Chi è il re del cemento armato?
Nella tappa torinese del ciclo di mostre internazionali dedicate a Pier Luigi Nervi, la vera novità sta tutta nel contenitore che la ospita: il Salone C di Torino Esposizioni (fino al 17 luglio), opera appunto dell’ingegner Nervi. Spazio che si lascia esplorare tra modellini, disegni e filmati d’epoca.
Il merito principale di questa mostra è quello di aver riportato sotto i riflettori un angolo dimenticato dell’immenso Palazzo di Torino Esposizioni: il piccolo Salone C, da sempre marginale e fisicamente defilato (l’ingresso è da via Petrarca) rispetto al corpo centrale del complesso, denominato Salone B. Si tratta invece di un gioiellino di architettura, con la sua copertura a padiglione nervata, poggiante su quattro archi inclinati in cemento armato (“Il più bel materiale che l’umanità abbia mai inventato”, diceva Nervi).
Realizzato da Pier Luigi Nervi (Sondrio, 1891 – Roma, 1979) tra il 1949 e il 1950 per mettere in mostra gli autobus e i camion durante i Saloni dell’Automobile, rivela il peso dei suoi anni nella pavimentazione a tratti sconnessa, che l’allestimento – volente o nolente – contribuisce a sottolineare, accentuando l’atmosfera d’antan.
Così, muovendosi tra progetti inediti (mai realizzata, ad esempio, la copertura della “galleria esterna” dell’atrio passeggeri della stazione torinese di Porta Nuova) oppure meno noti, che hanno però contribuito a ridisegnare il volto della città (come alcuni stabilimenti per la Fiat tra Mirafiori e Rivalta), si arriva all’altro fulcro d’interesse della mostra. Quel Palazzo del Lavoro costruito in soli 17 mesi per ospitare la mostra omonima nell’ambito delle celebrazioni per il centenario dell’Unità d’Italia nel 1961. Una costruzione che ha del miracoloso e che fu, per giunta, conseguita di pari passo con il procedere degli studi per l’allestimento, a opera di Gio Ponti.
E qui entra in gioco l’altro filone d’indagine della mostra torinese, che affianca l’esplorazione della cultura politecnica e della committenza industriale: il rapporto di collaborazione, vera e propria quando non soltanto letteraria o imprenditoriale, dell’ingegnere con altri architetti italiani.
Una nota di servizio: l’itinerario della mostra proseguirà anche fuori dagli spazi di Torino Esposizioni. Per permettere di conoscere dal vivo le opere di Pier Luigi Nervi sparse nella città, lo Urban Center Metropolitano di Torino propone una serie di itinerari nerviani che si svolgeranno a bordo di un bus utilizzato all’epoca di Italia ’61 e appositamente restaurato per l’occasione.
Claudia Giraud
Torino // fino al 17 luglio 2011
Pier Luigi Nervi – Architettura come sfida. Torino, la committenza industriale, le culture architettoniche e politecniche italiane
a cura di Carlo Olmo
Catalogo Silvana Editoriale
www.pierluiginervi.org
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