Artissima 2024 a Torino: tutte le novità della fiera d’arte di novembre

Giunta alla sua 31esima edizione, la fiera torinese d'arte contemporanea torna all'Oval presentando progetti speciali legati all'editoria, mostre per la città e nuovi premi. Ecco tutte le novità 

Artissima entra nel suo quarto decennio di attività, testimonianza di un marchio che è oggi un brand affermato a livello mondiale nel mercato fieristico dell’arte contemporanea”. Con queste parole Luigi Fassi, per il terzo anno consecutivo alla direzione della fiera torinese di arte contemporanea, presenta la trentunesima edizione di Artissima che si terrà da venerdì 1 a domenica 3 novembre 2024 all’Oval di Torino. Con delle novità che vanno dal nuovo Premio Orlane (il brand della cosmesi di lusso) per la migliore galleria, all’incremento del fondo di acquisizione opere della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, ora pari a 280mila euro.

Artissima 2024: le gallerie e le partecipazioni internazionali

Incentrato sul daydreaming, ossia la manifestazione del pensiero spontaneo e insieme strumento di creazione, il tema conduttore dell’edizione di quest’anno sarà declinato nelle sue tante accezioni da 189 gallerie italiane e internazionali, provenienti da 34 Paesi e 4 continenti. Con una significativa rappresentanza di gallerie provenienti da aree geografiche come il Sud America – tra cui Banda Municipal (Città del Messico, Messico), El Apartamento (L’Avana, Cuba), La Cometa (Bogotà, Colombia), Martins&Montero (San Paolo, Brasile), Remota (Salta, Argentina) e Rolf Art (Buenos Aires, Argentina) – e l’Est Europa – come AV17 (Vilnius, Lituania), Ivan (Bucarest, Romania), RAVNIKAR (Lubiana, Slovenia), SANDWICH (Bucarest, Romania), Stereo (Varsavia, Polonia), SUPRAINFINIT (Bucarest, Romania). Espongono per la prima volta in fiera 37 gallerie (nella sezione New Entries, sono le 15 gallerie internazionali emergenti, con meno di cinque anni di attività, tra cui le italiane MATTA di Milano e Triangolo di Cremona) e 66presentano mostre monografiche (nella sezione Monologue/Dialogue, riservata alle gallerie emergenti e/o con un approccio sperimentale, sono 38 gallerie di cui 17 italiane). Tra le sezioni curate, Back to the Future è dedicato quest’anno ai grandi pionieri dell’arte contemporanea.

Artissima 2024: i progetti speciali in fiera

La Fondazione Compagnia di San Paolo supporta la seconda edizione di IDENTITY: un percorso triennale di valorizzazione dell’identità della fiera. Quest’anno il focus è dedicato all’editoria con il progetto WoW — Worlds of Words caratterizzato da tre spazi: uno dedicato ai talk, con un palinsesto che esplora la contaminazione dell’arte contemporanea con moda, musica, design; una vera e propria edicola con una selezione di magazine italiani e stranieri; un nucleo di stand per le riviste partecipanti (tra cui la nostra Artribune) valorizzato grazie all’innovazione dei pannelli in bicarbonato.

Artissima 2024: i progetti speciali in città

Ci sono due grosse novità a livello di progetti speciali in città: la produzione di un’installazione luminosa sulla facciata dell’Unione Industriali, a firma di Erik Saglia, che entra nel circuito Costellazione di Luci d’Artista; e quella di un’opera video immersiva sui cambiamenti climatici che entra per la prima volta negli spazi del Museo di Scienze Naturali, riaperti dopo 10 anni dall’incendio che lo ha reso inaccessibile al pubblico per tutto questo tempo. Poi torna la mostra di videoarte degli artisti rappresentati dalle gallerie in fiera nella grande sala immersiva delle Gallerie d’Italia (sono otto scelti dalla curatrice Irene Calderoli). Mentre l’Hotel Principi di Piemonte | UNA Esperienze accoglie il progetto espositivo Afasia 1 di Arcangelo Sassolino, sul concetto di tensione e velocità.

Claudia Giraud

Scopri di più sul sito

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

Scopri di più