A Roma apre Fondazione D’ARC, un nuovo centro per l’arte contemporanea. Intervista ai fondatori 

Nasce grazie all’attività dei coniugi mecenati Giovanni e Clara Floridi la Fondazione D’Arc dedicata alla promozione e alla valorizzazione dei linguaggi artistici che si sono sviluppati tra il XX e il XXI Secolo: mostre temporanee, eventi culturali, residenze d’artista e laboratori didattici

Include opere del secondo dopoguerra passando per l’astrattismo, l’arte cinetica e programmata, l’Arte Povera e il post-moderno per poi arrivare fino ai linguaggi del nuovo millennio la collezione dei coniugi Giovanni e Clara Floridi – precedentemente ospitata in un ex rifugio antiaereo in Piazza Bologna, sempre a Roma – che dal 26 ottobre 2024 aprirà al pubblico nei nuovi spazi della Fondazione D’ARC, inserendosi nel panorama artistico della Capitale come nuovo punto di riferimento per l’arte contemporanea italiana e internazionale.

A Roma inaugura la Fondazione D’ARC

Fondazione D’ARC inaugurerà i suoi spazi in un inedito contesto ex industriale di circa 1700 metri quadrati (dopo un importante intervento di riqualificazione durato ben due anni) in zona Tiburtina – in Via dei Cluniacensi 128 – ospitando, oltre alla collezione dei mecenati Floridi, mostre temporanee, eventi culturali, residenze d’artista e laboratori didattici sotto la direzione della curatrice Giuliana Benassi.

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Giovanni e Clara Floridi, Fondazione D’ARC. Ph: Niccolò Berretta

La nuova Fondazione D’ARC a Roma nelle parole dei suoi fondatori

“L’apertura della fondazione per noi è un punto d’arrivo e insieme un punto di inizio. Abbiamo iniziato a collezionare trent’anni fa, prima per caso, poi per passione. In particolare Giovanni nutre un profondo interesse per tutto ciò che concerne  la relazione delle opere con lo spazio: non solo dunque possederle ma inserirle in un luogo, in un’architettura, in un’atmosfera che possa accoglierle, valorizzarle e consentire di condividerle”, raccontano ad Artribune Giovanni e Clara Floridi, rivelando anche che per loro questo luogo, un ex fabbrica di manufatti di cemento in stato di abbandono da più di quindici anni, ha già una valenza affettiva: “La sede di D’Arc per noi è un posto predestinato, legato simbolicamente a entrambe le nostre famiglie, un affascinante rifugio per l’arte e per l’anima”.

La programmazione della Fondazione D’ARC a Roma 

In occasione dell’inaugurazione verranno presentate gli spazi e la collezione permanente, mentre l’inizio della programmazione temporanea sarà avviata dai primi mesi del 2025, così anche come le residenze d’artista e i laboratori didattici tenuti in collaborazione con le istituzioni e le accademie del territorio e non solo. “Per quanto riguarda la programmazione di mostre temporanee il focus sarà principalmente sull’arte italiana, mentre le residenze avranno un taglio internazionale, con artisti proveniente da tutto il mondo che desiderano entrare in connessione con il contesto romano, fra tradizione e contemporaneità. Infatti, la fondazione è dotata di una casa con atelier per dare la possibilità a chi verrà ospitato di indagare lo spazio nelle sue plurime possibilità, attivando collaborazioni con il territorio, grazie anche alle sopravvivenze artigianali della zona”, aggiunge la curatrice Giuliana Benassi.

Caterina Angelucci 

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Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

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