I luoghi più affascinanti di Palermo si riempiono di musica grazie a Piano City
Per tre giorni, dall’alba al tramonto, Palermo si trasforma in un grande palcoscenico con più di 40 concerti gratis e aperti a tutti. Una splendida occasione per scoprire angoli straordinari di città
Villa Tasca, Villa Wirz, Palazzo Mazzarino e Palazzo Raffadali, ma anche l’Ucciardone, Danisinni e il centro: la città di Palermo apre alla musica i suoi luoghi più straordinari, accanto a quelli in difficoltà, per l’edizione 2024 di Piano City. Con oltre 40 concerti per tre giorni, dall’alba al tramonto, il festival connette il tessuto urbano e sociale della città mediterranea sulle note della migliore musica internazionale. Creando un risultato che vada oltre i tre giorni di incontri.
Piano City 2024 a Palermo
Il festival, gratuito e aperto a tutti, punta quest’anno sulla composizione inedita e sulla contaminazione di stili e generi (qui il programma). Con la direzione artistica del compositore Marco Betta e del musicista Francesco Taskayali, l’iniziativa ormai giunta alla settima edizione incoraggia i giovani pianisti a partecipare a un programma fondato sulla cultura, sulla partecipazione e sulla rigenerazione urbana e umana.
Gli appuntamenti più amati di Piano City a Palermo
Tra gli appuntamenti più attesi del festival, i concerti all’alba, come quello di Taskayali al Molo di Sant’Erasmo, all’attracco dell’antico porticciolo, o quello del pianista neoclassico Nik Sheva, all’alba di domenica 22 settembre, ai Quattro Canti. E poi ancora i nomi di caratura internazionale, come Raphael Gualazzi (alla GAM) e i concerti dentro le dimore storiche, in un incontro perfetto tra musica arte e architettura: è il caso di Villa Tasca, che ospitò lungamente Richard Wagner durante il suo soggiorno a Palermo (nel quale scrisse gran parte del Parsifal), o ancora di Palazzo Mazzarino, che aprirà al pubblico la Sala della Minerva con le farfalle dipinte da Damien Hirst.
La musica come volano sociale a Piano City Palermo
Oltre ai tesori storici palermitani, le note di Piano City risuoneranno anche nei quartieri che per anni sono stati ai margini. È il caso della comunità di Danisinni, un borgo rurale nel cuore della città, ma per anni rimasto invisibile, o del quartiere dello sperone che ospiterà il concerto di domenica alle 18.30 (in collaborazione con sperone167 di Enrico Morsillo) all’interno di un centro servizi abbandonato e degradato: un’azione simbolica che, insieme ad altre, ha contribuito a portare attenzione istituzionale a questo luogo, che sarà quindi oggetto di una ristrutturazione e ospiterà un nuovo murale.
Le collaborazioni con hospitality e l’orto botanico
Oltre al concerto del jazzista Mike Mazzari alla Maison Bocum, spazio aperto alle contaminazioni nel cuore antico della città, e gli appuntamenti al nuovo Ostello Bello, vicino al porto restaurato di Palermo, anche l’orto botanico + protagonista di incontri di musica neoclassica e jazz, con esibizioni frutto dei percorsi di formazione e crescita artistica dei musicisti dei complessi giovanili della Fondazione Teatro Massimo di Palermo.
Giorgia Zerboni
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