un evento collaterale della 60. Biennale d’Arte di Venezia, organizzato dalla Bangkok Art Biennale Foundation; ad esempio, un’eccezionale installazione video degli artisti thailandesi Chitti Kasemkitvattana e Nakrob Moonmanas approfondisce le visite di Re Rama V a Venezia e le storie spesso trascurate dei popolani nella storia thailandese. Questo video in stile collage integra magnificamente queste narrazioni storiche. 

E poi?
Inoltre, importanti opere dei rinomati artisti Anish Kapoor e Tony Cragg saranno esposte a One Bangkok come parte della Bangkok Art Biennale, dove rimarranno in modo permanente. Tra i progetti salienti locali c’è Haritorn Akarapat, un artista thailandese con sede a Chiang Mai, noto per le sue sculture astratte e organiche con tessuti e colori audaci. Le sue opere, che invitano alla contemplazione dell’intersezione tra natura e arte, saranno esposte al National Museum of Thailand e al giardino di Wat Arun (il Tempio dell’Alba). Il nostro obiettivo è anche quello di riscoprire e promuovere giovani artisti emergenti, offrendo loro una vetrina in questa importante rassegna d’arte del sud-est asiatico.

Chiara Camoni, Sister (Farfalla), 2023. Image Courtesy the Artist and SpazioA, Pistoia
Chiara Camoni, Sister (Farfalla), 2023. Image Courtesy the Artist and SpazioA, Pistoia

Nurture Gaia: la Biennale di Bangkok 2024

Pensa che gli artisti dell’Estremo Oriente siano impegnati nella protezione ambientale e argomenti simili?
Sì, molti artisti della regione sono profondamente impegnati nella protezione ambientale e argomenti correlati. Il tema della Biennale, Nurture Gaia, e la partecipazione di diversi artisti del sud-est asiatico, sottolineano una forte attenzione regionale all’ecologia e alle urgenti sfide del cambiamento climatico e del degrado ambientale. Questo impegno è evidente nella selezione delle opere d’arte e nel tema generale dell’evento. Tra gli artisti degni di nota c’è il thailandese WISHULADA, che usa materiali riciclati per creare installazioni e sculture che sensibilizzano su inquinamento, rifiuti e riscaldamento globale. Inoltre, Bagus Panda e Key Imazu dall’Indonesia e dal Giappone collaborano a progetti che affrontano questioni ambientali ed ecologiche, in particolare la deforestazione in Indonesia. Su una nota leggermente correlata, l’artista thailandese Pokchat Worasab si concentra anche su culture trascurate, evidenziando la bellezza e lo stile di vita di gruppi etnici meno noti come i Maniq e gli Ural Lawoi nella Thailandia meridionale.

Cosa può dire in termini di presenza artistica femminile alla Biennale?
La Bangkok Art Biennale 2024 presenta una formazione di artisti eterogenea e inclusiva, con una significativa rappresentanza di artiste. Il team curatoriale ha posto una forte enfasi sul femminismo come tema contemporaneo critico. Artiste come Amanda Coogan, Daniela Comani, Agnes Arellano, Louise Bourgeois, Jennie Bringaker e Chiara Camoni stanno contribuendo con opere chiave che esplorano questioni relative a genere e identità. Ad esempio, il lavoro multimediale di Daniela Comani affronta temi di storia, genere, linguaggio e identità. Il suo progetto in corso You Are Mine, selezionato per la Biennale, affronta il difficile e doloroso problema del femminicidio. Agnes Arellano, un’altra artista di spicco, esplora il Sacro Femminile nella religione attraverso le sue sculture, che si basano su antichi miti e utilizzano calchi del corpo della sua stessa forma. Le sue opere si addentrano nella mitologia comparata e nei simboli archetipici, offrendo una profonda esplorazione della femminilità e delle questioni di genere. 

Il network interno ed estero della Bangkok Art Biennale 2024

In che modo la Biennale dialoga con la città di Bangkok?
La Biennale trasforma l’intera città di Bangkok in un vivace centro che celebra l’arte, la creatività e la cultura. Una caratteristica unica dell’evento è il suo coinvolgimento in tutta la città, con mostre in vari punti di riferimento iconici e spazi pubblici, tra cui antichi siti di interesse storico, templi, gallerie moderne e contesti urbani. Questa integrazione garantisce che l’arte diventi una parte viva dell’ambiente urbano, invitando sia i residenti sia i visitatori a sperimentare l’arte contemporanea in tutta Bangkok. Anche le comunità locali circostanti svolgono un ruolo fondamentale nel plasmare il modo in cui l’arte viene percepita. Ad esempio, nei templi, i visitatori possono incontrare l’arte contemporanea inaspettatamente mentre si immergono nei rituali religiosi, offrendo un’esperienza sorprendente e arricchente. Invece, luoghi come il Bangkok Art and Culture Centre (BACC) attraggono un pubblico più giovane che cerca direttamente l’arte, dimostrando il coinvolgimento diversificato della città con la scena contemporanea.

Avete anche avviato collaborazioni internazionali? 
La Bangkok Art Biennale 2024 presenta una forte componente internazionale, con artisti provenienti da oltre 35 paesi, tra cui Algeria, Brasile, Canada, Finlandia, Germania, India, Giappone, Nuova Zelanda e molti altri. L’evento è supportato da un stimato Comitato consultivo internazionale e include contributi di importanti figure artistiche globali come Marina Abramović e Mami Kataoka. Sin dalla prima edizione nel 2018, la Biennale ha collaborato con molte ambasciate in Thailandia, e il supporto di organizzazioni sia locali sia internazionali è stato un fattore chiave per il successo della Biennale.

Niccolò Lucarelli
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Niccolò Lucarelli

Niccolò Lucarelli

Laureato in Studi Internazionali, è curatore, critico d’arte, di teatro e di jazz, e saggista di storia militare. Scrive su varie riviste di settore, cercando di fissare sulla pagina quella bellezza che, a ben guardare, ancora esiste nel mondo.

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