“Il Cubo di Rubik non è solo un oggetto di gioco, un rompicapo che appassiona milioni di persone in tutto il mondo. È un canale particolarmente accattivante per approfondire la conoscenza della matematica e allenare competenze scientifiche che sono alla base del mondo contemporaneo”, esordisce Mauro Gola, presidente di Fondazione CRC, che fino al 27 aprile 2025 nella sede di Cuneo presso Spazio Innova ospita il primo evento espositivo europeo dedicato alla storia del celebre Cubo di Rubik.
Il Cubo di Rubik in 50 anni di storia
L’occasione sono i 50 anni del rompicapo per eccellenza inventato dall’architetto e designer ungherese Ernő Rubik (Budapest, 1944) nel 1974. Simbolo di creatività e pensiero logico il cubo è stato, e continua a essere, un fenomeno mondiale, capace di influenzare non solo discipline come la scienza e la matematica ma anche il design. Infatti, 50 anni di Cubo. Ernő Rubik e il rompicapo che ha incantato il mondo permette al pubblico di conoscerne più a fondo la storia “scoprendo come in 50 anni sia riuscito a plasmare non solo le discipline scientifiche, ma anche diverse aree della cultura pop nazionale e internazionale, dal design, al cinema, all’arte, fino a diventare una vera e propria icona della cultura di massa”, interviene Edgardo Di Meo, general manager di Spin Master Italia e Grecia.
La mostra dedicata al Cubo di Rubik
L’esposizione, sviluppata su tre sale, è una vera e propria esperienza immersiva tra videowall, linee del tempo e teche in cui sono presentati alcuni rari esemplari di cubo che raccontano le varianti più bizzarre della sua influenza nella cultura pop. Per esempio, al centro della prima sala c’è una sezione dedicata ai giochi con cui Ernő Rubik giocava da bambino e che lo hanno ispirato nell’invenzione del cubo: tra questi il tangram, il gioco del quindici e il pentamino. Mentre un’altra sezione approfondisce la matematica e gli algoritmi che regolano il funzionamento del cubo, grazie a un pannello curato dall’Istituto per l’applicazione del calcolo del CNR. Infine, nella stessa sala è possibile ammirare l’opera inedita dell’artista internazionale Giovanni Contardi, realizzata appositamente per la mostra con 1800 cubi 3x3x3.
L’influenza pop del Cubo di Rubik
“Fare, creare, risolvere: queste le parole chiave della seconda sala”, progettata appositamente per offrire ai visitatori la possibilità di cimentarsi con il cubo intorno a un’isola didattica sotto la guida dei video tutorial di Giovanni Contardi. Nella terza sala, infine, va in scena uno show digitale immersivo: “su un grande tavolo centrale nove cubi vengono accesi dando il via a uno storytelling dell’icona pop, dagli omaggi al cubo nella musica, come nella canzone ‘Viva Forever’ delle Spice Girls, a quelli nel cinema, con numerose citazioni e apparizioni in film e cartoni animati, e nell’arte con il Rubikcubismo, corrente nata alla fine degli Anni Novanta grazie all’artista urbano Invader e ai suoi ritratti a mosaico”, concludono gli organizzatori.
Caterina Angelucci
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