A Vicenza il Castello di Thiene si racconta attraverso un nuovo percorso di visita esperienziale
L'allestimento e le interazioni progettate dallo studio Dotdotdot per la villa veneta nascono per raggiungere un pubblico ampio, soddisfacendo le esigenze di grandi e piccoli. Le installazioni si inseriscono nei prestigiosi appartamenti raccontandone la storia, svelandone segreti e curiosità
Nato nel vicentino nel XV Secolo come dimora privata, il Castello di Thiene è annoverato come uno dei migliori esempi di villa pre – palladiana, associando le caratteristiche del maniero a quelle del palazzo veneziano. La grande struttura comprende una loggia con cinque ampie arcate, appartamenti, giardini e un importante archivio storico. Oltre a vantare un patrimonio storico culturale di rilievo, il Castello si arricchisce di un nuovo percorso di visita grazie alla collaborazione con lo studio di design milanese Dotdotdot specializzato in questo genere di realizzazioni. Punta di diamante dell’exhibit design interattivo e autori delle installazioni più belle del Salone del Mobile 2019 e del progetto Stazione Arte/Scienza ospitato a Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 2021, i designer tornano a raccontare la storia attraverso una chiave digitale e contemporanea, inserendosi negli ambienti del Castello con tappe interattive e poco invasive che richiamano elementi architettonici, come: portali, finestre trilobate, merli e archi a sesto acuto.
Dotdotdot realizza il nuovo percorso di visita Castello di Thiene a Vicenza
Le tappe che animano il nuovo percorso esperienziale del Castello di Thiene sono identificate da specchi interattivi che si attivano per prossimità, approfondendo ciascuno un tema collegato all’ambiente in cui è stato posizionato. Sulla superficie di ogni “specchio parlante” appare, scompare e volteggia un oggetto, simbolo del luogo di riferimento, utile ad attirare l’attenzione dello spettatore. Una volta rilevata la sua presenza, una voce fuoricampo associata a un personaggio – le cui fattezze sono state ricostruite digitalmente a partire da immagini di opere d’arte del Castello – comincia a raccontare aneddoti e curiosità del luogo.
Le storie degli “specchi parlanti” di Dotdotdot al Castello di Thiene a Vicenza
Le tematiche che prendono vita sugli specchi disseminati per la villa spaziano dalla cultura del gioco tra ‘800 e ‘900 alle usanze femminili tra vestizione e preparazione. Dalle tipicità di cavalli e cavalieri, alle pratiche di compravendita propri delle scuderie del tempo.
Parola a Luara Dellamotta di Dotdotdot
“Sintonizzarsi con la contemporaneità del linguaggio e aprirsi a pubblici sempre più esigenti e diversificati oggi è una delle grandi sfide del settore culturale”, spiega Laura Dellamotta, co-Founder e General Manager di Dotdotdot. “La progettazione di un’esperienza innovativa e la messa in scena di storie nello spazio è una scelta curatoriale strategica finalizzata alla valorizzazione degli asset culturali che arricchiscono la conoscenza e la comprensione del nostro patrimonio”.
Valentina Muzi
Libri consigliati:
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati