Aydan Uğur Ünal – Le Antiche Risonanze di Istanbul

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO BELLINI
Lungarno Soderini 5, Firenze, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da lunedi a venerdi: 14.45-18.00, sabato 10.30-12.00 e 16.00-18.00, domenica chiuso

Vernissage
23/09/2024

ore 18

Artisti
Aydan Uğur Ünal
Uffici stampa
STUDIO ESTER DI LEO
Generi
arte contemporanea, personale

I suoi lavori combinano tessuti storici con filosofia e mitologia, creando un’opera musicale che è una fusione di tutti questi elementi.

Comunicato stampa

Dal 24 settembre al 6 ottobre 2024 a Firenze, in occasione della 33a edizione della BIAF Biennale Internazionale dell’Antiquariato, si terrà al Museo Bellini in Lungarno Soderini, che si trova proprio di fronte a Palazzo Corsini sede della Biennale, la mostra Aydan Uğur Ünal. Le Antiche Risonanze di Istanbul.

Nelle circa trenta opere qui presentate Aydan ci guida attraverso una finestra aperta dalla filosofia di Leibniz e Deleuze e, con il suo stile unico che ha chiamato AydanSabb, ci mostra tracce del glorioso passato che emerge dalle profondità antiche di Istanbul. I suoi lavori combinano tessuti storici con filosofia e mitologia, creando un'opera musicale che è una fusione di tutti questi elementi.

Le vibrazioni cromatiche nei suoi dipinti, attraversando la ciclicità dinamica delle curve barocche, danno al visitatore la sensazione di trovarsi in un labirinto. Con le frequenze energetiche che emana, l'artista crea fasci di forme nelle sue prospettive, invitando chi è di fronte alla tela a scoprire costantemente nuove dimensioni.

L'artista di Istanbul, attraverso il suo stile scoperto nel suo mondo interiore, riesce a trasmettere il piacere di estrarre nuovi epici racconti dal tema della sua mostra. Con i suoi dipinti ad olio, rivoluziona la Regina delle Città, Istanbul, unendo mari e continenti, offrendo così una visione delle antiche civiltà. Dipinge le vibrazioni della storia antica, aggiungendo elementi della mitologia anatolica per creare un vento fantastico di Asia Minore che attraversa la sua esposizione, evocando un senso di mistero e incanto.