A Roma un doppio omaggio alle mitiche montagne blu dell’artista Cy Twombly

Si tratta di due enormi installazioni iridescenti create dall’artista americana Barbara Crawford, in ricordo del grande artista e suo amico fin dai tempi dell’università, morto proprio qui, a Roma, nel 2011

Riflessioni paesaggistiche e sociali, mutazioni di cromie e significati. È iniziato in Italia, nel 2017, il tour che ha ispirato l’artista americana Barbara Crawford (Lexington, Virginia) per la genesi delle sue opere ora allestite nella mostra Transcending Blue, alla Fondazione Nicola Del Roscio. Si tratta di due installazioni che omaggiano il maestro, amico e concittadino Cy Twombly (Lexington, 1928 – Roma, 2011), che Barbara e suo marito conoscevano sin dagli anni universitari. Proprio loro collaborarono con Twombly nella produzione del murale The Ceiling al Louvre. Oggetto, fino a pochi anni fa, di una delicata disputa legata alla revisione della sala che lo accoglie. La sfida dell’artista in questa mostra è stata quella di ricrearne l’esatta tonalità di blu, il “Twomblue”.

Il primo omaggio a Cy Twombly di Barbara Crawford a Roma

L’opera di Twombly che ha fatto da musa a Crawford è Blue Ridge Mountains Transfixed by a Roman Piazza(1962). Il dipinto, allora realizzato nell’Urbe, raffigura due colline rigogliose divise da una depressione valliva. Per l’artista era il simbolo dei suoi continui spostamenti tra Roma e la città d’origine, ma anche specchio del pendolo che oscilla tra natura e architettura, presente e antichità. Una tensione che traspare anche dalle due tecniche adottate: disegno lineare con matita in grafite e pittura ad olio e pastelli.
Il grande mosaico site specific Long Wall Panel di Barbara Crawford, ricostruito con l’aiuto dei suoi studenti, grazie alla ritmica vibrante che lo attraversa, si rifà anche al carme figurato dell’autore e professore Dean Rader(San Francisco, 1967). Un calligramma a propria volta connesso alla gestualità di Cy Twombly. Così, tra richiami pittorici, versi e nuove opere, nasce un connubio che riverbera nel motto del lirico greco Simonide di Ceo (VI-V secolo a.C): “La pittura è poesia muta, la poesia pittura parlante”, e in quello del poeta romano Orazio (I sec. a. C – I sec d. C): “Ut pictura poësis”.

Il secondo omaggio a Cy Twombly di Barbara Crawford alla Fondazione Nicola Del Roscio

Pyramids, la seconda installazione dell’artista americana, riesce a scandire la prima e a riverberarne le cromie. È oggi qui a Roma, dopo una lunga serie di viaggi e di slittamenti semantici che ha attraversato. Concepita come un impattante assemblage di piccole piramidi iridescenti, si contraddistingue per la presenza di tre colori principali: blu, azzurro e verde. Cromie che hanno cambiato significato di allestimento in allestimento, assorbendo le energie dei luoghi. Inizialmente pensate come simbolo di terra, popolo e governo italiano, con la successiva mostra nella Repubblica di Malta, hanno assunto l’accezione temporale di passato, presente e futuro. Giunta ad Assisi e nel Teatro di Andromeda in Sicilia, Pyramids è stata ancora risemantizzata, riferendosi a mare, cielo ed aria. Restano al centro le montagne di Cy Twombly, che ritornano qui in forma stilizzata, richiamandosi alle sfumature tenui di alcuni lavori di Roni Horn e testimoniando come il maestro resti un punto di riferimento preciso, per aver seguito un percorso nel quale la creatività ed il valore lo hanno portato spesso a cambiare prospettiva.

Francesca de Paolis

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Francesca de Paolis

Francesca de Paolis

Francesca de Paolis si è laureata in Filologia Moderna con indirizzo artistico all'Università La Sapienza di Roma, completando i propri studi con un Corso di Formazione Avanzata sulla Curatela Museale e l'Organizzazione di Eventi presso l'Istituto Europeo di Design di…

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